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Invain
Dopo i talentuosi Profusion e dopo gli Smokey Fingers, vincitori della prima edizione del Next Rock Festival, eccoci pronti a conoscere più a fondo il terzo dei gruppi finalisti della neonata manifestazione musicale supportata da Italia Di Metallo: i padovani Invain.
Per la prima volta da quando mi occupo di interviste, mi necessita fare una premessa... Per la serie: non si finisce mai di imparare e di stupirsi. Che gli Invain fossero un gruppo sui generis mi era già ben chiaro, ma non mi era mai successo che un componente del gruppo da intervistare prendesse il mio posto di redattore nella stesura delle risposte. I commenti che leggerete tra parentesi, solitamente prerogativa del redattore che scrive il pezzo, sono di Christopher Cognonato, batterista della band, tranne due mie brevi notule contraddistinte dalla classica sigla “ndr”. E' stato Christopher infatti a condurre l'intervista al mio posto, portando in sala prove il foglio con le domande che gli avevo inviato a mezzo email, registrando il tutto e poi trascrivendolo per inoltrarmelo. Anche l'introduzione è opera sua. Non mi resta che presentarvi la band ed augurarvi buona lettura, prima di lasciarvi alla prima intervista che mi sia capitato di scrivere “a quattro mani” assieme ad uno degli intervistati.
Gli Invain sono: ALE: basso e voce. PIERPA: chitarra. SAMU: chitarra. CHRIS: batteria.
Ella May
L'intervista è stata registrata dopo le prove, ore 23:30... Tutti provati da due ore di fuoco, schiacciati contro i muri dalla testata Mesaboogie e Peavey... Sì, gli INVAIN non risparmiano i timpani neanche alle prove. Chris (io) cerca di attirare l'attenzione del gruppo, mentre Ale sta tenendo banco con pernacchie e vari suoni equivoci registrati sul cellulare... Ovviamente ci vuole qualche minuto prima che il gruppo si concentri seriamente, quelle pernacchie fanno effettivamente ridere!!!
1) IDM: Raccontate ai lettori di Italia Di Metallo chi sono gli Invain.
CHRIS: Samu, ormai sei dei nostri, cos'hai capito degli Invain in questi mesi?
SAMU: Gli Invain sono una band da ascoltare con il cuore. Non sono i virtuosismi a contraddistinguerli, ma la voglia di comunicare, sia per rabbia, per amore o per malinconia... La si sente tutta nel CD, però suonarla e' ancora piu' emozionante, grandi ragazzi!!!
ALE: Ohh! Bravo Samu, gli Invain suonano e compongono liberando le emozioni dal profondo dello stomaco! (Per marcare il concetto fa ripartire un'altra pernacchia dal cellulare, cosa che costa altri minuti andati ed altro giro di sigarette accese per ripristinare la concentrazione).
2) IDM: Come mai avete scelto questo genere musicale? Quali sono gli ascolti che vi hanno “condizionato” maggiormente?
ALE: Non abbiamo scelto e non scegliamo alcun genere musicale, e' lui che sceglie noi, a seconda dello stato d'animo con il quale componiamo in un determinato periodo, che sia lungo solo un giorno, oppure una settimana, perfino diversi mesi…
CHRIS: Noi cambiamo e le canzoni cambiano con noi; così possono venir fuori generi diversi che, per comodità abbiamo messo nel contenitore “alternative grunge”, che vuol dire tutto e niente...
ALE: I gruppi che ci hanno influenzato sono i Tool, Alice in Chains, Pearl Jam, non dico i Nirvana che e' troppo banale, Soulfly…
PIERPA: Ognuno di noi ha preferenze musicali diverse, Ale il grunge, io il Nu Metal, Samu il rock anni 70…
ALE: Però' nel CD non c'e' rock anni 70!!
SAMU: Solo perché' non c'ero ancora quando avete registrato!!
(Ale conclude la discussione lasciando partire ancora una pernacchia dal cellulare.)
Non possiamo evitare di chiederci che tipo di cellulare possieda Alessandro....e quale strano uso sia abituato a farne (Ndr)
3) IDM: La frase con cui vi accompagnate è “Feel like a rockstar....Invain”. Spiegatecela.
PIERPA: E' stata un'idea di Chris e noi l'abbiamo accolta volentieri. Sta a significare che noi, sia in sala prove che sul palco, ci sentiamo Rock Star.
ALE: “Invano” però, si gioca sull'ossimoro. Ti senti come una rock star… per niente…
CHRIS: Era meglio se lo spiegavo io…
4) IDM: Gli Invain nascono come formazione a tre, soltanto di recente si è aggregato Samuele con la seconda chitarra. Come mai la scelta di ampliare la formazione?
ALE: Perché' l'altro chitarrista e' un cog**** (E qui la risata corale è inevitabile)
CHRIS: Guardate che io scriverò tutto quello che diciamo e che facciamo, senza censure! (Ripartono sia le risate generali che le pernacchie dal telefono di Ale)
PIERPA: Seriamente, avevamo la “necessita' live” di avere un suono più corposo ed articolato perchè volevamo avvicinarci di più alle sonorità registrate in studio per il CD. L'altro motivo è che l'altro chitarrista (che sarei io) ha avuto dei problemi personali ok??
5) IDM: Avete un contratto con la Copro Records di due anni, stipulato per l'uscita del vostro album “Life In Pills”; come è nato il connubio con l'etichetta inglese?
(Mentre leggo la domanda, PIERPA si mette a ridere… e risponde sarcastico: Benissimo!!!! ) CHRIS: Gli Invain hanno deciso di non rispondere a questa domanda…
ALE: Sì, sarebbe davvero la risposta più giusta… Meglio non ricordare quest'avventura…
CHRIS: Siamo stati contattati da Alkemist Fanatix Management and Promotion che ci ha presentato le proposte di varie etichette italiane interessate agli Invain, tra cui appunto quella della Copro Records; avendo i testi in inglese, abbiamo pensato che non potesse capitare di meglio che un'etichetta inglese… Ma non e' stato proprio così'…
ALE: Infatti allo scadere del contratto cercheremo un'etichetta che ci segua piu' da vicino, ma che soprattutto, ci SEGUA davvero!!!
6) IDM: Parliamo un attimo di “Life in Pills”: avete scelto un titolo molto particolare per il vostro lavoro... Illustrateci il progetto da cui è nato.
CHRIS: Direi che sono pillole di vita...
ALE: E' una scatola al cui interno trovi una raccolta di pillole sonore che non sono altro che "pillole di vita" di ognuno di noi.
SAMU: Le pillole di “Life in Pills” sono la cura per ogni male!
CHRIS: In primis sono una cura proprio per chi queste pillole le ha prodotte, perché la musica rimane la nostra valvola di sfogo per eccellenza, cosa che abbiamo concentrato in compresse per chiunque volesse abusarne!!
7) IDM: Come nascono le songs degli Invain? Chi si occupa dei testi e chi della musica? E come curate gli arrangiamenti?
PIERPA: Le canzoni nascono nella maniera piu' classica, cioe' ognuno porta la sua idea.
(A questo punto il registratore si interrompe… Ci vorrà mezz'ora prima che il gruppo si accorga di non aver registrato il resto dell'intervista…)
E noi non sapremo mai come nascono i brani degli Invain... (Ndr.)
8) IDM: Sia sul palco che nelle registrazioni in studio, riuscite a sprigionare un'energia che difficilmente ci si aspetta di trovare nelle produzioni del vostro genere musicale. Riuscite a raccontarci l'anima degli Invain?
ALE: E' la somma di quattro anime che cercano, prova dopo prova, di unirsi nella ricerca di un'unica anima musicale. C'e' molta alchimia, così tanta che la maggior parte delle canzoni vengono scritte improvvisando, nella prima ora di prove, mentre ci scaldiamo; capita spessissimo di buttare giù così dei passaggi che poi riprendiamo in nuove canzoni.
SAMU: Sì, riusciamo a riprenderli nelle nuove canzoni... ma solo perchè Chris registra dal primo all'ultimo minuto di prove!!
PIERPA: Altrimenti chi se li ricorderebbe?!?!?
9) IDM: La vostra band è attiva da diversi anni; eppure non avete mai avuto cambi nella line up, avete solamente aggiunto Samuele. Che tipo di rapporto c'è tra voi?
CHRIS: Ognuno di noi quattro porta con sè un bagaglio emotivo, esperienze di vita che ci rendono molto diversi l'uno dall'altro, davvero molto differenti. Capita infatti che ci siano dei contrasti, perfino forti incomprensioni tra di noi, non dovute a comportamenti sbagliati ma a divergenze caratteriali… C'e' stato un periodo in cui alcuni di noi (senza far nomi io e Pierpa) si sono addirittura negati il saluto… La cosa più incredibile è che, per quanto fossimo distanti sul piano personale, quando alle prove ci scaldavamo improvvisando, era come se ci fosse una fiume che ci spingeva nella stessa direzione contro la nostra stessa volontà. Ricordo che “Chains”, una delle mie canzoni preferite, l'abbiamo scritta senza nemmeno salutarci…
SAMU: Che storia avvincente, sono commosso!
PIERPA: E' tutto vero cazzo!!
10) IDM: Raccontateci il ricordo più bello che avete come band.
INVAIN, in coro: Ovviamente il Next Rock Festival!!
ALE: A parte gli scherzi, è stata la prima trasferta da quando siamo in 4 e abbiamo passato un weekend molto intenso, pieno di risate, emozioni forti e soddisfazioni.
PIERPA: Volendo tornare in dietro nel tempo, direi sicuramente il tour che ci ha portati fino a Catanzaro e, dopo aver suonato di fronte a 300 scalmanati, siamo partiti per suonare il giorno dopo a Padova… Concerto – viaggio – concerto, 24 ore non stop che ci hanno fatto sentire vere rock star!
ALE: Eravamo così stanchi e così carichi allo stesso tempo che credo sia astata l'unica volta in cui ho vagamente sentito quello che può sentire un musicista professionista, una data dietro l'altra con spostamenti di città in città, a centinaia di chilometri di distanza…
CHRIS: Nasce così il motto "FEEL LIKE A ROCK STAR"… Ricordo che a Catanzaro il pubblico in prima fila si era messo in ginocchio alzando le braccia in preghiera verso di noi… Quando ho visto quella scena non ci ho capito più niente!! Erano proprio matti quelli!!
ALE: Sì, quelli erano matti, ma che ne dici di quei ragazzi che abbiamo incrociato a Padova che ci hanno fermato dopo averci chiesto se facevamo parte degli Invain, per poi cantarci le canzoni a memoria??
CHRIS: Sì, forse quello è il ricordo più incredibile… C'e' gente che conosce i testi delle nostre canzoni a memoria??!!??! Pazzesco!!
11) IDM: E invece il ricordo peggiore?
CHRIS: Quando ci hanno rubato magliette e cd dopo un concerto.
PIERPA: Invece quando sono entrati i ladri in sala prove e ci hanno rubato tutto no??
ALE: Cazzo si quello è in assoluto il ricordo peggiore…
CHRIS: E quando la signora che stava alla griglia di una sagra e' salita sul palco e mi ha lanciato addosso la birra per farci smettere di suonare??? Erano passati appena 5 minuti dopo la mezzanotte, ora in cui avremmo dovuto chiudere...
PIERPA: No cazzo, quello è il ricordo più bello!!! Mi ricordo che invece di smettere hai picchiato sulle pelli della batteria ancora più forte, con una faccia che sembrava quella di Satana!!!
12) IDM: Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato nel vostro percorso di band emergente?
SAMU: L'Italia, a differenza di altri paesi in Europa, non lascia spazio alle band emergenti, dedica forse troppo per attenzione, date e compensi alle coverband… A Londra ad esempio i locali fanno pagare un ingresso minimo al pubblico e per tutta la sera fanno esibire gruppi live sia cover che emergenti.. In questo modo anche la clientela si abitua a ricevere stimoli diversi dalle solite canzoni trite e ritrite…
ALE: Esatto… In Italia non solo i titolari dei locali, ma proprio il pubblico stesso non è "istruito" ad accettare e valorizzare le band emergenti… A questo proposito chiamerei in causa anche le radio che, nella maggior parte dei casi, fanno sentire sempre le stesse canzoni; le “hit” del momento abituano il pubblico ad un panorama ristretto...
CHRIS: Sì, infatti sarà capitato a tutti di canticchiare una canzoncina insulsa e non togliersela di mente solo perché c'è stato un lavaggio del cervello in radio le settimane prima...
13) IDM: Capita spessissimo di vedere il batterista che suona a “torso nudo”, come si suol dire; ma non mi era mai capitato di vedere un batterista che suona indossando sopra al “torso nudo” un grembiule da cucina, con tanto di guanti di gomma per lavare i piatti. Come mai questa "mise" particolare? Non è complicato impugnare a modo le bacchette con su quei guanti rigidi e spessi?
ALE: No non e' difficile.
CHRIS: Ho capito che sei il leader, ma posso rispondere io? Quella "mise" l'ho adottata perché volevo essere sicuro che il pubblico si sarebbe ricordato degli Invain… Disposto a tutto, a costo di presentarmi in tenuta da casalinga: si sarebbero ricordati di quello!! Adesso non so bene il perché, ma non ne sento più il bisogno, come se non mi interessasse più quello che la gente vede, che magari può anche distrarre l'attenzione. Credo davvero che la nostra sia vera musica, non tanto per gli arrangiamenti, quanto perché è musica che viene dal cuore e al cuore deve arrivare. Per questo non servono più le pagliacciate…
14) IDM: Qual'è il pezzo degli Invain preferito dagli Invain?
INVAIN: E' quello che ascolterete nel prossimo album…
15) IDM: Cosa ascoltano gli Invain quando hanno voglia di perdersi nella musica?
ALE: “Disintegration” dei Cure
PIERPA: “Acid Buble” dei Alice in Chains
SAMU: “Paradise & The Spell” degli Uraiah Heep
CHRIS: “The Pot” dei Tool
16) IDM: Parliamo un attimo del Next Rock Festival a cui avete di recente preso parte. Cosa vi è piaciuto di più di questa manifestazione, cosa vi ha convinto a partecipare?
ALE: Quello che ci è piaciuto di più... In primis il vino Chianti Rock!!
PIERPA: E come seconda cosa la possibilità di essere ascoltati sia da un pubblico attento che da giurati professionisti nel settore musicale.
CHRIS: Poi quando siamo arrivati in finale, abbiamo potuto fare la prima trasferta a quattro e non vedevamo l'ora!
17) IDM: Siete arrivati in finale selezionati tra gli oltre 60 gruppi iscritti da tutta Italia; e siete stati chiamati ad esibirvi live alla finale che si è tenuta a Siena il 9 novembre scorso. Cosa ha significato questo per voi?
ALE: E' stato un traguardo.
CHRIS: Ma ANCHE un punto di partenza.
18) IDM: Nel corso della premiazione avete scoperto di essere uno dei due gruppi scelti dai Vision Divine per aprire il grande concerto che terranno a Firenze nel periodo febbraio/marzo 2013, su iniziativa di Alessandro Bissa che è stato uno dei giurati del Next Rock Festival. Raccontateci l'emozione di quel momento e diteci come vi sentite all'idea dell'avventura che vi aspetta.
PIERPA: Pensa che io mi ero preparato al peggio, come in tanti contest più o meno truccati a cui abbiamo partecipato, invece...
ALE: Adrenalina a palla!!!
PIERPA: Non sappiamo cosa ci aspetti perché' non abbiamo mai suonato con un gruppo di tale portata… I Vision Divine sono dei maestri e non abbiamo intenzione di deludere le loro aspettative.
ALE: Abbiamo degli amici che ci odiano perché' qualche anno fa facevano le cover di qualche loro canzone talmente li veneravano... E adesso noi apriremo un loro concerto!!!
19) IDM: Quali sono i progetti ed i sogni con cui gli Invain guardano al futuro?
PIERPA: Attendiamo con ansia di avere visibilità maggiore e speriamo di trovare un'etichetta che creda in noi e nel nostro progetto come facciamo noi da diversi anni.
CHRIS: Sia un'etichetta o sia un'agenzia booking, a noi manca visibilità… E' difficile lavorare tutto il giorno e poi promuovere il gruppo nel poco tempo libero che rimane.. Per tutti noi sarebbe salvifico essere supportati da qualcuno che conosce il mestiere e che quindi potrebbe, con molta meno "fatica", aiutarci a diffondere il "verbo Invain".
20) IDM: Lasciate un saluto ai lettori di Italia Di Metallo, che ospita la vostra intervista e che è stata supporter del Next Rock Festival.
ALE: Ciao Italia di Metallo! Vi seguo dai tempi di Myspace!!
INVAIN, in coro: CIAO ITALIA DI METALLO!!
Intervista a cura di Ella May e Christopher Cognonato
Foto concesse dagli Invain