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Dark Lunacy
Nell'attesa del nuovo album, previsto per l'anno in corso, i Dark Lunacy danno alle stampe un disco registrato dal vivo, 'Live In Mexico City'. Andiamo dunque a intervistarli per toglierci qualche curiosità!
Ciao ragazzi, iniziamo quest'intervista per Italia di Metallo dando un breve accenno alla vostra storia.
Mike: Ci siamo formati nel 1998. Abbiamo all’attivo 4 album ufficiali usciti tra il 2001 ed il 2010. A questi si aggiunge l’ultimo nato che è appunto il live realizzato a Città del Messico uscito nel novembre del 2013. La nostra etichetta è da sempre Fuel Record / Self la quale ci supporta da sempre e che ringrazio pubblicamente.
Ho recensito da poco il vostro "Live in Mexico City", che emozioni dà suonare davanti al pubblico oltreoceano?
Un esperienza importante che ti si cuce addosso.
La passione dei Messicani è in grado di scaturire un energia che difficilmente può essere descritta. Durante lo show, eravamo investiti da autentiche bordate di volume sprigionato dal boato del pubblico. Sicuramente gran parte di questo effetto è dovuto all’enorme numero di spettatori presenti. Ma oltre a questo, si percepiva un qualcosa di magico a livello d’intesa. Un feeling che ha avuto inizio fin dal giorno prima quando una marea di fans arrivati da tutte le parti del Sud America ci ha voluto incontrare per salutarci da vicino. Code interminabili davanti al nostro albergo di ragazzi e ragazze che si sono fatti 4 – 5 ore di attesa in coda per una foto ed un autografo. Sapevamo di arrivare in un paese nel quale abbiamo un seguito importante e situazioni simili sono capitate anche in occasione del nostro tour nei paesi dell’ex blocco Sovietico. Ma, se in Russia ciò che prevale nei fans è una sorta di affetto motivato principalmente dalla filosofia predicata dalla band, in Sudamerica ciò che emerge è la passione incondizionata verso tutto ciò che siamo a prescindere e da quello che siamo stati in grado di costruire negli anni.
Cosa bolle in pentola in casa Dark Lunacy? News sul prossimo album?
Più che un qualcosa che bolle in pentola, tra breve saremo pronti a gustarci ciò che la pentola ha prodotto. Come ti anticipavo poco fa, sono molto orgoglioso di dare la notizia ufficiale che i lavoro per il nuovo album sono terminati pochi giorni fa. Dopo il nostro solito periodo di silenzio, siamo dunque pronti a ritornare… e lo faremo come sempre con il nostro vestito migliore.
Noi produciamo un album ogni 3 – 4 anni perché esso porta con se un mondo che nasce dalle esperienza importanti di chi ti sta parlando e proprio perché importanti, tali esperienze hanno bisogno di essere metabolizzate, plasmate dall’anima e successivamente messe in pratica. In sostanza, in questi gironi stiamo studiano insieme alla Feuel Record il periodo migliore per l’uscita. Parliamo comunque del primo quadrimestre del 2014.
Prossimi live?
Tre tour importanti ci attendono nel 2014. Messico, Russia e Giappone. Riguardo all’Italia, faremo senz’altro qualche data che è attualmente in via di contrattazione ma come ben sai, "nessuno è profeta in patria" e per questo motivo, anche se con grande dispiacere, abbiamo scelto di privilegiare situazioni estere. Situazioni in cui la band è messa in condizioni ottimali per esprimersi dal vivo.
Da cosa nasce la passione per gli inserti musicali "russi" inseriti nelle vostre composizioni?
La passione per questi inserti è direttamente proporzionale alla passione che ho per la cultura Russa in generale. Da quando molti anni fa lessi il primo libro di Dostoevskij a tutto ciò che ne è conseguito. Una passione incondizionata che cerco sempre di esprimere nei miei lavori e che non morirà mai.
Un artista con cui vi piacerebbe collaborare?
Ce ne sono tantissimi. Ma se vi fossero le condizioni, non lavorerei con un artista vicino al nostro genere. Mi piacerebbe invece confrontarmi ed imparare da artisti capaci di farmi entrare nel loro mondo, allargando così le mie conoscenze. Come dicevo, ce ne sono tantissimi. I primi che mi vengono in mente sono Neil Young, Nick Cave, David Bowie.
Negli album da voi pubblicati , quali brani vi piace riprodurre dal vivo?
Solitamente abbiamo i nostri cavalli di battaglia che il pubblico vuole e deve assolutamente avere da noi. Ti parlo di Aurora, Through the non time, Stalingrad, Motherland e Pulkova Meridian, Dolls. A queste aggiungiamo altri pezzi per arrivare ad una scaletta esaustiva sotto tutti i profili. I pezzi che vanno a completare lo show però gli scegliamo a seconda delle caratteristiche della serata. Con quattro album alle spalle abbiamo ampie possibilità di manovra.
Cosa vedi nel futuro della scena italiana?
Purtroppo non vedo grandi prospettive. La storia in generale è sempre la solita. Band fantastiche che non hanno la possibilità di farsi valere per ciò che realmente sono e potrebbero dare. Credo che se la smettessimo nel farci la guerra tra di noi e ci mettessimo tutti a remare nella stessa direzione, potremmo dare a questa scena gli strumenti giusti per giocare ad armi pari con tutto il mondo.
A voi lo spazio per i saluti ai lettori di Italia di Metallo
Grazie per l’opportunità che mi hai dato nel fare il riassunto generale degli ultimi avvenimenti in casa Lunacy. Un saluto ai vostri lettori ed un arrivederci a presto.
Mike
Intervista a cura di Alex G.