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Chi è on-line
The Portal
MIND CONTROL - The Portal
(2022 - Wanikiya Record)voto:
Benvenuti nella vostra mente: sulla soglia di quel portale più o meno aperto troverete Marco Perrone e Antonio Mocerino che vi faranno entrare in quel luogo/non luogo che è l’infinito spazio che ognuno di noi ha racchiuso in quella piccola scatoletta che sta tra le proprie orecchie e che ci permette, mortali e limitati come siamo, di astrarci oltre l’iperuranio.
Human Progression
MASTRO - Human Progression
(2022 - Buil2Kill Records)voto:
I MASTRO sono la creatura musicale/ progetto solista del poliedrico bassista Andrea Mastrigli, nata nel triste periodo del lockdown, in cui tanti musicisti hanno avuto modo di raccogliere idee su idee da concretizzare o meno in periodi meno bui. Il nostro, coadiuvato dal chitarrista Simone Anaclerio degli Skw e del batterista Andrea Oliverio, più una pletora di personaggi di spessore a fare da guest nei vari pezzi (gente di un certo livello - pronti?
A Modern Age Prometheus
FROGG - A Modern Age Prometheus
(2022 - Buil2kill Records )voto:
Tornano i Frogg con questo breve EP, dopo la tesina di diploma sul fregio di Beethoven di Klimt che costituiva il loro debutto di due anni fa. I cinque (ora quattro) giovani dalla faccia pulita, che sembrano appena usciti da un’università della Milano bene, hanno tutti gli strumenti tecnici per proporre al meglio la propria versione di un prog Metal contemporaneo, contaminato, radiofonico ma anche un pochino elitario.
All You Can Eat
THIRDSTON3 - All You Can Eat
(2022 - Autoproduzione)voto:
THIRDSTON3, formatisi nel 2015 inizialmente come band tributo all’immortale Jimi Hendrix, nel corso del tempo hanno elaborato una proposta musicale piuttosto originale, che del nume tutelare conserva l’ispirazione per il monicker (l’immortale “Third Stone From The Sun”, antesignana di tanto che sarebbe avvenuto in futuro), ma che nella sostanza ci propone un'alternative prog metal elaborato e complicato anche se profondamente melodico, grazie alla poliedrica voce di Luca Cocca, che mi ha ricordato quella del cantante degli Uovo di Colombo e Cherry Five, Tony Tartarini per timbrica e capacità e un po’ anche quell
Metamorphosis
CYRAX - Metamorphosis
(2021 - Nadir Music)voto:
Come al solito, i Cyrax sfuggono ad ogni tentativo di definire, incasellare, catalogare la loro arte.
Luminance
FARO - Luminance
(2020 - Andromeda Relix )voto:
I Faro nascono nel 2007, dopo alcuni anni, nel 2011 per l'esattezza, arrivano al loro disco di esordio “Gemini”, e adesso dopo quasi una decade ecco il loro nuovo album “Luminance”.
Il loro stile è un concentrato di progressive che attinge allo stesso tempo da diversi generi e atmosfere.
Si parte con 'Pure', atmosfere bellissime che strizzano l'occhio a mio modo di ascoltare un po' ai Tool, la voce è spettacolare e danza su note gradevoli, ma dal forte impatto.
Break The Horizon
MIRRORMAZE - Break The Horizon
(2016 - Bitterpill Music)voto: 8/10
La creatività è importante perchè ci permette di sognare e se lo vogliamo... realizzare i nostri sogni. Per fare tutto questo bisogna saper abbattere certi schemi ma soprattutto essere pienamente padroni delle nostre vite, senza condizionamenti... senza compromessi.
One
VOL DE CONSCIENCE - One
(2016 - Hypnoise Recording Studio)voto: 6.5/10
L’estrosità e l’eclettismo del pittore rinascimentale Paolo Veronese furono tali da suscitare il poco simpatico “interessamento” del Tribunale dell’Inquisizione.
Mood Changes
UTOPIA - Mood Changes
(2016 - ANTEO RECORDS & PUBLISHING)voto: 8.5/10
Secondo lavoro per i romani Utopia, dopo l'esordio 'Ice and Knives' del 2010. Nonostante questo disco sia di chiarissima ispirazione Dream Theater, il combo riesce a plasmare uno stile che sebbene i vari richiami, risulta essere molto personale e caldo.
Le canzoni sono tutte suonate molto bene, con una ottima tecnica individuale e quella quantita' di gusto e creativita' che rende il prodotto veramente omogeneo e di qualita' tecnica assoluta.
In The Name Of The Father
ENZO AND THE GLORY ENSEMBLE - In The Name Of The Father
(2015 - Underground Symphony)voto: 7/10
Ultimamente assistiamo sempre più sovente a progetti paralleli o dischi solisti che dir si voglia, di musicisti italiani che collaborano con big stranieri. Non che questo sia di per sè un male, anzi, da una parte dimostra il fatto di come ormai anche la nostra scena sia finalmente considerata per quello che deve essere; come rovescio della medaglia però viene anche il dubbio che ormai questi tipi di progetti siano più "necessari" che dettati da una vera e propria volontà artistica.