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Geminy
Dopo l'ep "The King of Gorm" i Geminy sono approdati alla Nadir che a breve metterà sul mercato il debut album "The Prophecy", abbiamo così pensato di intervistare la band, rispondono alle domande del nostro Klaus Petrovic:
Marco Manzani: Chitarra, Alessio Pucciano: Chitarra, Ivano Lavezzini: Tastiere
1) Siete alla vigilia del vostro primo full/lenght, cosa dobbiamo aspettarci?
Marco: L'album seguirà quanto da noi proposto nei nostri precedenti Demo, ma con una maggiore attenzione agli arrangiamenti, grazie soprattutto all'ingresso di Ivano Lavezzini alle tastiere e al ritorno alla batteria di Maurizio De Palo. Il suono poi è stato reso più potente e moderno grazie alla scelta di utilizzare in maniera più massiccia la chitarra a 7 corde, miscelandola spesso con quella a sei. Inoltre Tommy Talamanca in fase di registrazione e mixaggio è riuscito a far rendere al meglio il sound che avevamo in mente di ottenere. Vorrei inoltre ricordare la partecipazione, come ospiti in due brani, di Tommy e di Roberto Tiranti in due brani dell’album.
2) Uscirà per Nadir, come siete arrivati all'etichetta genovese?
M: Il rapporto con Nadir Music nasce già ai tempi del primo demo che, come tutte le altre uscite della band è stato registrato da Tommy Talamanca. Ormai si è creato un clima di fiducia reciproca che ci ha portato in maniera naturale ad affidare alla Nadir anche l'aspetto di distribuzione e promozione dell'album.
3) Raccontateci qualcosa di voi: come nasce il progetto, chi siete nella vita di tutti i giorni?
M: Il progetto nasce grazie all'incontro tramite un annuncio sul web tra me e il nostro cantante Francesco. L'idea è stata da subito quella di comporre pezzi originali. La formazione ha preso corpo con l'ingresso del bassista Francesco e di Alessio alla seconda chitarra. Con questa formazione abbiamo registrato il primo Cd "The Hidden Door" con Maurizio come session player alla batteria. Dopo vari avvicendamenti la formazione è ora al completo grazie all'ingresso di Ivano alle tastiere e al ritorno in pianta stabile nel gruppo di Maurizio alla batteria.
Nella vita di tutti i giorni i Geminy sono 6 persone di età diverse e con lavori e attività differenti, accumunate dalla grande passione per la musica e il metal in particolare.
4) Perchè avete scelto come nome Geminy?
M: Il nome, proposto dal nostro Singer Francesco, è legato alla costellazione dei Gemelli. Ci è parso sin da subito un nome che ben rappresentasse la dualità della nostra proposta musicale: Potente e melodica allo stesso tempo. La scelta di scriverlo con la Y al posto della I, è legata sia al lato grafico che all'idea di rendere più "unico" e originale il nostro nome.
5) Come nasce un vostro brano? Ha più importanza il testo o la musica per voi?
M: Musica e testi hanno entrambi una grande importanza anche perchè il nostro disco è un concept album di stampo fantasy creato dal nostro cantante Francesco Filippone. È quindi fondamentale che la musica sappia legarsi in maniera coerente con quanto raccontato nei testi. I pezzi nascono principalmente da mie idee musicali, sviluppate tenendo conto di ciò che la storia racconta, per poi essere arrangiate in sala prove e su cui il nostro cantante costruisce le linee vocali.
6) Quali sono i brani a cui siete più legati?
M: Mi risulta difficile scegliere dei brani dato che tutto l'album è stato costruto in modo da non avere delle canzoni meno importanti di altre. Se proprio dovessi fare una scelta credo che opterei per "My Fellow Prisoner", che tra le altre è stata scelta come singolo e la titletrack "The Prophecy", una suite di dieci minuti che conclude l'album e che ben rappresenta tutte le sfaccettature del nostro sound.
Ivano: Io personalmente sono invece molto legato al brano "Abyss" perche rende benissimo l'idea dell'atmosfera che il pezzo vuole creare.
7) Come è stato accolto dalla critica il vostro promo The King of Gorm?
Alessio: Il nostro precedente promo è stato accolto complessivamente in maniera molto favorevole dalla stampa del settore, sia su carta che sul web. Il sound cominciava ad essere più articolato rispetto al nostro primo EP, e il feedback positivo arrivato dagli addetti ai lavori ci ha dato la conferma che stavamo lavorando nella direzione giusta.
M: Tra le altre cose, il promo "The King Of Gorm" è nato per permetterci di ascoltare come suonavano i nuovi pezzi poco prima di intraprendere la registrazione dell'album. Pur essendo stato registrato praticamente in presa diretta ci siamo resi conto che il sound che era riuscito a tirare fuori Tommy era comunque di ottima qualità. La scelta è stata quindi quello di presentarlo a webzine e giornali in modo da avere un feedback di quanto potessero funzionare i pezzi. Le reazioni sono state quasi tutte ottime e anche le critiche ricevute sono state prese come ulteriore spunto per migliorare ulteriormente i pezzi in vista della registrazione dell'album.
8) Che progetti avete per il futuro?
M: I progetti sono quelli di promuovere al meglio il lavoro tramite tutti i canali possibili, anche grazie al prezioso lavoro della Nadir Music. Ricordo che il disco uscirà tramite Audioglobe in Italia il 26 Novembre e tramite i principali distributori esteri il 3 Dicembre. L'idea è quella di poter proporre live i brani dell'album e di iniziare nel contempo la stesura dei pezzi che andranno a far parte del nostro prossimo disco.
9) Da quali band storiche siete influenzati? Tra queste c'è qualche nome italiano?
M: Le influenze nella band sono molteplici dai Dream Theater ai gruppi piu classic metal passando per il thrash ottantiano e il metal più moderno di gruppi come Lamb of God e Nevermore.Tra i gruppi italiani direi sicuramente i Labyrinth, e gli Eldritch sono forse due dei nomi più riconducibili, almeno in parte, al nostro sound.
I: All'interno del nostro album si possono sentire tanto echi di Dream Theater, quanto di NWOBHV e di power, non di meno qualche tocco di symphonic... riscontrabile ormai in moltissime band... con un pizzico di suoni più sintetici stile Fear Factory. Tra le band italiane che ci hanno influenzato potrei citare Vision Divine, Labyrinth, Sadist e perchè no anche i cari vecchi Goblin.
10) Raccontateci qualcosa delle vostre esperienze live: come vivete il palco?
I: Il palco è sempre un momento entusiasmante, dove la proposta è diretta all'ascoltatore con pregi e difetti di quello che può essere un esecuzione dal vivo. Credo di essere nel giusto dicendo che i Geminy non siano solamente una band "da disco" ma che riescano ad esprimere il loro meglio salendo su un palco.
11) A tal proposito avete aneddoti da condividere con i nostri lettori?
M: Un aneddoto divertente riguarda uno dei primi live con Ivano alle tastiere. Dopo il soundcheck il nostro chitarrista Alessio è inciampato nei cavi delle tastiere facendone crollare una a terra. Questa si è quasi completamente sfasciata e abbiamo passato il resto del tempo prima del live tentando invano di rimontarla in qualche modo. Fortunatamente poi siamo riusciti a suonare comunque utilizzando solo l'altra tastiera!
12)E' veramente così difficile trovare locali per suonare?
A: Sicuramente non è facile...a Genova ad esempio ci sono pochi locali che propongono musica live, e quelli che ospitano concerti metal sono ancora meno, soprattutto in rapporto all'elevato numero di gruppi in circolazione. In più i gestori tendono a preferire le cover band, perché potenzialmente hanno una maggiore attrattiva sul pubblico...un gruppo che fa musica propria quindi rimane ulteriormente svantaggiato. Per fortuna però qualche piccolo spazio per suonare lo si trova ancora!
13) Come giudicate la scena metal/rock in Italia?
A: La scena underground italiana, soprattutto in ambito rock/metal, è molto vivace. I gruppi sono tanti, di tutti i generi, e l'impressione è che il livello medio si stia piano piano alzando. E' un peccato che molte band non abbiano la risonanza che meritano, e forse la colpa è anche un po' nostra come ascoltatori...il metallaro medio in Italia è ancora troppo legato ai miti del passato, dovrebbe cercare di aprirsi di più al nuovo!
M: A livello di band credo ci siano molte realtà valide, che però troppo spesso non trovano il giusto riconoscimento. Le grandi band che sono arrivate alla ribalta come Extrema, Sadist, Labyrinth sono tutte formate da musicisti che nulla hanno da invidiare alle band estere.
I: la scena rock/metal in italia è a mio parere sempre più ampia, grazie al contributo sia delle band storiche che a distanza di anni non smettono mai di calcare i palchi e di sfornare ottimi dischi, ma anche grazie ad una nuova generazione di musicisti molto motivati e tecnicamente preparati che cercano, purtroppo senza i dovuti riconoscimenti, di esprimersi su scala nazionale.
14) Cosa vi distingue dalle altre band? Perchè un amante del metal dovrebbe acquistare il vostro album?
I: Perchè è un album dal suono moderno, con melodie accattivanti e una buona dose di aggressività. Ha tutte le carte in regola per farsi apprezzare.
M: Credo che la nostra principale peculiarità sia quella di essere partiti da un genere molto "codificato" come il power prog metal riuscendo a staccarci dai cliché, mixando elementi legati a generi piú "estremi" e moderni, senza mai dimenticarci di offrire all'ascoltatore linee vocali melodiche e accattivanti
15) Internet: lo vivete come un'opportunità o come un ostacolo? Parlateci del vostro rapporto con la rete.
I: Io credo che internet sia una risorsa da saper sfruttare nell'ambito della comunicazione e dello sharing, nonostante i lati negativi della faccenda. Ultimamente non è raro assistere a concerti di band magari poco conosciute tramite i "normali mezzi di informazione" dove vi è comunque un grande afflusso di gente.
16) Di recente è tornato alla ribalta il Pay to Play, cosa ne pensate? Vi è stato mai chiesto di pagare per suonare?
M: Personalmente per ora non ci é ancora capitato di ricevere questo genere di richieste, anche se sappiamo benissimo dell'esistenza del fenomeno. Per come la vedo non é tanto peggio che suonare in piccoli locali senza avere alcun rimborso spese, con palchi al limite del ridicolo. Resta il fatto che con questo sistema la meritocrazia va a farsi fottere ma d'altronde in Italia c'é davvero poco da stupirsi.
17) A voi la conclusione: lasciate un messaggio ai lettori di IdM...
M: Se volete notizie aggiornate sulla band visitate il nostro sito www.geminyproject.com e la nostra pagina facebook www.facebook.com/geminyofficial. Ci auguriamo di incontravi ai nostri live!
I: Grazie mille per l'intervista e rock on!!!!
Intervista a cura di Klaus Petrovic