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Disorder
COMA - Disorder
(2019 - Punishment 18 Records)voto:
Secondo lavoro in studio per I sardi Coma, a 5 anni dal loro primo disco 'Mindless', ecco arrivare sul mio tavolo, 'Disorder'. Salta subito all'orecchio la buona produzione di Francesco Paoli (Fleshgod Apocalypse) che riesce a rendere alla perfezione i punti forti di questa band. Tutte le canzoni sono tipiche degli stilemi del genere, a parte la melodica ed evocativa 'Ashes to Disorder', unico momento di respiro di un disco che non lesina dall'inzio alla fine, tutte le martellate che promette dal primo minuto di 'Cursed to Mankind', inizio lento per poi esplodere in rabbia e riffs veloci e ben suonati.
Bloody, Twilight ... And Other Visions
HOPESEND - Bloody, Twilight ... And Other Visions
(2014 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
I salentini Hopesend non sono un nome che suoni totalmente nuovo per chi abbia bazzicato almeno un po' nei meandri, nemmeno troppo underground, della scena metal italiana. Formati verso la fine del 2000, e con una lunga lista di apparizioni come supporter per gruppi quali Raw Power, Infernal Poetry, Sadist, Master, Lividity e Soulfly, la loro prima opera è datata 2002, allorchè registrano il demo dal titolo "The Seer", con buoni riscontri. Nel 2006 esce il secondo lavoro dal titolo “Brutality”, altrettanto ben accolto, e nel 2007 vincono un contest ideato dal sito MySpace, risultando tra le 9 bands emergenti a suonare al Gods Of Metal.
Scum - "Painful Illusion" Release Party
20 Febbraio 2010
Puerto Baracoa - Grosseto
C’è una bella presenza di pubblico al Puerto Baracoa di Grosseto mentre la stragrande maggioranza del popolo italico si rimbecillisce (ulteriormente) davanti a Sanremo. Il ricco programma che ci attende prevede la presentazione del nuovo disco degli Scum ‘Painful Illusion’ con due special guests a riscaldare la platea. Sono da poco passate le 22 quando salgono sul palco i grossetani ‘Look Out’. I giovani street-rockers guidati da Stefano Paladini suonano un hard molto influenzato dai Guns’n’Roses, Aerosmith, etc..; la loro energia ed il loro entusiasmo contagiano sin da subito e nonostante i pezzi non si segnalino per originalità e perfezione di esecuzione, ricevono una buona accoglienza.
Jarhead
TRODDEN SHAME - Jarhead
(2009 - Autoprodotto)voto: 7/10
I Trodden Shame, un tempo noti come Trainhell (come si deduce dall'indirizzo del myspace), sono un quintetto proveniente dal sud Italia ed attivo da circa cinque anni. Il promo-cd 'Jarhead' è a conti fatti il loro terzo episodio, in quanto è stato preceduto negli anni passati da una demo e da un live split-cd che hanno contribuito, unitamente a una densa attività sul palco, a far girare il nome della band.

Drunk or Dead..
ALKOHOLIZER - Drunk or Dead..
(2009 - Punishment18 Records)voto: 7/10
Gli Alkoholizer vantano nobili origini, in quanto discendono da quella popolazione fiera che popola la Sardegna. Dopo una demo risalente al 2007, questi quattro ragazzi sassaresi approdano nel 2009 al loro primo full lenght, intitolato appunto 'Drunk or dead'; alla base di tutto c'è una sola cosa: una grande, grandissima voglia di fare del gran casino, ispirandosi a chi in quanto a casino di esperienza ne ha a quintalate. E quale genere è più adatto a far cazzarà bevendosi una bella birra gelata (possibilmente sarda, come i nostri insegnano in 'Sardinian beer') se non il buon vecchio thrash metal? Chi ha meglio accompagnato musica e degenero se non i vecchi maestri quali Tom Angelripper, Thomas Schirmer e magari il sempre attuale Ian Lemmy Kilmister?

Dreaming a New World
ARSEA - Dreaming a New World
(2008 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Piuttosto fulminea la carriera dei viterbesi Arsea, che appena due anni dopo essersi formati raggiungono l'importante traguardo della partecipazione al Metal Camp, sbaragliando centinaia di bands italiane concorrenti. Pochi mesi dopo questo famoso festival gli Arsea escono sul mercato con il loro primo ep. Le aspettative createsi erano ovviamente alte, e a questo "Dreaming a new World" spetta l'onere di non deluderle.
Partendo da una ricetta tipicamente metal e piuttosto thrashosa (si parla di thrash recente, ovviamente, non di quello in stile bay-area), la band strizza spesso l'occhio a soluzioni più alternative, o moderne che dir si voglia, senza comunque snaturare quella che rimane la propria sonorità di base.

City is on Fire
BADREAMS - City is on Fire
(2009 - Autoprodotto)voto: 7/10
Bruciano le tappe i veneziani BaDreamS: al contrario di molti gruppi che non registrano materiale se non anni e anni dopo essersi formati, questo quartetto crea una demo di cinque tracce nemmeno due anni dopo la decisione di suonare assieme. I BaDreamS suonano un metal un po' thrashoso, influenzato in primis dai Metallica ma anche dai Pantera; nonostante ciò, tra le influenze sono citati gruppi ben diversi da questa linea, per esempio i Dream Theater.

In the Deep of Vortex
BRAIN DEAD - In the Deep of Vortex
(2009 - Punishment 18 Records)voto: 8.5/10
Attivi ormai da un decennio e autori di due precedenti demo che li hanno portati l'anno scorso ad aprire il GoM nel giorno degli Slayer, gli eporediesi Brain Dead (nome preso da un brano degli Exodus, loro fonte di ispirazione) debuttano sulla lunga distanza per la Punishment18 Records.
“Into the Deep of Vortex” ha visto al mixaggio, produzione e registrazione, quel Daniele Giordana che partendo tanti anni fa dai Broken Glazz è approdato fino agli Obituary! Ma basta con i preamboli e veniamo ai pezzi contenuti nel cd che presenta anche un ottimo artwork!