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Roxin' Palace
Qualche mese fa ho avuto il piacere di recensire per un’altra webzine una band friulana dal tiro decisamente internazionale in ambito sleazy, ambiziosa quanto decisa a confrontarsi con i grossi nomi del genere più recente quali Hardcore Superstar e Crashdiet per citarne un paio di stampo europeo. Rimarco fermamente che la loro attitudine al genere è cosa rara a trovarsi soprattutto in Italia. Non basta avere qualità tecniche adeguate, conta molto la testa e come si vive ciò che si suona. Direi di iniziare questa bella chiacchierata con il motore della band Elvis Ortolan e con uno dei due axeman Alessandro Corona. (Per Italia di Metallo anche Elena Merlin si è espressa favorevolmente in sede di recensione!! nda)
Luka ShakeMe Albarella: Ragazzi benvenuti su Italia Di Metallo, spero che abbiate regolarizzato tutto con la mia segretaria, in caso contrario inizierò a sputtanarvi a destra e a manca e vi ritroverete a suonare “Certe Notti….” In un pub triste e vuoto!! Bene, fatta questa dovuta premessa direi di iniziare a parlare del progetto Roxin’ Palace; com’è nato, quanti cambi di line up immagino ci siano stati prima di arrivare a una stabilità attuale, insomma senza azzuffarvi….a voi la parola….
Alex : Ciao! Grazie per lo spazio per iniziare ;-) Circa 3 anni fa decisi di mettere in stand by la mia metal band i Revoltons, sia per motivi personali che musicali: volevo cimentarmi in qualcosa di piu’ r n’r e glam uno dei generi fondamentali per la mia formazione!!! Guns, Motley, Skid Row, Poison… e altri mi hanno fatto iniziare a suonare!!!! Così fondai i Modern Middle Ages!!! Solo successivamente sono diventati Roxin’ Palace con l’arrivo di Elvis: lui mi suggerì giustamente di cambiare nome. A lui piaceva il nome Roxy, il resto l’ho fatto io ed eccoci qui!!! Come immagini tu qui dentro è passato di tutto prima di arrivare ad una line up stabile e potente! Come direbbe Elvis si è trattata di una vera e propria selezione naturale!!!!
A mio modesto parere l’entusiasmo verso un progetto artistico cresce man mano che si ha la consapevolezza di aver creato un prodotto in cui tutti gli sforzi profusi portino a risultati quantomeno gratificanti. Ho il sentore che l’omonimo lavoro una volta finito fra le vostre losche manine abbia suscitato grande emozione.
Alex : puoi dirlo! Anche perché per realizzarlo abbiamo passato le pene dell’ inferno come i cambi di line up sopra citati e altre vicissitudini personali! Poi una volta avuto tra le mani il cd stampato siamo letteralmente impazziti anche perché lo adoriamo! He he!!!
Come nasce un pezzo dei Roxin’ Palace; immagino una saletta angusta e fumosa, ragazze sconvolte accomodate su un divanetto che se potesse declamerebbe avventure degne del grande Rocco. Anche se non è così lasciatemelo pensare. Si compone meglio se…..no?
Elvis: La saletta angusta c’è , il divano c’è, le ragazze… Bè, ritorniamo alla domanda!
Solitamente cominciamo a lavorare separatamente, tramite files, sia perché la band si divide tra le province di Udine e Pordenone sia perché ognuno ha la possibilità di lavorare alle sue parti seguendo l’idea iniziale del pezzo sapendo gia cosa suonare al momento di ritrovarsi in sala prove. Quando è il momento di riunirci tutti, passiamo alla fase di arrangiamento, dove tutti partecipano con le loro idee al fine di rendere al meglio il brano.
Una domandina pallosissima ma che purtroppo mi tocca. Cosa vi aspettate da questo disco e quali sono i programmi per ciò che concerne la promozione. Questa la giro a ad Ortolan; sacrificati per la causa dai.
Elvis: Se ti riferisci alle vendite, non ci aspettiamo niente, la situazione discografica attuale non lascia molte speranze, a maggior ragione per un gruppo all’esordio come il nostro. Il disco per noi è più che altro una testimonianza tangibile che la band esiste ed è attiva, lo stiamo promuovendo il più possibile con l’aiuto della nostra label e di qualche agenzia estera. A fine anno lanceremo il nostro sito web e gireremo un videoclip, sperando che tutto questo ci porti visibilità e ci dia possibilità per girare il più possibile con l’attività live, che è il vero scopo di bands come la nostra.
Sono consapevole che siamo italiani, pizzaioli, mandolinisti e mi soffermo solo al lato goliardico e di costume che ci caratterizza nel mondo perché altrimenti ci sarebbe da aprire ulteriori scenari e non credo sia il contesto adatto. Piuttosto mi interessa conoscere le difficoltà incontrate a suonare un certo tipo di musica dalle vostre parti e soprattutto come rispondono i ragazzi alla vostra proposta. Alessandro spara….
Alex: Le difficoltà sono tante! Pochi locali per il genere! Sono anche buoni (la maggior parte ;-)) ma hanno le loro difficoltà in questo periodo di crisi anche per pagare le bands oltre che per vendere! Considera che anche tanta gente che segue il genere non segue concerti per vari motivi. Mi rattrista constatare che sono anche i musicisti ad ignorarsi a vicenda…
Credo sia opportuno presentare gli altri cani sciolti e influenze artistiche di ognuno di voi. Il sound della band è nettamente chiaro e definito ma voi sapete bene che ogni membro apporta un significativo bagaglio artistico. Elvis a te la parola.
Elvis: Effettivamente ogni membro della nostra band ha un background sia di ascolti che di esperienza veramente vario. Nonostante il grosso del nostro sound derivi dallo sleazy di tutto il post-Appetite For Destruction, abbiamo una miriade di influenze personali che non disdegnamo di inserire per rendere varia e originale la nostra proposta. Solo per farti brevi esempi, Alex è un fan dei Beatles e di un certo tipo di ghotic sound che va dai Cure e arriva ai Paradise Lost. Enos, il bassista, si ispira a Roger Waters e passa con disinvoltura dal glam al thrash ottantiano. Emanuele, l’altro chitarrista è il caso più singolare, nonostante sappia scrivere anthems rock clamorosi non ha praticamente niente a che fare con il nostro genere, lui è votato a cose molto estreme, credo che le cose più melodiche che ascolti siano i Megadeth e i Metallica. E poi c’è Axel, il più giovane e quindi il più “educato” musicalmente… anche troppo ahah!
Atavico è il nostro essere italiani gelosi e disfattisti. L’unità di intenti non è propriamente qualcosa che ci appartiene; tutto ciò nella musica si riflette con pessimi risultati che produce solo una guerra dei poveri. Avete contatti con altre band italiane oppure per esperienze riferitemi da altri amici musicisti è più semplice creare rapporti di amicizia ed eventuali scambi di serate con band estere. Vorrei sentire entrambi in merito.
Elvis: Hai gia detto praticamente tutto e aggiungerei che qui in Friuli siamo proprio l’emblema di questa situazione. È veramente deprimente sbattere sempre contro l’indifferenza di altre bands e della gente in generale. Sono parecchi anni che bazzichiamo nella scena e fortunatamente abbastanza maturi da riprometterci di rimanere al di fuori di tutta questa merda. Ci teniamo a collaborare solamente con chi è interessato, che sia in Italia o all’estero indipendentemente dalla fama più o meno grande di queste bands.
Non ho potuto non notare la solerzia e la gentilezza della vostra etichetta nel contattarmi per scambiare quattro chiacchiere su questo portale. Voglio andare a parare di nuovo sulle realtà estere ricollegandomi in parte alla domanda precedente ma questa volta parliamo un po’ di chi ha creduto in voi producendovi. Alex tocca a te.
Alex: Spedito il Cd dopo due giorni siamo stati contattati! Erano super entusiasti e stanno lavorando benissimo!!! Nient’altro da aggiungere!!!!
Sono dei fighi!!! Vedo che anche tu hai potuto constatarlo ;-)
Assolutamente Alex!! Ok ragazzi siamo in chiusura e di sicuro non potevamo non salutarci con alcune considerazioni FONDAMENTALI per chi suona Rock ‘n Roll. Ancora che stiamo a fare i fighi artistoidi e ci raccontiamo che si fa musica per particolari esigenze interiori? Ora voglio sapere chi rimorchia di più, quello più malato e deviato insomma. Si accettano eventuali aneddoti scabrosi.
Elvis: So che ti stupirò ma (non faccio nomi) qualcuno che vuol fare l’artista da cameretta per soddisfare le sue esigenze interiori effettivamente lo abbiamo, una cosa inaudita!! Malati e deviati lo siamo credo tutti, chi interiormente chi più esplicitamente e se non bastasse, possiamo attirarne a frotte anche dall’esterno come le mosche. La questione del “rimorchiare” è più complessa in quanto qui la situazione donne è direttamente proporzionale a quella musicale : desolante! Speriamo di tornare all’estero al più presto visto che è lì che abbiamo avuto le maggiori soddisfazioni, musicali e non…
Tenete d’occhio questi ragazzi e se potete andate a spaccarvi a un loro show. La scena italiana fra tanti pseudo artisti arroganti nati in periodi più propizi e fortunati riserva anche belle perle di genuinità e bontà artistica.
Intervista a cura di Luca ShakeMe Albarella