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Rolando Cappanera


Era l'estate del 1993 quando sulla super strada Livorno-Firenze perdono la vita Fabio e Roberto Cappanera, fondatori di una delle più grandi band che ha segnato la storia dell'heavy metal italiano, la Strana Officina. I fratelli Cappanera erano impegnati anche alla realizzazione del secondo progetto che portava appunto il loro nome ma quella tragica fatalità aveva purtroppo interrotto quel bellissimo sogno che aveva come unico e comune denominatore il rock. Sono passati così diciotto anni da quel triste momento ma la passione che scaturisce dalla loro musica non ha permesso che tutto svanisse nel nulla. Ecco che Rolando Cappanera (attuale batterista della Strana Officina e figlio di Roberto) racconterà per i lettori di Italia di Metallo la storia e il compimento di questo meraviglioso viaggio, pieno di ricordi e musica... un viaggio che porta il nome di "Cuore Blues Rock n' Roll" e che vivrà in eterno nelle note di Fabio e Roberto Cappanera.
1. Dopo diciassette anni vede la luce il secondo album dei Cappanera proprio grazie a te Rolando. Cosa ti ha spinto a riprendere in mano e a completare il lavoro che aveva iniziato tuo padre Roberto poco prima di quel maledetto incidente?
Era un album rimasto in sospeso, qualche volta ne abbiamo parlato io, Andrea e Dario, ma mai eravamo arrivati ad una scelta definitiva. E' stato grazie ad Anto della Jolly Roger se abbiamo preso in seria considerazione l'idea di pubblicarlo. Il suo interesse e la grande passione per la musica di Fabio e Roberto mi hanno convinto che fosse il momento giusto per intraprendere questo "viaggio".
2. L'album si intitola "Cuore Blues Rock n Roll". Come e da chi è nata l'idea di intitolarlo così e perchè?
Ero in studio durante il mixaggio e dovevo lavorare alla grafica e soprattutto trovare il titolo dell'album. Ho letto attentamento tutti i testi dell'album e mi sono appuntato le parole chiave che comparivano spesso nelle liriche. Alla fine sono arrivato alla triade finale "cuore" (un disco fatto con il cuore ed inoltre un richiamo anche alla ben più famosa Sole Mare CUORE). Mentre Blues e Rock'n'Roll sono l'origine della musica di Fabio e Roberto ed elementi dai quali non si sono mai distaccati.
3. Cuore Blues Rock n Roll è un titolo straordinario, che racchiude un universo unico. Come intrecceresti e quale significato daresti a questi tre aspetti all'interno della tua vita?
Ti ho appena descritto quale sia l'origine del titolo dell'album, vale lo stesso per la mia vita. Suono e faccio musica da sempre solo ed esclusivamente seguendo quello che mi dice il cuore ed il Blues ed il Rock'n'Roll sono alla base della mia educazione sia musicale che personale.
4. Quali sono i ricordi più belli che vorresti raccontarci riguardo il legame con tuo padre Roberto e tuo zio Fabio?
Ce ne sono molti perchè passavo molto tempo con entrambi. Il mio babbo lavorava molto ,ma nel tempo libero raggiungeva sempre mio zio in studio per suonare o per discutere di musica e nuovi progetti. In quei momenti ero quasi sempre con loro. Mentre parlavano io ne approfittavo per suonare la batteria oppure mi coinvolgevano a suonare durante delle jam o passavo giorni con Fabio durante le sue registrazioni in studio. Il sabato ad entrambi piaceva passare la giornata all'interno dei negozi musicali di Livorno (spesso) di Firenze e Massa, in quei giorni girovagavo non potendo toccare niente visto l'età ed era un bene perchè ne combinavo una più del diavolo, ma era bello perchè non uscivano mai a mani vuote, spesso prendendo in prova strumenti o strappando dei prezzi impossibili. Insomma di certo a stare con loro non ti annoiavi.
5. Spiegaci il ciclo lavorativo impiegato per la realizzazione di "Cuore Blues Rock n Roll".
Nel 1993 Fabio e Roberto avevano finito di mixare una versione “Demo” del lavoro, rimasta l’unica versione ascoltabile in tutti questi anni con batterie elettroniche, bassi Synt ed un enorme lavoro di Tastiere. Siamo quindi partiti con riversare il contenuto dei nastri (bobine 2”) su un supporto digitale ed ascoltare da cosa saremmo dovuti partire: tutte le chitarre di Fabio, tutte le voci del Morby, pochissimi arrangiamenti di tastiera, alcuni fiati, armoniche oltre a parti cantate di Fabio. Tutto il resto non esisteva più perchè era stato registrato su supporti midi e quindi non più utilizzabile. Prima di registrare qualsiasi nuova cosa ho dovuto editare tutto il materiale perchè c’era da correggere anche una piccola oscillazione sul tempo dovuta alla non perfetta rotazione delle bobine che dopo 20 anni soffrono in affidabilità, ciò ha significato ascoltare e correggere ogni singola traccia. Ad ottobre ho iniziato le registrazione delle batterie, poi Andrea Castelli ha registrato i bassi. Avevamo quindi una solita base Rock composta da Batteria, Basso, Chitarra e Voce, mancava quindi tutto l’arrangiamento di tastiere che nel demo aveva una parte molto importante. Abbiamo cominciato con inserire delle nuove chitarre per far in modo di colmare alcuni vuoti. Ho dato un rough mix a Dario Cappanera (Kappa) e gli ho indicato quali brani necessitavano di nuovi arrangiamenti così ci ha lavorato sopra ed ha capito perfettamente quello di cui c'era bisogno, siamo quindi andati in studio a registrare arpeggi, riff, arrangiamenti vari ed un solo. Ho poi pensato che Ruggero Zanolini avrebbe rafforzato il legame con “Non c’è più Mondo” e quindi l’ho contattato per registrare delle parti di Hammond su un paio di brani. Il vecchio arrangiamento di tastiere e’ stato ascoltato e selezionato e poi ho dato indicazioni a Miliano Mattei (un arrangiatore e musicista livornese coetaneo di Fabio e Roberto) di risuonare molte delle vecchie parti con suoni piu’ moderni ed inserendo anche nuove cose lasciando a lui carta bianca. Una volta che mi ha mandato tutto il lavoro abbiamo fatto una selezione del materiale. La parte musicale era terminata. Dovevamo affrontare la questione voci. Abbiamo deciso di recuperare i brani che aveva cantato Fabio e di far cantare un brano a Johnny Salani (“Un tipo Speciale” che Roberto scrisse proprio per lui). Nel resto dei brani abbiamo utilizzato le voci del Morby cantate da lui nel 1992. Ci siamo trovati in studio con il Morby per ascoltare tutto l’album ed inserire dove necessario dei rinforzi, cori ed altro, solo un brano e’ stato ricantato interamente perchè abbiamo fatto una piccola modifica al testo. Il Morby aveva in realtà cantato tutti i brani nel 92, ma ha apprezzato molto l’idea di recuperare dove ce n’è stata la possibilità le linee vocali di Fabio che in origine dovevano servire come guide.
Tutto il lavoro è durato circa 6 mesi. La cosa positiva è stata che avendo un sistema Pro-Tools a casa ho potuto dedicarmi al lavoro quanto e quando volevo senza limiti di alcun genere e con la giusta calma, per evitare scelte frettolose. Una volta finito il lavoro di registrazione ci siamo dedicati un pò di pausa per riposare le orecchie poi ci siamo immersi io e Gherardo Monti (co-produttore) nel mixaggio per una decina di giorni, nei quali ho sviluppato la grafica ed il titolo dell'album.
6. Come si intrecciano il Blues e il Rock n Roll nel progetto Cappanera e nella Strana Officina sia a livello di musiche e di testi?
La Strana Officina ha iniziato dal Blues, suonando brani molto vicini alle sonorità di Rory Gallagher, Robben Ford, Deep Purple, BB King, Led Zeppelin spesso anche coverizzando i loro brani. Fabio e Roberto hanno cominciato così. Poi sono arrivati Ac/Dc, Black Sabbath, Judas Priest, ma non hanno mai rinnegato le loro origini ed in realtà l'enorme melodia presente nelle loro canzoni, che ha fatto sì che queste rimanessero inalterate in tutti questi anni, deriva dal fatto che furono capaci di suonare Hard Rock fino al Metal inserendo elementi Blues e Rock'n'Roll...ed anche il modo di suonare di Fabio è sempre stato
unico perchè l'essere cresciuto con il blues li permise di impregnare i propri soli ed i riff di melodie infinite e mai ripetitive.
7. Come è nata l'idea di collaborare con Morby (Sabotage, Domine) come vocalist?
Nel periodo nel quale Fabio e Roberto stavano lavorando a questo album erano in cerca di una voce. Inizialmente fù Fabio a cantare i brani e seguendo la linea tracciata da Non c'è più Mondo, l'idea era quella di avere diversi cantati tra i quali Fabio,Roberto, Johnny Salani etc..In realtà quando i brani ebbero preso forma Fabio era convinto che servisse una voce precisa e tecnicamente preparata. Fù Johnny Salani (così lui mi ha raccontato) a proporre a Fabio la voce del Morby dopo aver sentito un suo promo in cassetta (molto probabilmente erano gli Airspeed), da come sono andate le cose sembra che Fabio ne rimase colpito.
8. Cosa provi ora che "Cuore Blues Rock n Roll" ha visto la sua realizzazione?
Inizialmente un senso di leggerezza e sollievo visto l'enorme lavoro al quale sono andato incontro e vista anche la pressione che spesso si è fatta sentire soprattutto nel mezzo del lavoro quando sei ormai troppo avanti per tornare indietro e troppo indietro per vederne la fine. Adesso che stò raccogliendo tutta la rassegna stampa riguardante interviste e recensioni dell'album sono molto felice dell'enorme positività che ha trasmesso e stà trasmettendo e spero trasmetterà coinvolgendo sempre più persone. Tutti ne sono rimasti entusiasti e veramente poche sono state le critiche. Sinceramente ci sono state critiche solo prima della pubblicazione perchè c'era in molti fans di Fabio e Roberto la sensazione che si stesse effettuando una sorta di sciacallaggio, ma come sapevo si sono tutte placate in un attimo il giorno in cui le prime note di questo disco si sono sparse nell'aria, non ho neache dovuto parlare e risponde a tali nefandezze. E' per me un enorme piacere,inoltre, che nel giorno della ricorrenza della loro morte ci siano così tanti giornali e web che parlano di loro e ne raccontano positivamente le "gesta musicali", creando un tributo naturale che vale più di ogni altra cosa perchè a parlare è la loro musica.
9. Quali sono le tue sensazioni ogni volta che sali su un palco a suonare?
Oggi sono coinvolto in molti progetti e dopo più di 20 anni (il mio primo grande concerto nel 1989 al Pistoia Blues Festival) ho suonato molti generi diversi con tantissimi musicisti diversi. Da sempre, ogni volta che mi sedevo dietro la batteria, ho dovuto dimostrare di essere degno del cognome che porto. Io e Dario siamo cresciuti dovendo sempre dare il massimo, perchè per noi non c'erano mai parole di lode, ma battute e prese per i fondelli da parte di Fabio e Roberto che si divertivano a metterci in difficoltà pr farci migliorare. E' così che siamo riusciti ad arrivare dove siamo. Oggi dico spesso che mi piacerebbe averli quì per fargli vedere dove io e Dario siamo arrivati e magari confrontarci con loro sullo stesso piano e forse chissà essere noi metterli alla prova, facendo leva sulla nostra "freschezza".
Per rispondere alla tua domanda quando salgo sul palco sono sicuro di me stesso perchè la "scuola" dalla quale provengo non ha eguali e spesso vedo musicisti di enorme talento che non mettono il cuore in quello che fanno suonano molto di testa, ma poco di pancia....insomma..cercando di dare sempre il massimo faccio la felicità di chi da lassù si gode lo spettacolo e raccoglie le gioie dei loro insegnamenti.
10. Per concludere vorrei farti una domanda riguardo la Strana Officina. Personalmente mi sento molto legata ad "Autostrada Dei Sogni". Vorresti parlarci di questo brano?
Mi piacerebbe sapere anche a me cosa ispirò il mio babbo a scrivere un testo spettacolare come "Autostrada dei Sogni"e come Fabio concepì la melodia. Personalmente è un brano che amo molto come tutto il primo album in Italiano. Per me il migliore. E' una canzone che spesso commuove anche noi sul palco quando la eseguiamo, soprattutto se c'è grande coinvolgimento da parte del pubblico, inoltre Bud non dimentica mai di ricordare (durante l'arpeggio iniziale) Fabio,Roberto ed il mai dimenticato Marcello Masi (seconda chitarra) che fù fondamentale per la stesura di questo disco.
Intervista a cura di Erika Baini