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Poison Garden
Per Italia di Metallo arrivano i Poison Garden, una band tutta particolare dal look steampunk che propone una musica alternative metal e steampunk dal suono costruito, elaborato che declina in varie sfaccettature sonore. Si tratta infatti di una corrente musicale che si sta sviluppando adesso e che sta trovando consensi in tutta Italia. si prende ispirazione da letteratura e da moda, provenienti per lo più dal regno unio, in particolare dalla Londra vittoriana rappresentata da Conan Doyle e H. G. Wells. Ecco che all'unisono, Madame Anais Noir (singer and bassist), Sir Damian White (guitarist), Professor Psi (guitarist), The Pilot (drummer) si raccontano.
Salve e grazie per questa breve intervista con Italia di Metallo. Intanto, presentate la vostra band.
Ciao Metallari d’Italia. I Poison Garden sono quattro musicisti che, ispirati dalle potenzialità espressive della narrativa Steampunk, hanno dato vita alla prima band Steampunk Italiana.
Per chi non lo sapesse, lo Steampunk è un filone della fantascienza che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica descrivendo un mondo in cui tutto è azionato dalla forza motrice del vapore (steam in inglese).
Noi abbiamo voluto ambientare il nostro progetto musicale in questo Ottocento alternativo che siete tutti invitati a visitare!
Nel vostro sito avete dichiarato di voler far uscire lo steampunk dalle fiere e dall'ambiente dei giochi di ruolo. Spiegateci meglio come avete intenzione di concretizzare questo vostro intento.
Vorremmo offrire, in occasione dei nostri concerti, un nuovo punto stabile di aggregazione e ritrovo rivolto sia agli appassionati di Steampunk che normalmente possono incontrarsi solo durante le fiere a tema ma anche agli appassionati di musica rock/metal che hanno voglia di vedere uno spettacolo diverso dal solito concerto.
Ci prefiggiamo l’obiettivo di dimostrare che l’outfit di questa sottocultura non è un vezzo da fotografare ma il lato tangibile di un senso di appartenenza, in grado di passare dai social network al mondo reale proprio come fece il goth qualche anno fa.
Come si è evoluto il progetto Poison Garden?
L’idea nasce nel 2012 quando Damian ed io andammo a Firenze a vedere un concerto dell’artista statunitense Emilie Autumn. Rimanemmo talmente impressionati dalle potenzialità espressive del mondo vittoriano che Emilie ricrea sul palco che decidemmo di fondare un progetto all’interno del quale fosse possibile coniugare l’esibizione live con una dimensione più teatrale.
Visto il nostro comune interesse per il genere Steampunk pensammo sin da subito che esso potesse adattarsi benissimo alle nostre esigenze.
Iniziammo quindi a comporre brani finalizzati al nostro intento di portare in scena l’ambiente retrofuturistico nel quale noi quattro avremmo realmente vissuto se avessimo abitato quell’ottocento alternativo al quale la poetica Steampunk rimanda. Di qui l’idea di portare in scena il salotto vittoriano della “Maison Noir”, ovvero la casa munita di tutti gli arredi, dove Sir. Damian White (chitarra) vive con la sua sposa Madame Anais Noir (voce/basso) condividendo lo spazio con lo scienziato Prof. Ψ (chitarra) e con The Pilot (batteria). Non si tratta appunto di personaggi di fantasia ma semplicemente di una versione alternativa di noi stessi infatti Damian ed io siamo sposati anche nella vita reale, Raffaele aka Prof. Ψ è un biologo e Matteo aka The Pilot è davvero un pilota di ultraleggeri.
Nei vostri brani date molta importanza anche alla parte scritta, non solo alla musica. Ci potete spiegare meglio il vostro stilema?
Ci piace definire la nostra musica con questa perifrasi: “il suono che sarebbe stato riprodotto da un grammofono se il rock fosse nato due secoli fa. Un sound moderno e aggressivo immerso nei suoni di un passato alternativo”. Abbiamo voluto fondere le ultime tendenze del Rock Metal moderno (chitarre in downtuning, utilizzo della tecnica di canto estremo “scream”) con il sapore melodico fortemente retrò delle orchestrazioni di strumenti classici, arrangiati seguendo il piglio delle composizioni tardo ottocentesche. Tutto ciò viene arricchito da testi che rimandano ad un mondo anacronistico e rumori di ambiente o panorami sonori (come sbuffi di treni a vapore o scratch di vinile) che inducono l’ascoltatore a pensare che i nostri brani siano effettivamente riprodotti da un vecchio grammofono in un’antica città di un passato alternativo.
Un sound moderno che accomuna eleganza e aggressività. Spiegate l'evoluzione della vostra band a italia di metallo.
In questo momento crediamo che sia prematuro parlare di “evoluzione” musicale della band in quanto, con circa un solo anno di attività alle spalle, non abbiamo ancora prodotto un disco. Grazie anche al contributo della Wacken Foundation a ottobre entreremo in studio per lavorare al nostro primo full-lenght che segna così la prima tappa della nostra “evoluzione” musicale.
Canzoni che rappresentano un percorso con dei cambiamenti. 'Tonight, Tonight' e 'Days of Steam'. Raccontateci di questi brani, disponibili anche per chi è in possesso della download card.
'Days of Steam' è il nostro primo singolo ed è un brano al quale siamo molto legati. Racconta di come ci si può immergere in un nuovo mondo e restarne talmente affascinati da decidere di rimanere.
'Tonight Tonight' è una cover degli Smashing Pumpkins che ci siamo divertiti a riproporre in una nuova veste sonora.
Suonerete anche a Vinci in occasione della Festa dell'Unicorno per un'estate ricca di concerti. Avete anche altri progetti?
Il 12 Luglio saremo ospiti della manifestazione “Il colle delle streghe” che si terrà sulle sponde del lago di Nemi, il 25 luglio ci esibiremo sul palco della Festa dell’Unicorno a Vinci per poi ripartire e raggiungere il Fantasia Fest di Meppel, in Olanda, dove suoneremo il 27 luglio.
Intervista a cura di: Ilaria Degl'Innocenti