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Of Poetry And Silent Mastery
PLATENS - Of Poetry And Silent Mastery
(2021 - Art Of Melody/Burning Mind Music Group)voto:
Un po' mi dispiace perchè sono a conoscenza profonda dell'impegno e della dedizione che mettono in campo le persone che sono entro la Burning Mind Music Group, ma questo nuovo lavoro, siamo al terzo, della band capitanata dal siciliano Dario Grillo non mi convince appieno.
Al di là del già sentito (si badi, e mi preme ogni volta sottolinearlo, che non mi permetto di addentrarmi in questioni squisitamente tecnico - didattiche), ma questo probabilmente volendo è anche un po' il segnale dei tempi che stanno passando; quello che non mi arriva è l'aspetto puramente formale ed estetico.
Save You
Hate(GOA) - Save You
(2020 - Diamonds Prod.)voto:
Salve a tutti utenti di Italia di Metallo, senza troppi giri di parole voglio presentarvi subito “così de botto” il disco di questa band Hard/Rock/Heavy/AOR tutto quello che possa venirvi in mente ascoltando gli HATE (Goa), progetto nato nel 1984 e riunitosi nel 2018, composto da membri sparsi per il globo tra Italia e Norvegia (ah vedi il Web...fa miracoli!) dei quali Heinz Viktor al basso, chitarre acustiche e lead vocals, Dave Faccioli alle chitarre elettriche ed alla tastiera e Lukas Loppy alla batteria.
Labyrinth Of Pain
RUXT - Labyrinth Of Pain
(2020 - Diamonds Prod.)voto:
Questa volta voglio partire dall'ultimo pezzo, lo strumentale che chiude questa quarta fatica della band genovese seguita a livello promozionale dagli amici della Nadir.
Love In Stereo
DAMN FREAKS - Love In Stereo
(2020 - Volcano Records)voto:
Quelli non più particolarmente giovani come me si ricorderanno la scoperta dei sedili ribaltabili: una nuova atmosfera fatta di respiri affannosi, sudore e vetri appannati e spesso con l'autoradio che sparava a tutto volume la nostra musica preferita proveniente dal nastro magnetico, si dispiegava in tutta la sua prepotenza passionale. Vedendo la copertina e leggendo soprattutto il titolo di questo cd mi è balzata subito alla mente quel rorido sapore di un amore fatto alla boia di un giuda parafrasando un ben noto cantautore appenninico.
Begin Again
WHEELS OF FIRE - Begin Again
(2019 - Burning Minds )voto:
Ma chi sono i Bon Jovi? La voce del cantante Davide Barbieri ha una somiglianza con quella del rocker americano che ha dell'inverosimile, uno chiude gli occhi e incredibilmente assiste ad un concerto del biondo. Questo può essere anche un bene, ma in questo caso è tutto l'impianto canzonistico che non ne supporta adeguatamente la gradevolezza e la resa tecnica solare ed eterea delle note provenienti dalle corde vocali del nostro.
Fingerprints
HOGS - Fingerprints
(2017 - Red Cat Records)voto:
Sgombriamo subito il campo da ogni minimo dubbio: i quattro sanno suonare e lo dimostrano in ogni singola traccia. Non si può certo affermare che vi siano errori di tecnica; la giovane ugola di Simone Cei ben si amalgama con la chitarra di Francesco Bottai dando prova di un buonissimo affiatamento.
Scarecrowd
LOST REFLECTION - Scarecrowd
(2014 - SG Records)voto: 9/10
Uno spaventapasseri in mezzo ad un campo di grano. Uno spaventapasseri con un teschio a sostituire una faccia umana, vestito da cardinale. O meglio, uno spaventafolle. E' con questo artwork di copertina che i romani Lost Reflection presentano il secondo album, che porta il titolo di "Scarecrowd" appunto. Nati nell'ormai lontano 1996, hanno all'attivo un demo (realizzato con alla batteria un personaggio di spicco della scena metal italiana come Giuseppe Orlando) e un album, "Florida", pubblicato nel 2011 dopo un'importante esperienza all'estero del fondatore Fabrizio Fulco, che lo ha visto collaborare nientemeno che con il chitarrista dei Crimson Glory.
Damaged Pearls
OLD MAN'S CELLAR - Damaged Pearls
(2013 - Valery Records)voto: 8.5/10
Se c'è un genere (che palle dover definire i generi..) che in Italia ha degli esponenti notevoli questo è l'AOR con influenze hard rock, e così dopo band come Myland, Headless, Lionsville e Charming Grace che hanno prodotto album maestosi nel 2013, è il turno dei Old Man's Cellar quintetto modenese attivo dal 2009 e che fin qui aveva prodotto un Ep nello stesso anno.
Believe
GIULIO GARGHENTINI - Believe
(2013 - Tanzan Music)voto: 7.5/10
Dopo svariati concerti con il Tributo dei Bon Jovi Giulio Garghentini decide di fare il grande salto nella musica originale e in questo nuovissimo "Believe" decide di mettere tutto se stesso per dimostrare di non essere solo un eccellente clone di qualcun altro.
Il lavoro contiene dieci tracce altamente competitive e con una qualità compositiva sicuramente superiore alla media. Nelle composizioni si riesce a percepire il grande amore per l'hard rock ottantiano con varie influenza blues che fanno di questo album un ottimo punto di partenza per la carriera di questo artista nostrano.
Revolution Road
REVOLUTION ROAD - Revolution Road
(2013 - Avenue of Allies Music)voto: 8/10
Se dovessi stilare una classifica dei più grandi ed iperattivi artisti italiani in campo Hard Rock /Aor di sicuro fra i primi posti, se non al primo, figurerebbe Alessandro Del Vecchio. Ci vorrebbe uno spazio a parte solo per elencare i nomi con i quali collabora e ha collaborato in veste di produttore, cantante o tastierista. Troppi e davvero tanti quelli di caratura internazionale: vi basterà digitare il suo nome e chissà che per molti musicisti non sia occasione per una collaborazione.