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The Sovran


Se gli Who nel 1965 cantavano My Generation, orgogliosi e convinti della propria epoca storica, oggi c'è qualcuno che ha preso il coraggio di uscire dalla massa, di contestare la situazione odierna e dare una svolta ai canoni....questo qualcuno sono i The Sovran con il loro album d'esordio intitolato "No Song For A Non Generation" ...Quattro musicisti sferzanti, simpatici accattivanti ma soprattutto completi... chi si ponesse all'ascolto dei The Sovran li delineerebbe con questi quattro aggettivi che descrivono l'universo musicale della band... universo riguardo al quale Captain T, voce e chitarra solista, ce ne ha parlato telematicamente...
1. Come nascono i The Sovran? raccontateci un po' della vostra storia...
Captain T: Il primo nucleo della band risale al lontano ’97, all’epoca eravamo molto influenzati dai Motorhead, dai GBH e sunavamo con il volume a 11. Con il tempo il nostro sound si è arricchito di altre influenze musicali provenienti da generi che ascoltiamo, come la new wave, il post punk, Bowie, gli Stones e Iggy Pop, arrivando a quello che facciamo adesso.
2. Nelle varie demo che avete realizzato fino all'uscita di "No Song For A Non-Generation" sono stati toccati parecchi generi dall'heavy metal al rock n'roll, dal punk al gothic n' wave. Come si relazionano queste contaminazioni all'interno della vostra produzione musicale?
Captain T: Il rock’n roll è un genere che abbraccia diversi stili, tra cui quelli che hai appena elencato e nel tempo ci è venuto naturale mischiarli. In questo senso ci sentiamo vicini a bands come warrior soul, the sisters of mercy, turbonegro ecc.
3. Durante i vostri live avete suonato con band come Rage, Dark Funeral, Paul Dianno, Natron, Dome La Muerte, Diggers e anche con il nostro bluesman Pino Scotto. Cosa ci dite di queste esperienze? Avete qualche ricordo particolare in merito?
Captain T: Un sacco di bei ricordi e con Pino Scotto fu uno spasso. Tra l’altro è un artista che apprezzo molto e trovo stupido il fatto che molti lo critichino per il solo motivo di apparire in televisione, quando tanti beneamati “idoli” esteri lo fanno e l’hanno sempre fatto.
4. C'è qualche band o artista con cui vi piacerebbe suonare on stage o collaborare in studio?
Captain T: Certo, Andrew Heldritch e Lemmy, chissà cosa ne verrebbe fuori!!!
5. Parliamo dell'album: cosa significa "No Song For A Non-Generation" e come mai avete deciso di chiamarlo così?
Captain T: E’ una sorta di provocazione volta alla “non-generation” cresciuta a botte di reality e stronzate simili. In realtà è il capovolgimento a livello significativo di una ben nota canzone degli Who.
6. Come è nato "No Song For A Non Generation"? Nel caso ci fosse un filo conduttore che leghi i testi, quale sarebbe?
Captain T: I testi sono molto vari e non hanno alcun filo conduttore. Alcuni parlano di esperienze personali, altri descrivono sensazioni ed altri sono tipicamente funny e rock’n roll.
7. Nella composizione di un pezzo i The Sovran danno la priorità alla musica o alle parole?
Captain T: Scrivo prima il testo e in base a quello viene la musica.
8. Se dico la parola ROCK... cosa dite?
Captain T: Motorhead, The Sisters Of Mercy, David Bowie, Kraftwerk, The Ramones, Pink Floyd….un vero casino insomma!!!
Intervista a cura di Erika Baini