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Extirpated Light
MAZE OF SOTHOTH - Extirpated Light
(2023 - Everlasting Spew Records)voto:
Attivi dal 2009 i Maze Of Sototh arrivano con “Extirpated Light” al secondo lavoro sulla lunga distanza, avendo all’attivo un demo del 2011 “Guardian Of The Gate” e il debut Album “Soul Demise” del 2017.
Self Elevating, Deep Inside The Void
VISION DEPRIVED - Self Elevating, Deep Inside The Void
(2023 - Slaughterhouse Records)voto:
La nuova creatura del produttore e batterista Carlo Altobelli (Toxic Basement Studio) debutta con questo dischetto che condensa in circa mezz’ora la propria versione di un Death Metal di vecchia scuola, macchiato di hardcore, groove, thrash e grind.
Leviathan of Rot
DEFYING PLAGUE - Leviathan of Rot
(2022 - AD NOCTEM Records)voto:
I Defying Plague esistono da un anno e mezzo e “Leviathan of Rot” è il loro debutto, anche se i quattro lombardi non sembrano proprio di primo pelo. Nonostante la brevissima vita del progetto, ci tengono a farci sapere nella biografia che la lineup del disco si è assestata solo dopo parecchi cambi; inoltre, leggo ora sulla loro pagina Facebook, che attualmente la band ha arruolato un secondo chitarrista e cambiato cantante. Insomma, l’importante è partire con le idee chiare…
SAKAHITER
Da qualche giorno è apparsa su Italia di Metallo la recensione di Legio Linteata, Ep della band molisana dei Sakahiter (SAKAHITER - Legio Linteata - Italia Di Metallo), che ritornano a pubblicare nuova musica a distanza di quasi venti anni dal precedente Lex Sacrata. L’occasione è ottima per incontrarli e scoprire qualcosa di più sulla loro storia, il loro stile musicale e soprattutto su quello che appare come un fortissimo legame con la loro terra di origine.
Emptiness
CADAVERIA - Emptiness
(2022 - Time to Kill Records)voto:
E' da poco che noi di Italia Di Metallo ci siamo occupati dell’ultima re-issue dei Cadaveria, ovvero il loro 'The Shadows’ Madame', che subito vi proponiamo l’effettivo ultimo nato dei nostri, che vede la luce dopo otto anni dall’ultimo full length ('Silence'). Parliamo di 'Emptiness', disco di un’oscurità ferrosa mista a intermezzi melodici, rilasciato sotto la romana Time To Kill Records.
Ma andiamo con calma.
Under Serpents Reign
DEATHCRUSH - Under Serpents Reign
(2022 - Time To Kill Records)voto:
Dopo il mastodontico “Hell” del 2017, il gradito ritorno musicale dei sardi Deathcrush s'intitola “Under Serpents Reign”ed è uscito tramite Time To Kill Records. Terzo full dallo spessore encomiabile che riesce a mettere in luce un sound sempre più personale.
Unbounded
DEFECHATE - Unbounded
(2022 - Great Dane records)voto:
Il primo impatto con i Defechate non è stato dei migliori, questo lo devo dire. La produzione mi ha lasciato francamente perplesso con la sua estrema separazione degli strumenti e la punta eccessiva della cassa che occupa in maniera ingombrante il centro del panorama stereo. La situazione migliora leggermente con l’ascolto in cuffia, che rivela anche un basso grasso e leggermente in saturazione, anche se continua a sentirsi l’assenza di glue tra i vari strumenti.
Curse Of The Pharaoh
HUMATOR - Curse Of The Pharaoh
(2022 - Time To Kill records)voto:
Formazione di decennale esperienza, gli Humator si presentano con un death metal moderno e serrato con un riffing le cui radici affondano nel thrash tecnico quanto nel death old school e nel brutal seminale dei Cannibal Corpse, spingendosi verso lidi che rasentano lo slam e il funeral doom nei possenti rallentamenti che amano contrapporre a sezioni caratterizzate da velocità esasperata e chirurgica. Rallentamenti caratterizzati a tratti da una muscolarità groove metal mentre le linee vocali, impostate su un growl robusto e declamatorio alternato ad uno scream lacerante, hanno un sapore ai limiti del death core di marca USA.
Self-Inflicted Wounds
OVER A BARREL - Self-Inflicted Wounds
(2022 - Autoprodotto/Distrokid)voto:
Nato dalle menti di Luca Cocconi (The Modern Age Slavery, Browbeat) e Imer Bigi (ex-Dark Lunacy) il progetto Over A Barrel prende forma durante il periodo della pandemia Covid19 e raggiunge la sua manifestazione con questo album d'esordio: "Self-Inflicted Wounds". Per stessa ammissione dei due musicisti, il progetto non si pone dei limiti di stile o di genere, seguendo prevalentemente la loro passione per la musica estrema.