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In Nomine Sanguinis
THEATRES DES VAMPIRES - In Nomine Sanguinis
(2021 - Scarlet Records)voto:
I Theatres Des Vampires, sono una band che non ha bisogno di molte presentazioni.
Piu' di dieci album all'attivo, uno stile unico e scenografico, che gli ha permesso di distinguersi ed emergere nel mare di proposte discografiche.
Son passati 5 anni ormai da quando ascoltai 'Candyland' penultima fatica del terzetto romano.
Un disco di livello, con tutti i crismi per piacere agli amanti del genere ma che personalmente non mi aveva catturato come avrebbe dovuto, pur rimanendo oggettivamente un bel lavoro.
Altro discorso invece per questo 'In nomine sanguinis'.
Seven-The Pact of Debauchery
ECNEPHIAS - Seven-The Pact of Debauchery
(2020 - My Kingdom Music)voto:
Attivi dal 1996, gli Ecnephias rilasciano il loro decimo sigillo, rimanendo sempre su alti livelli.
Apre le danze 'Without Lies', subito evidente la voce graffiante di Mancan, sostenuta da linee melodiche e begli inserti tastieristici. Con un ritornello che rimane in testa per molto, imprime nell'ascoltatore il mood dell'intero album. Ottimi i suoni, potenti ma limpidi, soprattutto per i soli che vengono messi in risalto, un'ottima esecuzione strumentale e una buona capacità compositiva che nella band non è mai mancata.
The Welckomed
STRAMONIA - The Welckomed
(2019 - This Is Core)voto:
L'incipit di tastiere in pieno Simonetti's style ci dimostra subito in quale direzione il combo genovese degli Stramonia viaggi senza indugi. E' il campo dell'occultismo quello che i quattro ragazzi liguri vogliono cantare e la voce di Federico Arata viaggia su tonalità più che interessanti. Federico si occupa anche della stesura delle liriche e si sente come i testi e gli argomenti trattati gli appartengano, passa con facilità e naturalezza dal canto pulito allo scream, ma è nel growl che da il meglio di sè, visto anche il genere trattato.
Times Of Anger
CHARLOTTE IN CAGE - Times Of Anger
(2018 - SLIPTRICK RECORDS)voto:
Sulla loro pagina Facebook si definiscono come genere Metal, ma, a parte qualche sconfinamento momentaneo in passaggi più duri in termini di ritmica (si senta per esempio "13 Years Old"), ribadisco rimangono accenni, parentesi, sospensioni da quello che è il quadro più generale. Il contesto musicale in genere mi rimanda agli anni della mia adolescenza durante i quali, oltre al buon vecchio metallo, avevo degli sconfinamenti verso territori musicali che per me all'epoca risultavano oscuri, macabri e spesso dissonanti.
All Things Lost On Earth
LENORE S. FINGERS - All Things Lost On Earth
(2018 - My Kingdom Music)voto:
Il gothic decadente proposto dai LENORE S. FINGERS è a dir poco emozionale, da tempo un disco così bello non mi prendeva l'anima!
Ma procediamo con ordine.
Anzitutto la produzione è splendida, le sonorità decadenti ma mai banali, un songwriting di prim'ordine e la sapiente collaborazione di Anna Murphy (ex Eluveitie) alle tastiere lo rende un lavoro veramente splendido.
Apre l'album 'My Name Is Snow' , e mette subito in chiaro che si parla di gothic melanconico di un certo spessore, corredato da alternanze di atmosfere acustiche ed elettriche, con una voce soft che rimane nella mente.
Songs From The Counter Island
WORMHOLE - Songs From The Counter Island
(2015 - Ghostrecord Label/Crash Sound/Code 7)voto: 8/10
Dei Wormhole mi piace in primis il loro modo di organizzarsi a livello di web e social, sito ben curato, pacchetto promozionale da dare al recensore in maniera impeccabile, e logicamente la musica.
'Dawn On Deimos', brano dalle tinte oscure, i suoni si ispirano al black metal negli arrangiamenti con venature gothic nella costruzione delle strutture, l'ho trovato accattivante.
Di 'Pandora's World' ho apprezzato i tempi sincopati in alcuni tratti, ma in particolar modo il ritornello che risulta estremamente incisivo e arioso nell'ascolto.