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Chi è on-line
Powered By Steel
DAMIANO BIASUTTO - Powered By Steel
(2021 - Broken Bones Records)voto:
Eccomi nuovamente a voi dopo un periodo di pausa e di riflessione. Mi immergo nuovamente con rinnovata curiosità nell'interessante mondo di novità provenienti dal panorama metal ed affini del nostro caro amato Belpaese.
Già presente su questo spazio, il Biasutto giunge qui alla sua terza fatica ed il ragazzo friulano ci regala otto chicche di un pregevole Hard Rock con accenni di un Metal classico anni 80 che a volte sconfina in sonorità power teutoniche.
Beatiful Nightmare
ALBERT MARSHALL - Beatiful Nightmare
(2021 - RC Inst Fringe/Audioglobe/The Orchard)voto:
In trenta minuti di musica strumentale il nostro artista, alla sua seconda fatica (dopo il buon esordio già recensito su questo spazio dal sottoscritto), riesce di nuovo a deliziare le nostre orecchie lasciandoci dei momenti di assoluto relax sonoro.
Non si discosta tantissimo dalla qualità del precedente album, diciamo che ne è degna prosecuzione: ci sono dei momenti che le parti strumentali di alcune canzoni (sentire per esempio "At The Gates") sembrano scritte apposta per partiture vocali talmente evocative e trasognanti.
Break Down The Gate
BULLRING - Break Down The Gate
(2019 - Street Symphonies Records)voto:
Voglio ma non posso perchè al primo ascolto pare che l'incipit di qualche canzone, delle 12 qui presentate, voglia andare chissà dove (richiami punk anni 70 nella opener), ci voglia rapire dal ritornello stile Vixen (ascoltare per credere "Violent Song" e già il titolo è spiazzante rispetto al contenuto sonoro) e comunque più generalmente l'attacco introduttivo porta a pensare in diverse composizioni ad un certo punto di arrivo che però non viene colto mai. Il nocciolo della questione che mi sono posto è proprio questo: il tutto è stato voluto? Intelligentemente e subdolamente costruito a tavolino?
Speakeasy
ALBERT MARSHALL - Speakeasy
(2018 - Red Cat Records)voto:
- Ciao Steve come va?
- Abbastanza bene Joe, e te come te la passi?
- Ma sì dai tiro avanti. Lo hai ascoltato il cd? Il ragazzo mi pare che meriti, che ne dici?
- Non è male, no. A volte mi ricorda il periodo di quando ero ragazzo e giravo con Zappa i palchi di mezzo globo.
- Chissà che ne penserà quell'altro capellone... Ma non è ancora arrivato?
- No macchè, sarà perso come al solito in uno dei suoi assoli infiniti.
Ed ecco che proprio in quel momento la porta si aprì e lo svedesone (tale era ormai la mole) entrò nella stanza, tronfio e con andatura fiera alla quale cosa avevamo preso abitudine, in questi ultimi anni, tutti noi.
Drive Through
ENRICO SARZI - Drive Through
(2017 - Street Symphonies Records)voto:
Album di esordio per Enrico Sarzi che dopo 13 lunghi anni di collaborazioni (cantante e paroliere per i Midnite Sun e due cd all'attivo, una esperienza di prestigio con il Moonstone Project ed una partecipazione speciale con i Shining Line) decide di dare alla luce questo “Drive Through” vedendo così realizzato il proprio sogno. Devo dire che le ultime uscite promosse da Atomic Stuff e giunte sotto le mie mani sono di ottima fattura.
Il gruppo della Burning Minds piazza sicuramente un altro bel colpo: ottima registrazione per questi 11 pezzi suonati con padronanza e maestria tecnica.
Night Hunter
DANIEL GAZZOLI PROJECT - Night Hunter
(2016 - Street Symphonies Records / Andromeda Dischi)voto:
Album di debutto per Daniel Gazzoli, chitarrista fortemente ancorato agli anni 80, sia per i suoni, che per il songwriting.
Behind The Masquerade
RUXT - Behind The Masquerade
(2016 - Diamonds Prod)voto:
Notevole album di debutto per i liguri Ruxt, band formatasi nel 2016 grazie alle forze di cinque artisti amanti delle
sonorità Hard Rock e Heavy Metal di un periodo d'oro irripetibile: gli anni '80.
II
WONDERWORLD - II
(2016 - Key Music)voto: 7.5/10
Un disco a cui partecipa Roberto Tiranti sta diventando ormai una consuetudine per appassionati ed addetti ai lavori; perchè tutto possiamo dire tranne che il vocalist genovese sia avaro di uscite discografiche.
Questa volta il buon Tiranti si presenta con il secondo capitolo di Wonderworld , power trio che oltre al nostro vede coinvolti i due musicisti norvegesi Ken Ingwersen e Tom Fossheim (rispettivamente chitarra e batteria), proponendo un disco di ottima levatura e per certi versi diverso da ciò che potevamo aspettarci.
Uranus And Gaia
ANGARTHAL - Uranus And Gaia
(2016 - Asgardh Music)voto: 7.5/10
Mi piace. Non è neanche esattemente (più) il mio genere. Lo è stato da pischello, poi i miei gusti si sono induriti, almeno per quanto riguarda il metal ed i guitar heroes in generale.
Ma questo primo lavoro solista del bravo Steve Angarthal ha senso. Ecco spesso questi dischi, il senso non ce l’hanno. Sono delle manifestazioni di machismo a sei corde ed hanno il loro perché nell’onanismo musicale. Onan fu punito da Dio perché spandeva il proprio seme nei campi. Insomma avete capito.
New Skin
SEXUAL THING - New Skin
(2014 - Autoproduzione)voto: 7.5/10
La band di cui mi appresto a parlarvi viene dalla bellissima Sicilia, da Palermo per la precisione. “New Skin” è il primo lavoro sulla lunga distanza e riesce a mettere in evidenza una band che ha tante frecce al proprio arco e deve solo imparare a gestirle meglio. Il loro hard rock gode di buona personalità; smussato qualche angolo e trovata una propria identità potranno ambire a cose importanti. Pronti dunque ad addentrarci nell’universo Sexual Thing.