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Last Sun
SEDNA - Last Sun
(2022 - DrownWithinRecords)voto:
I Sedna sono una formazione post black metal, in questo ep appaiono tanti guest, tra cui spicca Francesco Bucci degli Ottone Pesante, che ho recensito qualche tempo fa.
Atmosfere cupe pervadono l'operato della band, suoni ambient che danno un senso di inquietudine, proposto nei brani lenti e dal sapore doom.
'Act I' rappresenta esattamente quanto riportato sopra, a metà del brano appare una voce tombale e lontana, con un eco da cripta, dando un tono improvviso al brano che esplode nel black più vicino al depressive ma condito da significativi arrangiamenti.
Eterno
SEDNA - Eterno
(2016 - Autoprodotto)voto:
Approcciarmi ad una band che già conosciamo come i SEDNA, ha suscitato in me un po’ di aspettative. A distanza di qualche anno dall’ultimo lavoro omonimo, la band è tornata con un nuovo full lenght dal titolo “Eterno”.
Deprived
DEMENTIA SENEX, SEDNA - Deprived
(2015 - Drown Within Records)voto: 6.5/10
Drown Within Records mette assieme due realtà che ho già avuto modo di conoscere, proponendoci uno split tra Dementia Senex e Sedna, un brano a testa.
Aprono i Dementia Senex con una proposta orientata sul post-core. 'Blue Dusk' parte forte, poi lascia spazio a un lungo arpeggio dall'atmosfera morbida e onirica. Il brano si fa molto interessante nella seconda metà, accesa ma mai troppo spinta, in cui si arriva a sfiorare qualche passaggio melodic death nel riffing.
Sedna
SEDNA - Sedna
(2014 - Drown Within Records)voto: 6.5/10
Accorgermi, ora, che la demo di debutto dei Sedna risale a ben tre anni fa mi ha a dir poco spiazzato: nella mia testa ero convinto che si trattasse di un lavoro ben più recente. Ma il tempo passa, la musica guarda e va avanti, e oggi ho tra le mani il loro nuovo autointitolato album 'Sedna'.
O
SEDNA - O
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
Era da tempo che non mi imbattevo in una demo così interessante: voglio ammetterlo fin da subito, perché il lavoro dei Sedna mi ha veramente stupito, e positivamente. Partiamo dal presupposto che, se una band vuole cercare di percorrere strade ancora poco battute, è più facile che riesca in tale intento partendo da un genere “estremo”. Questo perché anche la più banale delle contaminazioni, se amministrata opportunamente, può andare a creare un effetto del tutto anomalo e, perché no, avvincente. Certo, uno potrebbe obiettare che le foreste del post black/sludge non sono più del tutto vergini: ma è anche vero che una mappa completa non è ancora stata tracciata.