Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Signs Preyer
"Ciao Italia Di Metallo! E' la seconda volta che siamo nelle vostre grazie, se non sbaglio! Noi siamo i Signs Preyer, una band metal umbra, di Orvieto, per esser precisi. Siamo un pò conosciuti, specialmente in centro Italia, per i live che abbiamo fatto al fianco di moltissimi artisti internazionali come i Corrosion of Conformity, Paul Di Anno, Helmet, etc... e ovviamente per l'uscita del nostro primo Album omonimo, che, per fortuna, sta avendo molto successo tra i recensori e i lettori :) "
02 - Il vostro album omonimo sta ricevendo ottime critiche su diverse fanzine/webzine italiane e straniere. Vi aspettavate un riscontro così positivo?"Saremo sinceri...non pensavamo di avere un feedback positivo del 100% come è successo, immaginavamo che qualche webzine o rivista avesse da ridire sul nostro lavoro...invece...abbiamo avuto questa stupenda sorpresa che ci ha reso entusiasti! Del resto, come non esserlo con il 100% delle recensioni ottime?"
03 - "Signs Preyer"...com'è nato il vostro monicker?"Ahahah, scusa la risata ma esiste un aneddoto dietro il nome Signs Preyer. La band si chiamava Three Toed Sloth, che per quanto possa esser carino come nome, non rispecchiava a pieno il nostro pensiero e la nostra musica. Il nome Signs Preyer nasce in 2 momenti: Corrado (voce e chitarra) e Andrea (basso), insieme ad altri amici, erano in vacanza e, sbronzi (anche se è riduttivo), stavano rientrando a casa quando Corrado vide un cartello stradale mezzo sfasciato per terra, lo raccolse e corse subito da Andrea dicendo: "Andrè cazzo! chiamiamoci Signs Predator e rubiamo ogni fottuto cartello stradale che abbiamo a tiro!".La mattina seguente, a mente lucida, Andrea spolverò il vocabolario di italiano-inglese in quanto Predator gli sembrava poco poetico, troppo diretto e che non lasciava spazio alla riflessione; così trovò la forma, ormai quasi arcaica, di Preyer. La cosa bella è che con questo nome abbiamo la nostra doppia valenza, cioè una parte spiritosa e una riflessiva: Signs Preyer come "predatori di cartelli stradali" e Signs Preyer come "predatori di segni", segni intesi come emozioni. Ci piace interpretare il nostro nome come un ente singolo senza il plurale "Preyers", in quanto noi in 4 siamo una cosa sola, un predatore. Chi ci segue, come i nostri fan, anche loro saranno il Preyer, quel predatore alla ricerca di ispirazione da tutto ciò che lo circonda."
04 - Come nascono le vostre canzoni? C'è un membro, o più, della band che scrive attivamente e propone le canzoni al resto del gruppo, oppure lavorate tutt'insieme; magari jammando fino a trovare i riff giusti?"Eh, scrivere pezzi non è facile e spesso il nostro "metodo" varia di volta in volta. A volte un componente arriva con un riff e ci si comincia a "ricamare" intorno, cercando di renderlo appetibile a tutta la band e più convincente; altre volte si suona tutti insieme e capita che fa capolino un riff, altre ancora si parte con un'idea astratta riprodotta poi a bocca e fatta trasmutare in qualcosa, altre ancora è capitato che ci venissero in mente cose semplicemente picchiettando sul tavolo o ascoltando il canto degli uccelli (che è prevalentemente in terzine)...diciamo che non c'è un metodo vero e proprio, siamo predatori del resto...ahahah!"

"I nostri brani preferiti variano da componente a componente, però diciamo che in linea di massima le canzoni che amiamo di più sono "Just to Kill You", "Painless Pain" e la opener "Anger". Dipende sempre dagli stati d'animo; siamo molto legati alle emozioni e alla musica proprio come un binomio indivisibile, quindi in base allo stato d'animo in quel periodo si preferisce una canzone affine ad esso o contraria."
06 - Di cosa parlano le vostre lyrics?"I nostri testi sono praticamente l'estensione del nome della band. Tutte le emozioni che percepiamo e afferriamo nell'etere le rinchiudiamo in noi stessi per poi portarle al limite amplificandole; è uno dei motivi che ci ha spinto a scegliere il dipinto di Damiano Bellocchio per la nostra copertina: la guardammo e capimmo che c'era tutto...quelli erano i Signs Preyer: prendono l'emozione, la vivono e la amplificano al suo limite poco prima del margine verso l'estremo e il cambiamento."
07 - Il Groove è una delle caratteristiche che emerge maggiormente durante l'ascolto dei brani. Sicuramente merito della passione e del cuore uniti alla tecnica. Quali sono i sentimenti che vi scuotono maggiormente durante la scrittura delle canzoni?"Ti ringrazio per il complimento. Beh, durante la scrittura si ha sempre un discorso simile a quello di prima però, ovviamente, risulta più difficile senza parole. Tutti ci facciamo trasportare dalle note che si creano intorno a quell'input emotivo e da tutte le sfaccettature che ne derivano in base al suono, dopo si scrive il testo dando più forza ed efficacia al suono. Abbiamo sempre una chiave di "botta" perchè fa parte di noi e non artificiale, voluta...diciamo che siamo dei "groover" spontanei ahahah. Insomma, il riff cazzuto e groove è certamente frutto di anni di studio sullo strumento, ma sopratutto, una cosa che abbiamo tutti e 4 innata, insita nel sangue."
08 - Influenze musicali principali?"Come è stato scritto su molte recensioni, abbiamo influenze a 360° che partono principalmente dai Black Label Society, Pantera, Slayer, Korn, Slipknot, Frank Zappa, e tanti tanti tanti altri ancora...tantissimi... Siamo tutti e 4 dei "mangia dischi", non vivremmo senza della musica che ci accompagna nella vita, amiamo ascoltare di tutto e spesso tornare alle origini con AC/DC, Led Zeppelin, Deep Purple, etc... anche se siamo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Amiamo le band emergenti e INEDITE, le tribute band non ci sono mai piaciute se non per la curiosità del livello tecnico di "riproduzione fedele" che sinceramente troviamo al quanto poco artistico e meccanico."
09 - Avete delle date programmate per promuovere il vostro lavoro?"Si, si anche se purtroppo quelle più importanti sono ancora da definire...comunque, abbiamo un live il 27 Luglio ad un motoraduno cazzutissimo a Chiusi, dove ci saranno biker da tutta Italia, poi abbiamo un bellissimo live il 28 Luglio ai Suoni di Villalba come gruppo spalla a T.M. Stevens, un turnista bassista che ha suonato praticamente con l'intero pianeta: Steve Vai, James Brown, Joe Cocker...chiunque davvero! Villalba è un parco naturale al confine tra Lazio, Umbria e Toscana, è una manifestazione che dura 3 giorni con la possibilità di campeggio...fa pensare molto a Woodstock! Chi può venire, venga...vi assicuro che è una figata! Abbiamo in fine tutti live da dover definire nelle sottigliezze per Agosto e Settembre."

"Più che altro non è una domanda semplice...come abbiamo detto prima, l'underground ci piace e di brutto, ma purtroppo non è sempre facile ascoltare band in un cazzo di live, rara merce ormai. Diciamo che uno dei problemi è che non abbiamo, in Italia, la curiosità di andar a sentire una band emergente. Proprio per questo motivo i locali non sentono la necessità di chiamare la band emergente, perchè una tribute band ha sicuramente più seguito e di conseguenza più incasso per il gestore del locale. E' anche vero che può capitare che, il giorno che trovi una band emergente nel locale, è una merda, ma suona perchè "mafiosa", nel senso che ha conoscenze nel locale, infatti se vedete i bill di molti locali, a rotazione troverete sempre le stesse band del cazzo, spessissimo tribute band e molte anche impreparate. Diciamo che una buona base per far emergere le nuove realtà underground sono i live, prima nel proprio territorio e pian piano cercando di allargarsi. La cosa più importante sono i contatti tra musicisti validi, tra band valide e via discorrendo..."
11 - Il mercato discografico è sempre più in crisi. Oramai i musicisti, anche i più quotati, devono fare estenuanti tour per potersi mantenere di sola musica. Cosa ne pensate di questi effetti collaterali dovuti dal file sharing?"Il file sharing è un sinonimo di libertà e non siamo contrari a questo. Molti dicono "Si ma io scarico e dopo se mi piace mi compro il disco"...molti dicono e pochi fanno, se funzionasse così sarebbe un sogno! Molti ascoltatori non conoscono le fatiche sia economiche che fisiche dietro al recording di un disco... Registrare un disco in modo professionale ha un costo molto elevato e oltre a questo molte band non hanno neanche un backline buono,quindi sono costrette ad affittare gli strumenti. Dopo la registrazione viene la stampa, con il lavoro di grafica annesso, quindi con il costo del grafico etc... etc...Per questo andrebbero comprati i dischi, per ripagare il lavoro e l'investimento economico dell'artista, ovviamente molti guadagnano cifre astronomiche e non è giusto...Chi non compra i dischi, anche dopo aver sentito che gli piace, sta tradendo se stesso e sta strappando le piume alle ali di una band che potrebbe decollare perchè valida, o sta deteriorando lo status compositivo dell'artista ormai affermato, con tutto lo staff che ne deriva: Studio, Promoter, Tecnici, Booking, Stampa, Label...chi non compra stupra la musica. Ma tutto è soggettivo: è tutto sbagliato ed è tutto giusto!"
12 - Uno degli argomenti più discussi e scomodi venuti fuori negli ultimi mesi, è la questione del "pay to play". Cosa ne pensate?"Tanti, tantissimi hanno ripiegato su questa opzione a nostro parere errata...spesso ci scappano dalla bocca cose su questo argomento che neanche un uomo adulto ritenuto peccatore anche da satana dovrebbe ascoltare...E' una pratica che è stata denunciata da molte band anche famose, giustamente...La musica dovrebbe essere una delle cose più meritocratiche che potrebbero esistere, in quanto nelle orecchie di tutti! Ancora una volta l'essere umano è in grado di distruggere...Diciamo solo una cosa: mandateli a fare in culo!"
13 - Vi ringrazio per la vostra disponibilità, lascio concludere a voi con un vostro messaggio per i nostri lettori...Grazie!!!"Vi ringraziamo noi per lo spazio che ci avete concesso, speriamo che i lettori abbiano almeno la voglia di ascoltare qualche anteprima su iTunes o qualche pezzo su YouTube. Beh direi che vi lasciamo con i nostri contatti che sono:
http://www.facebook.com/SignsPreyer
http://www.myspace.com/signspreyer
http://www.youtube.com/SignsPreyerTube
http://twitter.com/SignsPreyer
e alice@redcatpromotion.com se volete contattare la nostra label
Non ci resta che dire Rock On Dudes!!! \m/ e a voi band emergenti come noi vogliamo dire: Non fate i cazzoni...non vendetevi!"
Daniele Orlandi