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Secret Lane
Quattro chiacchiere con i Secret Lane per Italia di Metallo, una band pratese che propone una musica tra l'hard rock e l'AOR anni ottanta-novanta. Attualmente i Secret Lane sono composti da Johnny Pie (lead vocal), Alan Houston (guitars e backing Vocals), Jack Meridian (guitars e backing vocals), Robert Vega (bass and backing vocals) e Mark Richwood (drums). Ci raccontano dall'inizio la storia della band.
Grazie per questa intervista con Italia di Metallo. Iniziamo con una breve presentazione dei Secret Lane.
Jack Meridian: Siamo attualmente in cinque, precisamente Johnny Pie (vocals), Alan Houston (guitars and backing vocals), Jack Meridian (guitars e backing vocals), Robert Vega (bass and backing vocals) e Mark Richwood (drums). Ci muoviamo con questa formazione dal 2013, ma la storia dei Secret Lane inizia ufficialmente dal 2009. Ultimo arrivato nella band è Vega, il nuovo bassista, con noi da inizio 2013. Fino ad ora abbiamo all'attivo quattro concerti, il prossimo è previsto per il 17 gennaio 2014 a Roma al Closer.
Tu e Johnny Pie avete partecipato a un videoclip di un'altra band, gli Heretic's Dream di Roma. Parlateci di questa collaborazione.
Jack Meridian: Io e Johnny Pie abbiamo partecipato alle riprese del videoclip relativo ad 'Outcasted', primo singolo estratto dall'album 'Walk The Time' degli Heretic's Dream. E' stata un'esperienza interessante, costruttiva, che ci ha permesso di iniziare nuove collaborazioni ed entrare in contatto con band più affermate.
'Second Floor' è il brano di apertura alla vostra demo. Che cosa volevate rappresentare?
Jack Meridian: Si tratta di una delle nostre composizioni più recenti ed è anche tra quelli più elaborati a livello di strumentazione rispetto ad altri nati invece in maniera più 'casereccia'. I brani scritti finora li abbiamo composti io e Alan, ma nei prossimi ci sarà un maggiore coinvolgimento da parte di tutta la band.
Il vostro bagaglio musicale precedente ha dato vita ai brani attuali. Descrivete la vostra musica.
Jack Meridian: La nostra musica è prevalentemente ispirata all'hard rock e all'AOR anni ottanta-novanta, ma allo stesso tempo a spasso con i tempi. Ognuno di noi ascolta canzoni che spaziano anche al di fuori di ciò che suoniamo, per questo ci sono rifiniture magari più blueseggianti o più melodiche. Ci piace sperimentare e prendere il meglio da ciò che ci colpisce, anche se magari sono sonorità lontane dall'hard rock.
'L.A. Living' e 'Never the Same' sono pezzi versatili che alcune volte avete proposto in una versione unplugged.
Jack Meridian: All'occorrenza sono i due brani che riproponiamo in versione unplugged, come per esibizioni in radio e alcune volte in concerto. Comunque sono incluse nella demo che abbiamo deciso di pubblicare per farci conoscere.
I vostri testi sono immediati e diretti, tutti rigorosamente in inglese.
Jack Meridian: Parlano di argomenti che si prestano a varie interpretazioni e ringraziamo anche un nostro amico, di madrelingua, Robert, che ci ha aiutato nella stesura anche della parte inglese del nostro sito. Sono in parte on the road in parte più profonde, per invitare chi ascolta alla riflessione. Per noi l'interconnessione tra le varie arti è importante. Credo che una canzone, alla fine, non sia altro che una poesia musicata. Infatti per la scrittura dei brani, a livello concettuale, ho attinto dal mio libro, 'Frammenti di petali' , pubblicato con Albatros Il Filo nel 2010. Un decadentismo esteta dannunziano alla Wilde!!
Come vi muoverete in questo 2014?
Jack Meridian: Abbiamo in programma un album e tanti altri live.
Nei locali in Italia non è facile fare date e concerti...
Jack Meridian: Magari sarà più corretto dire come faremo da ora in poi, perché, appunto, per un emergente in Italia non è facile trovare spazi adeguati, poi il nostro genere non è tra quelli che attualmente vanno per la maggiore. Facciamo un genere di nicchia e per questo è ancora più difficile.
Johnny Pie: È difficile in Italia diventare musicisti professionisti. La maggior parte delle volte sentirai dire: "Sì, musicista, e poi? Che lavoro fai?" . I maggiori posti secondo noi sono America, Canada, Scandinavia, Germania, Gran Bretagna. In un locale, in Italia, se non fai cover non è facile suonare.
Cercherete date anche all'estero?
Jack Meridian: Potersi muovere anche all’estero sarebbe interessante. Abbiamo scritto brani in inglese per avere più prospettive e strade aperte... speriamo di crescere come band.
Intervista a cura di Ilaria Degl'Innocenti