Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Swinesong
MALNÀTT - Swinesong
(2014 - Il Male Production)voto:
Come descrivere questo album senza rischiare di essere fuorvianti? Beh vediamo... anzitutto, dovrebbe essere l'ultimo dei Malnàtt, il canto del cigno appunto. Il che già mi spiazza. Inoltre, stando alle parole della band, «nei 40 minuti di musica è possibile trovare black metal, indistrial, hard rock, cantautorale, ambient e ancora altro». Il che mi spiazza ancor più, inculcandomi curiosità mista a timore.
Red Sheep Red
BLACKWINGEDSHEEP - Red Sheep Red
(2014 - SUN Productions)voto: 6.5/10
Un black metal sperimentale e spigoloso, che a tratti ricorda i Blut Aus Nord (specialmente per le dissonanze e per la plasticità), è quando ci propone la one man band Blackwingedsheep nel nuovo album 'Red Sheep Red', terza prova sulla lunga distanza in una discografia che – se consideriamo anche gli ep – risulta davvero popolata.
Sedna
SEDNA - Sedna
(2014 - Drown Within Records)voto: 6.5/10
Accorgermi, ora, che la demo di debutto dei Sedna risale a ben tre anni fa mi ha a dir poco spiazzato: nella mia testa ero convinto che si trattasse di un lavoro ben più recente. Ma il tempo passa, la musica guarda e va avanti, e oggi ho tra le mani il loro nuovo autointitolato album 'Sedna'.
Pillars
DISPERSION - Pillars
(2014 - Autoprodotto)voto: 6/10
Dall'affiatamento che trapela dall'ascolto di questo 'Pillars' viene difficile immaginare che i trevigiani Dispersion siano in giro da poco più di sei mesi.
Manthe
DEADLY CARNAGE - Manthe
(2014 - ATMF (De Tenebrarum Principio) / Masterpiece Distribution)voto: 7.5/10
Ritorno col botto per i Deadly Carnage: a meno di due anni e mezzo di distanza dal già apprezzabilissimo 'Sentiero II: Ceneri' la band rilancia e si candida a un posto nella musica che conta. Il discorso riprende laddove si era interrotto: 'Manthe' è fatto di un'anima black metal, spesso debitrice della scuola più classica ma in grado di saltare agevolmente ora verso sonorità doom, ora sull'atmosferico, ora verso lidi post-black.
When The Moon Dreams
CAELESTIS - When The Moon Dreams
(2011 - Autoproduzione)voto: 6.5/10
O
SEDNA - O
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
Era da tempo che non mi imbattevo in una demo così interessante: voglio ammetterlo fin da subito, perché il lavoro dei Sedna mi ha veramente stupito, e positivamente. Partiamo dal presupposto che, se una band vuole cercare di percorrere strade ancora poco battute, è più facile che riesca in tale intento partendo da un genere “estremo”. Questo perché anche la più banale delle contaminazioni, se amministrata opportunamente, può andare a creare un effetto del tutto anomalo e, perché no, avvincente. Certo, uno potrebbe obiettare che le foreste del post black/sludge non sono più del tutto vergini: ma è anche vero che una mappa completa non è ancora stata tracciata.
Rotten Light
LAETITIA IN HOLOCAUST - Rotten Light
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
Si definiscono black metal a livello spirituale piuttosto che musicale i Laetitia In Holocaust, e a conti fatti questa descrizione riassume nel miglior modo quella che è la proposta della band. Non si può parlare di black metal, perché il suono delle chitarre è sempre pulito, seppur pieno di effetti; non si può parlare di shoegaze, perché parti rabbiose con un drumming martellante come l'incipit di 'Black Ashen Autora' o la fase finale di 'The Inaccessible Door' risalgono chiaramente ad un altro tipo di tradizione, come pure le linee vocali; e nemmeno di ambient, visto che le parti puramente atmosferiche, pur presenti in buona quantità (si senta 'Dialogue With The Sun' in proposito) non costituiscono certo il nucleo della situazione.