Un'intervista fuori dal normale a una persona che ammiro ed apprezzo da anni per ciò che fa all'interno del panorama musicale rock italiano, rock vero e non quello che vogliono farvi credere i mass media, è con immenso piacere che ho scambiato qualche opinione con AngelDevil Rock direttrice e fondatrice di Rock Rebel Magazine e anche dj e dancer!

Klaus: Chi è Angel Devil? Parlaci di te, e di come si svolge la tua giornata.

ADR: Una donna che ama la musica, che preferisce avere il mondo contro piuttosto che scendere a compromessi tanto per farsi adulare falsamente. A volte mi sento anche una sorta di Gian Burrasca.
Non ho una giornata tipo. Diciamo che, l'unica cosa che faccio ogni giorno, sono i continui aggiornamenti del sito di Rock Rebel Magazine. Di fatto, passo spesso e volentieri, intere giornate a scrivere. Trovare nuovi spunti per
il ricambio di contenuti, rispondere alle mail, telefonate e ovviamente mi occupo del coordinamento dei ragazzi che collaborano per me. Approfitto per ringraziare i mie collaboratori che mi aiutano a farlo crescere chi con gli scritti e chi con splendide foto.
Questa diciamo è la parte dietro la scrivania. Poi ci sono giornate che mi ritrovo in giro per interviste, concerti, o altri speciali, quindi la parte più stimolante. Le ore volano senza che me ne accorgo.

Klaus: Come e quando nasce la tua passione per la musica rock?
ADR: Fin da piccola, già all'età di 8 anni. Ricordo che tra i vinili degli Abba di mia mamma, c'erano quelli dei Kiss, Ac/ Dc, Aerosmith,David Bowie e molti altri.... quindi direi che ho affinato ben ben l'orecchio sin da piccola. Ricordo ancora l'effetto della copertina del vinile dei Kiss, ero un po' impaurita dalle loro facce, non capivo molto bene il perchè di così tanto trucco... e soprattutto la lingua di Gene Simmons mi turbò leggermente, ahhah alla fine ero una bimba. Che dire la passione per la musica fa parte totalmente della mia vita.

Klaus: Come è nata l'idea di creare un magazine sul web quale Rock Rebel Magazine?
ADR: Sono sincera è nata in un momento molto triste e doloroso della mia vita a causa di una grave perdita in famiglia; se non avessi avuto la forza e tenacia di esprimere la mia grande passione per la musica, sarei sprofondata nella totale apatia. Avevo bisogno di qualcosa di mio, qualcosa in cui credere nuovamente e, soprattutto, ritrovare e riscoprire nuovi stimoli per sentirmi viva. Quindi mi sono detta “dopo anni a scrivere per gli altri, perchè non creare un mio magazine?” La creazione dei contenuti, dello stesso sito è stato decisamente molto impegnativo, da farmi passare intere notti sveglia. Mi piace paragonare Rock Rebel ad una band, con il proprio sound, con dei testi interessanti.. metti insieme il tutto e ottieni un album..poi sta al pubblico/ lettori decidere ...e carpire ciò che vede e sente. Oggi a quasi due anni dalla sua nascita, (festeggiamo l'11 febbraio) posso dirti: ecco come la passione per la musica, la scrittura, e il fascino delle contaminazioni del web hanno alimentato il desiderio di realizzare una rivista online dandogli il nome di Rock Rebel Magazine.

Klaus: Prima di Rock Rebel Magazine cosa facevi, se possiamo chiederlo?
ADR: Oltre a scrivere per altri siti dedicati alla musica, avevo anche un lavoro più regolare, che mi garantiva uno stipendo sicuro, (forse un tempo, ora non è più così). Ho fatto di tutto tra i tanti anche la commessa. Mentre la sera ballavo nei locali Rock, cosa che faccio tutt'ora.

Klaus: Secondo te in Italia c'è spazio affinchè il rock possa diventare la musica leader, o saremo costretti per sempre al peggior pop che esista in europa?
ADR: Purtroppo no. Non saremo mai come gli altri stati. Il rock, il metal e cosi via sarà sempre considerata l'altra musica. Rispetto ad un tempo sicuramente qualcosa è cambiato, ci sono più eventi live, più spazi dedicati al rock, ma non basta perchè di base in Italia manca la cultura musicale e fondamentale manca la cultura dell'ascolto. La nostra cultura musicale soffre, da sempre, di esterofilia. Potremmo stare qua a parlare per ore della situazione italiana... ma mi fermo qui. Quindi a chi leggerà questa intervista dico questo:
Il Rock vive e ti coinvolge, se sei pronto ad ascoltarlo!

Klaus: Si può vivere scrivendo di rock in Italia?

ADR: No, a meno che non si scriva per una rivista (cartacea) davvero importante che paghi MOLTO bene. Io, oltre al magazine, mi muove in diversi settori, sempre legati al mondo della musica Rock. Come dicevo prima ballo e faccio Dj set. La mia vita ruota solo ed esclusivamente attorno all'ambiente Rock. Niente lavori dove mi tocca timbrare il cartellino.. un conto corrente che urla disperazione eh eh, ma decisamente più soddisfatta.

Klaus: C'è invidia e gelosia nel nostro settore, e se si, a cosa pensi sia dovuta?
ADR: Si, come in ogni settore cosi come nella vita. E' come una corsa tutti contro tutto. Poi per cosa?!

Klaus: Progetti per il futuro?
ADR: Tanti mio caro, la mia mente elabora sempre, ma non ne parlo perchè ci sto lavorando. Per quanto riguarda Rock Rebel Magazine, il mio intento è quello di miglioralo e di farlo conoscere da un pubblico ancor più ampio.

Klaus: In conclusione vorrei chiederti un pensiero a ruota libera sulla scena italiana e un consiglio alle nuove band.

ADR: La prima cosa che mi sento di dire alle giovani band, ma anche a chi non è esattamente alle prime armi, è che occorre tenacia, tanta passione, e molto impegno. Non atteggiatevi come delle rock star, l'umiltà è il miglior pregio. Date libero sfogo alla creatività e sperimentate, sempre. Evitate di emulare le band degli anni '80, siamo alle soglie del 2011..cercate di rendere personale la vostra musica. Non date MAI soldi a chi vi promette il successo, quello non si compra si conquista giorno per giorno sul palco!

E con questo la chiacchierata con l'amica Angel Devil si conclude, un grazie di cuore a lei e non mancate di seguire il suo progetto, e per contattarla la potete trovate su tutti i social network cercando Angel Devil Rock o Rock Rebel Magazine!

Intervista a cura di: Klaus Petrovic

Foto di: Andrea Degrada