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Arthemis
Uno dei gruppi italiani che più si stanno facendo rispettare sul mercato musicale internazionale sono indubbiamente gli Arthemis, band oramai avviata e rodata da tempo che non cessa di stupirci grazie alla sua attitudine ed alla sua voglia di conquistare sempre più pubblico, pur non tradendo mai il genere che ama. Abbiamo avuto il piacere di parlare con l'ottimo cantante Fabio Dessi, disponibile e professionale che ha risposto alle nostre domande in maniera esaustiva.
IdM: Ciao Fabio, iniziamo l’intervista con una domanda sulla line up, avete da poco annunciato l’ingresso di un nuovo drummer nella band, ti va di presentarcelo? Qual è il suo background musicale e cosa vi ha spinto a scegliere proprio lui?
Fabio: Ciao Ragazzi, intanto grazie mille per l'intervista, e' sempre un piacere fare quattro chiacchiere eheheh! Esatto, abbiamo da poche settimane annunciato l'ingresso in famiglia Arthemis del nuovo drummer Paul "Grinder" Caridi. Dopo due anni di tour in giro per l'europa con dietro le pelli il nostro vecchio batterista Corrado Rontani, con cui abbiamo vissuto esperienze magnifiche, viaggiato tanto e suonato tantissimo, abbiamo deciso all'unisono che era meglio interrompere la nostra collaborazione. Corrado e' stato e rimane un compagno fidato, oltre che ad un musicista eccezionale. Semplicemente le sue priorità di vita e di lavoro non erano più compatibili al 100% con quelle della band. Gli auguriamo il meglio per il futuro. Presa la difficile decisione i nomi dei sostituti erano parecchi ma se devo essere sincero per quel che riguarda me il posto era di uno solo…Conosco Paul da una vita, abbiamo iniziato a suonare insieme praticamente da bambini, per noi due e' stato facilissimo legare subito dopo il suo ingresso negli Arthemis. L'ho chiamato nei primi giorni di settembre dicendogli che eravamo intenzionati a cambiare batterista e che volevamo lui a tutti i costi. Paul da grande professionista quale e' sempre stato ci ha fatto stare sulle spine qualche giorno, durante i quali ha messo ordine tra i suoi mille impegni, Killing Touch, Michele Luppi's band, Angels & Demons e i suoi allievi, e ci ha chiamato dicendoci che era dei nostri!!!! Paul e' un batterista incredibile, oltre ogni immaginazione, e' tecnicamente bravissimo ma ha anche il cuore e il suono che lo distinguono tra 1000 al primo colpo di rullante! E' il migliore, e lo volevamo tutto per noi!
IdM:So che è in cantiere il successore di “Heroes”, potete darci qualche anticipazione su questo disco? Che sound dobbiamo aspettarci?
Fabio: Esatto, siamo in studio di registrazione in questi giorni per registrare il successore di "Heroes". Paul e Andy hanno già sputato fiamme, ora tocca a me e Damian fare del nostro meglio! Abbiamo interrotto le registrazioni per una decina di giorni per andare in tour in UK con i Freedom Call e i Neonfly, ed ora siamo pronti a ricominciare alla grande! Che dire, il disco nuovo e' spaventosamente bello, molto maturo e i pezzi sono una bomba. La connessione tra Artwork e brani e' incredibile e siamo davvero felicissimi di come sta venendo fuori! Si chiamerà' "We Fight" e vi farà' alzare le corna e scapocciare per giorni interi… aspettate e vedrete!
IdM: “Heroes” è stata una grande prova di forza di volontà per gli Arthemis, non è da tutti pubblicare un album con una line-up completamente rinnovata come avete fatto voi. Come sono stati i riscontri?
Fabio: Direi piu' che ottimi! Andy ha scritto un disco stupendo, e per noi suonare "Heroes" in studio e' stato un onore. Per quanto riguarda me, io avevo forse il compito più' difficile in quanto ho raccolto lo scettro del grandissimo Alessio Garavello e ho cambiato di molto le direzioni della band. E' stato un passo molto lungo per noi e non nascondo che all'inizio avevo timore che la gente lo additasse come una sorta di tradimento, ma ovviamente erano solo pensieri! Quando "Heroes" e' uscito tutti lo hanno accolto a braccia aperte e i nostri fan, soprattutto all'estero, si sono triplicati. Line-up nuova…. disco nuovo…. vita nuova!!!!
IdM: Una curiosità sul songwriting, come nasce un vostro pezzo e quali sono gli argomenti che preferite trattare nei testi?
Fabio: Il vero genio nel songwriting negli Arthemis e' Andy!! Quel bastardo e' in grado di chiudersi nel suo studio per 3 ore, poi mi chiama su Skype e mi dice: Senti qui, ho buttato giù' 10 riffs…. e porca troia sono tutti da paura!!!! Davvero, Andy e' senza dubbio il compositore/produttore più' incredibile che io conosca. Per quanto riguarda i testi, dipende dalle volte, ma ci piace parlare dei problemi dei giorni nostri, dei giovani e delle battaglie. Senza cadere in politica, religione o stronzate simili….
IdM: Gli Arthemis sono ormai in giro da parecchi anni, avete vari dischi e vari tour sulle spalle e dando un’occhiata ai vostri impegni live non si può non notare che siete parecchio impegnati all’estero. Quali sono i paesi, oltre l’Italia, in cui vi trovate più a vostro agio e in cui la risposta del pubblico è maggiormente calorosa?
Fabio: Senza dubbio l'Inghilterra, che ci regala ogni volte emozioni incredibili. I fan sono infuocati e numerosissimi! La Spagna ci garantisce un seguito di rockers assetati di metallo ed il Giappone, un paese meraviglioso dove gli Arthemis, con la vecchia line up, hanno fatto un tour da headliner e venduto molti dischi…
IdM: Qual è stata la più grande soddisfazione che avete avuto fino ad oggi grazie a questa band?
Fabio: Le soddisfazioni sono tante… suonare in festival come Bloodstock o Hammerfest, di spalla a mostri sacri come Motorhead, Anthrax, WASP, Immortal, Exodus e tantissimi altri… ma devo dire che forse la più' grossa e' arrivata la settimana scorsa… Siamo stati invitati nella redazione di Metal Hammer UK (la rivista musicale più' venduta al mondo) per incontrare il direttore Alex Milas e tutto il suo staff. I ragazzi e lo stesso Alex sono venuti a sentirci suonare all'Underworld, lo storico locale londinese, la sera dopo… un grande onore, dato che in genere queste persone vanno ai party organizzati dai Metallica o Ozzy…. roba da perdere la testa eheheh
IdM: Cosa pensate della scena metal tricolore? Perché il nostro genere continua ad essere legato all’underground e le band giovani faticano a ritagliarsi uno spazio nel mondo musicale?
Fabio: Personalmente crediamo che certe band Italiane sia davvero fenomenali, e speriamo che abbiano più' fortuna in futuro. Amici e fratelli di palco come Trick or Treat, DGM, Absynth Aura, Hollow Haze, Secret Sphere e tantissimi altri si meritano sicuramente di piu'… mi sento comunque di dire che nessuno ti regala niente e che bisogna sempre credere in tutto quello che si fa! Bands come Lacuna Coil, Rhapsody Of Fire l’hanno dimostrato al mondo intero.
IdM: Che consigli dareste ad un gruppo di ragazzi intenzionato a creare e lanciare una band?
Fabio: Come diciamo noi: Mettici la faccia! Se sei convinto di scrivere pezzi fighi falli sentire in giro, fatti consigliare sempre da chi ha più esperienza e non sentirti offeso se ti viene detto di cambiare qualcosa… non cadere nella banalità cercando di copiare, anche senza volerlo, lavori già' fatti. Cura il look, sii sempre professionale e non rispondere male agli insulti… non puoi piacere a tutti! In bocca al lupo!
IdM: L’intervista finisce qui, concludete voi come volete!
Fabio: Grazie mille per questa opportunità, che dire: Seguiteci ragazzi, ne vedrete delle belle, a breve usciranno news incredibili su tour, disco e tante altre belle cose per noi Arthemici! Chi ci ama ci segua e in alto le corna, sempre! Keep the ARTHEMIS flame alive!
Intervista a cura di: Rocker Rabbit