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Lost Dimension
I molisani Lost Dimension sono tra le band più interessanti tra le ultime da me recensite, mi è sembrato giusto dare loro voce dopo l'ottimo Ep di debutto "Another Dimensional Crack"!
1) Raccontateci qualcosa di voi: come nasce il progetto, chi siete nella vita di tutti i giorni?
(Gianmarco): I Lost Dimension nascono da un’idea mia, Gianmarco Borgia (batteria) e Domenico Cinalli (chitarra) a cui poi si aggiungono in un secondo momento gli altri componenti. Volevamo realizzare un EP partendo da delle idee di batteria su cui poi costruire il resto della musica…un modo insolito di comporre…infatti dopo aver delineato i tempi di batteria e i riffs di chitarra, ogni componente ha arrangiato la sua parte da solo! Al termine di tutto questo siamo entrati in studio quasi “ignari” di quello che gli altri avevano fatto…
(Domenico): Nella vita di tutti i giorni siamo dei musicisti che cercano di lasciare un segno della propria musica a qualcuno.. Purtroppo al giorno d'oggi questo è molto difficile, poichè l'ascoltatore medio non è un ascoltatore abituato alla musica .. Sempre più spesso si trovano persone che "sentono" tanti generi validi di musica ma non li "ascoltano"..
2) Perchè avete scelto come nome Lost Dimension?
(Gianmarco): Diciamo che deriva principalmente dalle tematiche che volevamo affrontare, il concetto di perdere la nostra dimensione e quindi perdere il controllo sul nostro mondo a causa dell’uomo, che alcune volte si pone troppe domande per dare un senso alla vita, generando così la paura di voler sapere e la paura di poter sapere troppo; alla fine scopre che la dimensione ossia il “nostro mondo” che conosciamo potrebbe non essere l’unico.
3) Come nasce un vostro brano? Ha più importanza il testo o la musica per voi?
(Gianmarco): In questa prima demo le idee musicali sono state principalmente di batteria e chitarra, sono pezzi nati principalmente in studio e poi arrangiati da noi singolarmente.
Ovviamente sono importanti sia le musiche che le liriche, ma per certi versi in “Another dimensional crack” volevamo puntare più sulle tematiche, avendo usato un metodo di composizione che non ha previsto un lungo periodo di prove e pre-produzione..però nonostante questo è stata la musica la cosa che ha prevalso maggiormente nel risultato finale..
4) Quali sono i brani a cui siete più legati?
(Domenico): Tutti e 4…Forse la song che ci rappresenta di più è “Call from saturn” per quanto riguarda la progressione del sound e gli accostamenti di generi che si sono venuti a creare..
5) Come è stato accolto dalla critica il vostro Another Dimensional Crack?
(Domenico): Sorprendentemente bene! Tenendo conto che è il nostro primo lavoro, abbiamo avuto molti riscontri positivi che non ci aspettavamo! Ringraziamo tutti gli ascoltatori, le riviste e le webzine che hanno apprezzato!
6) Da quali band storiche siete influenzati? Tra queste c'è qualche nome italiano?
(Gianmarco): Principalmente nella nostra musica cerchiamo sempre l’originalità e la creatività, che si sono sviluppate grazie a tutte le nostre esperienze passate..ma non è mai scontato dire che siamo cresciuti ascoltando di tutto, dall’hard rock al thrash metal, dalla fusion al death metal, poi magari soffermandoci più sul progressive rock e metal..Rush, Yes, Dream Theater…Poi per quanto riguarda l’Italia: Le Orme, Pfm, Arti e Mestieri..ecc..
7) Raccontateci qualcosa delle vostre esperienze live: come vivete il palco?
(Gianmarco): Per il momento abbiamo scelto di farci conoscere con un cd e di non fare live, nonostante la nostra agenzia ci ha dato la possibilità…per una serie di motivi, tra cui la line up che è ancora da assestare..Per noi ha sempre contato moltissimo l’esibizione dal vivo, l’impatto che una band ha durante i suoi spettacoli è fondamentale. Attualmente stiamo lavorando a composizioni più ragionate e più “prog” per un full-lenght; quando finiremo il tutto e il disco sarà uscito, sicuramente avremo delle date in giro e ci sarà l’occasione per sentirci dal vivo.
8) In proposito avete aneddoti da condividere con i nostri lettori?
(Gianmarco): Ce ne sono tanti, in studio ci deve essere una particolare concentrazione che però da un momento all’altro può essere spezzata da qualsiasi cosa…Eh, ci sono aneddoti che si possono raccontare e altri no.. Comunque, mi ricordo che durante le sessioni di batteria avevo fatto una parte (non prevista) in cui avevo usato una dinamica che mi piaceva molto..finito di registrare, siamo andati a risentire la traccia e a un certo punto abbiamo sentito un rutto di sottofondo…era un componente della band, io non avevo sentito perché avevo le cuffie e così abbiamo dovuto rifare tutto da capo…
9) Come giudicate la scena metal/rock in Italia?
(Domenico): Purtroppo la scena italiana è alquanto ridicola. Si preferisce fare andare avanti le persone e non la musica che fanno. Il risultato è che la musica è sempre la stessa da anni, le persone cambiano, si riciclano e il pubblico a volte si lamenta che era meglio la musica del passato. Chiaramente non è con questo spirito che noi affrontiamo la questione, facciamo musica pensandola sempre come una miscela di emozioni…
10) Cosa vi distingue dalle altre band? Perchè un amante del rock dovrebbe acquistare il vostro album?
(Domenico): La cosa che ci potrebbe distinguere dalle altre band, spero, è la voglia di trasmettere un messaggio puro , incontaminato che passa direttamente dalla mente allo strumento, senza altre vie, compromessi o leggi di mercato..
11) Internet: lo vivete come un'opportunità o come un ostacolo? Parlateci del vostro rapporto con la rete.
(Domenico): Oggi internet è visto come il mezzo più importante per farsi conoscere, far conoscere la propria musica,ecc... Questa è sicuramente una cosa buona per farsi pubblicità e farsi conoscere... apparentemente. Purtroppo questo fenomeno ha fatto si che chiunque dotato di una videocamera e un microfono potesse registrarsi e "fare musica" attraverso il web. E con tutta la confusione che si è creata oggi credo sia impossibile far emergere una band valida come accadeva negli anni 60-70 e farla rimanere longeva nel tempo. Le band di adesso nascono – crescono - muoiono nel giro di qualche anno; ed alcune volte è proprio internet la causa di tutto questo..
12) A voi la conclusione: lasciate un messaggio ai lettori di IdM...
Volevamo ringraziare Klaus Petrovic e tutto lo staff di “Italia di Metallo” per averci concesso questa intervista, i lettori e poi la nostra agenzia la “Dig Up Agency”. Seguiteci e fate un salto sul nostro profilo facebook: http://it-it.facebook.com/pages/Lost-Dimension-Project/156743481079077
Intervista a cura di: Klaus Petrovic e Luy C.