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The Burning Bridges
TAUR-IM-DUINATH - The Burning Bridges
(2020 - Cult of Parthenope)voto:
In bilico tra sopravvivenza e crociata, il privilegio concesso dalla Storia è quello di trovarsi in una fase del nostro sviluppo dove la nebbia si dirada e il male che ci affligge ci appare nitidamente davanti, dove sull’antica fertilità osannata dai poeti di tutte le epoche è sceso un tetro velo luttuoso, sintomo di Malattia.
Glory Of The Nord
STILLNESS - Glory Of The Nord
(2019 - This Winter Will Last Forever)voto:
Gli Stillness sono, per chi ancora non li conoscesse, un progetto del novarese che é ormai attivo da diversi anni e che, in tutto questo tempo, ha dato alla luce diversi lavori tra cui brani sparsi, come quelli presentati nella propria pagina bandcamp, EPs ed LPs.
La proposta é purtroppo scialba e non é bastato il lavoro di stampa della This Winter Will Last Forever per risollevare le sorti di un album che da subito non convince a pieno ma anzi, putroppo, lascia l'amaro in bocca viste le capacitá del progetto ed i lavori prima a dopo questo LP.
Breeze Of Memories
SEVENTH GENOCIDE - Breeze Of Memories
(2015 - Naked Lunch Records)voto: 6/10
È un lungo e soave arpeggio a introdurci nel mondo dei Seventh Genocide, fautori di quello che molti definiscono cascadian black metal: in parole semplici un (post) black metal spesso atmosferico e con molta attenzione alla melodia.
For The Wind I Stay..
NOCTURNAL BREEZE - For The Wind I Stay..
(2015 - Depressive Illusions Records)voto: 6.5/10
Da una costola dei Locus Animae ecco giungere a noi i Nocturnal Breeze, duo che propone un depressive black metal molto atmosferico. 'For The Wind I Stay..' è il loro ep di debutto, e mi ha colpito in primis per una grazia che poco ha a che vedere con molti “colleghi”.
Between The Fog And Shadows / From The Pale Moonlight
VARDAN - Between The Fog And Shadows / From The Pale Moonlight
(2015 - Moribund Records)voto: 6.5/10
Solitamente si è sempre occupato Francesco dei dischi di Vardan (qui la sua precedente recensione) ma a quanto pare questa volta non è riuscito a stare dietro alla media di (pressapoco) un'uscita al mese; e così, eccomi qua. Eccomi qua con ben due dischi tra le mani. Incuriosito da questo prolifico artista, inizio a pormi qualche domanda, che trovate di seguito con tanto di risposte.
Vestigio
SKIALYKON - Vestigio
(2015 - Naturmacht Productions)voto: 7/10
Si presenta a noi con addosso una t-shirt di Burzum Vulr, mastermind della one-man band Skialykon, e non potrebbe essere altrimenti data la tipologia di musica suonata: un black metal atmosferico, quasi panteista, che assorbe fino all'ultima goccia l'essenza dell'ambiente circostante e la traduce in arpeggi, riff, melodie dal sentore evocativo e talvolta epico.
Falling Into The Void Of This Unknown Fate / Inaudible
HOWLING IN THE FOG - Falling Into The Void Of This Unknown Fate / Inaudible
(2015 - Autoprodotto)voto: 7/10
In questa recensione parliamo di ben due lavori, un full e un ep, della one man band Howling In The Fog, dedita ad un black metal spesso melodico e atmosferico, dalle vaghe connotazioni gotiche e autunnali.
Despicable Broken Hope / Winter Woods
VARDAN - Despicable Broken Hope / Winter Woods
(2015 - Moribund Records)voto: 6.5/10
Ancora Vardan, sempre Vardan, per sempre Vardan. Con questi due dischi, fanno già quattro uscite da inizio 2015: quale modo migliore per autosaturarsi la scena? Voglio dire, persino i migliori Maiden pubblicavano al massimo un disco all'anno…
Where Everything's Gone
L.A.C.K. - Where Everything's Gone
(2015 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Non c'è poi tanto materiale per giudicare il progetto depressive black 'L.A.C.K.' in questo 'Everything's Gone': tolte una intro e una cover (peraltro di uno dei capisaldi del genere), resta solo un brano “vero” di nove minuti di durata. Ma basta alla grande per capire che la qualità è buona, sicuramente superiore alla maggior parte delle uscite underground nel panorama in questione.
Mirror Waters
WARNUNGSTRAUM - Mirror Waters
(2014 - Nykta Records)voto: 6/10
Parte alla grande il terzo album degli Warnungstraum, tanto che dopo aver ascoltato il primo brano 'Antarabhava' la mia unica domanda era «sapranno mantenersi fino alla fine, o pian piano caleranno?». Quando si parla di black metal/ambient, infatti, il rischio è quello di perdersi in atmosfere troppo dilatate, facendo perdere la concentrazione. È lo scotto da pagare se si vuole perseguire un forte potere evocativo.
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