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Dead Summer Society
Dopo l'ottima impressione avuta dal debut album "Visions from a Thousand Lives", eccoci qui a intervistare i Dead Summer Society, sentiamo cosa rispondono al nostro Nicola Pace..
1.In primis vorrei chiederti come è nata in te la necessità di comporre musica che, in qualche modo, evadesse dal contesto della tua band?
1.Ciao Nico, grazie per l'opportunità! DEAD SUMMER SOCIETYè un mio progetto solista nato nel 2010. Al di là degli How Like a Winter avevo voglia di esprimermi in un progetto personale che contemplasse tutte le mie influenze musicali, un progetto in cui poter anche, in un certo senso, sperimentare...un progetto, insomma, in cui esprimere completamente me stesso senza "compromessi". Tutto è iniziato con il demo strumentale "The hHeart of Autumnsphere", pubblicato all'interno dei vari myspace ecc. I riscontri sono stati positivi. In seguito ho cominciato a scrivere nuovi pezzi, con l'intenzione stavolta di aggiungere parti vocali alla mia musica, e quasi in contemporanea sono nati anche i primi testi di "Visions from a thousand lives".
2. Quando hai capito di essere al cospetto di materiale degno di essere prodotto?
2. Beh, man mano che i pezzi prendevano forma capivo di voler condividere questo mio nuovo lavoro, anche se in realtà lo scrivere musica è un qualcosa che in primis porto avanti per me stesso, un processo per così dire "terapeutico", una sorta di necessario sfogo dell'anima.
3. "Visions from a thousand lives" è sicuramente influenzato da molteplici direzioni stilistiche. Quali sono le tue band, o meglio, le tue coordinate stilistiche di riferimento?
3. Sicuramente l'influenza di bands come My Dying Bride, Paradise Lost, Anathema, Katatonia, Opeth è presente, del resto sono tra le mie bands preferite e la loro è la musica che amo di più...quindi posso affermare di muovermi sicuramente in coordinate doom/gothic con influenze black ma anche di certo dark ambient e folk, con un pizzico di elettronica...
4. Durante l'ascolto ho notato l'utilizzo di svariati fraseggi pianistici e violinistici. Come è nata la necessità di questi inserimenti contrappuntistici?
4. A dire la verità, più che di una "necessità" si è trattato di qualcosa di molto naturale e istintivo. Le canzoni hanno preso forma in maniera molto spontanea, il tutto a creare le atmosfere che in quel momento sentivo di voler esprimere. I pezzi, infatti, non hanno subito praticamente nessun rimaneggiamento, sono rimasti inalterati proprio per non perdere questa caratteristica. Avrai notato, tra l'altro, che sono piuttosto differenti tra loro dal punto di vista stilistico: questo proprio perche ciascuno riflette un particolare momento, una particolare sensazione, un certo stato d'animo...come se rappresentassero attimi, frammenti, visioni da tante, mille vite...da ciò deriva il titolo dell'album.
5.Altra particolarità sono le parti vocali femminili dall'incedere narrante. Puoi relazionare in merito a questa scelta, ed il perché dell'utilizzo del nostro idioma autoctono?
5. Mi piace molto l'incedere narrante e la "teatralità" che ne deriva, ed anche il contrasto inglese/italiano... l'intenzione era appunto di dare un certo sapore teatrale ad alcune composizioni, e trovo che l'utilizzo della nostra lingua possa dare, in alcune circostanze, quel qualcosa in più...
6.Tralasciando per un attimo la componente artistica, e toccando tematiche un tantino più materiali, quali riscontri sta ottenendo il tuo lavoro?
6. Devo dire che il riscontro è abbastanza positivo.. in questa fase ovviamente sto cercando di far conoscere quanto più possibile il mio lavoro, quindi recensioni, interviste, social networks, comunità, ecc... ho anche partecipato, con un brano tratto dall'album, alla compilation "Black tears of death Vol. VII". Dal punto di vista della distribuzione devo dire che le cose vanno davvero bene: ho diversi accordi di distribuzione con labels/distro in giro per il mondo, in Italia il cd è distribuito da Masterpiece Distribution (www.masterpiecedistribution.com), all'estero sono presente in diversi paesi, sia in Europa che in America... tra le diverse, cito la Naturmacht Productions (http://naturmacht.com/), la Alchemic Sound Museum (http://alchemicsoundmuseum.com/), la Hypnotic Dirge Records (www.hypnoticdirgerecords.com), la Salute Records (http://www.saluterecords.yolasite.com/)... insomma, va abbastanza bene...
7. I Dead Summer Society saranno sempre una one man band o dovremo aspettarci dei mutamenti in seno alla band?
7. Sicuramente la struttura resterà quella di una one man band (nel senso che mi occuperò comunque io della stesura del materiale)... ovviamente ci sarà sempre qualcuno ad aiutarmi, anzi ti preannuncio l'inserimento di diverse nuove collaborazioni per la futura release
8. Il tuo progetto solista si presenterà mai in versione live?
8. mmmdirei di no..non è nato per questo e intendo mantenerlo così come è adesso
9. In tutta sincerità, pensi di comporre un seguito a questa prima opera?
9. Come detto pocanzi, si, ci sarà sicuramente un seguito... ho già cominciato a scrivere nuovo materiale ed introdurrò nuove collaborazioni, non solo a livello di vocals... spero di produrre qualcosa di interessante... sicuramente cercherò di curare maggiormente la parte relativa alla produzione... anche se in generale vorrei raggiungere un risultato migliore sotto tutti i punti di vista, in modo tale da rendere più importante la mia proposta, con una maggiore cura nei dettagli... del resto considero comunque il mio debut album come il punto di partenza di un percorso di maturazione... quindi, work in progress!
10. Io sospetto che tu segua la scena metal oscura nord europea, tuttavia, cosa pensi della scena nostrana?
10. Penso che sia di tutto rispetto, non sto qui a far nomi ma ritengo che non abbiamo da invidiare nulla al panorama estero. Bisognerebbe supportare maggiormente la scena di casa nostra, non si deve essere esterofili per forza!
11. L'intervista è finita, e salutandoti ti do la possibilità di concludere questa come meglio credi. Un saluto ed un grosso in bocca al lupo, stay dark! Nico
11. Grazie a te e a Italia di Metallo per l'opportunità. Ringrazio anche per la bella recensione del mio album. Colgo l'occasione per salutare tutti i lettori e lasciare un po' di recapiti per approfondire la conoscenza con Dead Summer Society:
http://www.facebook.com/pages/Dead-Summer-Society/140007062732886
http://soundcloud.com/deadsummersociety
www.myspace.com/deadsummersociety
deadsummersociety@libero.it
Ciao e grazie ancora! Emilian
Intervista a cura di Nicola Pace