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Smoking 45
FIRPO CHOMPEAVY - Smoking 45
(2022 - Wormholedeath Records)voto:
Incipit: un uomo brizzolato e triste, seduto al bancone di un bar con lo sguardo perso nel vuoto, decide che, dopo l’ennesima birra scolata, la fonte di tutti i suoi mali sia lo sgabello su cui è seduto: inizia dunque una lotta senza quartiere che lo porta a fuggire in cima ad una collina e, diventato un pitto con tanto di ascia, scudo e face paint bianco e azzurro, riesce finalmente ad avere la meglio sullo sgabello facendolo a pezzi e abbracciando e accettando il proprio alcolismo come condizione ultima del suo essere ("Fighting With A Stool")
Burnout
HOT CHERRY - Burnout
(2021 - Autoprodotto)voto:
Il burnout è un termine medico che indica una condizione di stress cronico persistente maturata in ambito lavorativo che, con il tempo, può portare ad un atteggiamento negativo (ça va sans dire) verso i destinatari dell'attività lavorativa.
Ma burnout è anche la manovra che serve per fare entrare velocemente a temperatura le ruote di trazione nelle corse drag e che produce il caratteristico fumo bianco.
Demonic Sunset
DEEP VALLEY BLUES - Demonic Sunset
(2019 - Volcano Records)voto:
Dalla Calabria, terra aspra capace fra l'altro di dividere due mari e respingere un maremoto, provengono questi quattro lestofanti delle 12 note. Nati nel 2016, dopo un primo EP autoprodotto ed autoregistrato, sfornano questo cd contenente 8 pezzi dal titolo emblematico "Demonic Sunset".
La cosa che balza subito alle orecchie è il calore tipico del sud che fuoriesce dal lavoro, è l'energia pura della baldanzosità tipica dell'epoca giovanile e tutto il sudore marcio mischiato ad innumerevoli sigarette arrotolate lasciato in sala prove.
Wrong Turn
HOT CHERRY - Wrong Turn
(2016 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Con un nome da sexy shop di provincia, i toscani Hot Cherry arrivano al debutto vero e proprio presentando nove pezzi impastati di groove Metal, stoner e una spruzzatina di quello che negli anni novanta chiamavamo “alternative” (ma alternativo a che cosa?!). Ed è proprio in quel decennio che i nostri sembrano avere le proprie radici musicali.
Questo breve disco si apre con “Anonymous”, una canzone che riesce a riscattare la trita banalità del proprio riff portante con un bel ritornello a sorpresa dotato di un’efficacia melodica che purtroppo ritroveremo raramente a questi livelli nei venticinque minuti successivi.
Blood Red Sunset
MUTONIA - Blood Red Sunset
(2014 - Autoprodotto)voto: 7/10
Direttamente da Ceprano ecco i Mutonia con con il loro disco autoprodotto insieme a Walter Cornell “Blood Red Sunset” uscito nel 2014, puro stoner anni 90'.
Il terzetto composto da Matteo De Prosperis “Prostin” (chitarra & voce), Fabio Teragnoli (basso) e Maurizio Tomaselli (batteria) portano l'ascoltatore nel groove del gruppo senza alcun problema.
Cave Core
GRAVEYHARD - Cave Core
(2014 - Autoprodotto)voto: 4.5/10
Ciao a tutti e ben trovati, lettori!
Quest’oggi vi presento una band che nasce nel 2011 da una idea Ivan alla voce e chitarra, seguito dopo qualche tempo da basso e batteria per dare forma concreta ai pezzi propri, senza escludere un ampio repertorio ‘classico’ come Black Sabbath e dintorni. Parliamo dei Graveyhard!
Nel 2012 la band incide un demo che riscuote un discreto successo dalla critica e decide poi di cominciare a girare per festivals, arrivando così a maturare un sound molto più aggressivo – utile (parrebbe) alla creazione di nuovi pezzi che rispecchiassero la nuova identità della band stessa.
A Dear Diary
A.D.D. - A Dear Diary
(2014 - Valery Records)voto: 6/10
ADD (acronimo per Avvocati Del Diavolo) è una band italiana di alternative stoner metal formata nel 2007. Al loro attivo un primo demo datato 2007,un primo full lenght 'Neo Evo' e un promo Ep datato 2012, sino ad arrivare alla loro ultima fatica discografica 'A Dear Diary' registrato al West Link Studio con Alessandro Paolucci in veste di produttore.
Signs Preyer
Signs Preyer
SIGNS PREYER - Signs Preyer
(2012 - Red Cat Promotions)voto: 8/10
Quando ti ritrovi ad ascoltare album come quello che sto andando a presentarvi, c'è solo da togliersi il cappello e godersi la musica che si sta ascoltando.
I Signs Preyer provengono da Orvieto e nascono nel 2006. Band molto attiva, sopratutto sul fronte live dove i Nostri hanno condiviso il palco con gente del calibro di Pino Scotto, Fuzz Fuzz Machine, Paul Di Anno, Corrosion Of Conformity, Trick Or Treat.
Alla voce troviamo Corrado Giuliano, alla chitarra Enrico Pietrantozzi (membri fondatori), al basso Andrea Vecchione Cardini e dietro alle pelli Giacomo Alessandro.