Ed ecco arrivare tra le mie grinfie l'esordio discografico dei Lost Dimension. Reduci da un primo ep uscito nel 2011 dopo varie vicessitudini i nostri riescono a mettersi in carreggiata e dopo vari cambi di line up ad arrivare all'esordio discografico. 

Mi ero perduto i Resurrecturis dal bellissimo “The Cuckoo Clocks of Hell” (Death/Thrash di ottima fattura con interessanti spunti tecnici) del 2007; ritrovarsi a recensirli su “Nazienda” è come recensire una band completamente differente. Siamo di fronte ad un genere difficilmente etichettabile, molto distante dalle sonorità degli esordi, dove ho faticato a riconoscerli salvo andarmi ad ascoltare il precedente “Non Voglio Morire” del 2009 dove il cambiamento sonoro è già marcato.

Decisamente in ascesa i milanesi Cyrax. Già poco meno di due anni fa, in occasione del loro debut album, avevano dimostrato di avere capacità, talento e personalità da vendere: "Reflections" è infatti un lavoro eclettico ed estremamente variegato, con il quale il combo lombardo è riuscito ad esplorare territori musicali anche piuttosto distanti tra loro. 

Il progetto musicale Myr affonda le sue radici nell'oramai lontano 2003, sorti dalle ceneri di una precedente entità sonora dedita ad un certo tipo di post rock. Con il passare degli anni e con l'accumularsi di esperienze, i Nostri decidono, nel corso del 2009, di evolvere il proprio essere artistico in qualcosa di più lungimirante ed innovativo, ampliando i propri orizzonti sonori ad un arcobaleno intriso di sfuggenti sfumature.

Affidati al songwriter Enrico Giannacco, autore dei testi e delle musiche, coadiuvato da una band dal livello qualitativo davvero soddisfacente, la band, dopo molteplici esperienze, decide di dedicarsi al componimento della prima opera.