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Nightland
Flemmatici e attenti nelle risposte, e con legittime aspettative per il futuro che mi auguro vengano soddisfatte, qui di seguito riporto l'intervista fatta ai Nightland, reduci dal loro ultimo lavoro, 'Obsession'. Una buona lettura!
Partiamo da una domanda di base: come nascono i Nightland?
I Nightland nascono nel 2006 da un’idea di Ludovico Cioffi, chitarrista, che decise di formare una band di inediti insieme ad alcuni compagni di scuola uniti da una comune passione per il Metal. Ma il progetto vero e proprio iniziò ad assumere una forma ed una sostanza più concrete solo dopo qualche anno e svariati cambi di line-up, per questo a volte ci è difficile definire ufficialmente la nascita della band, e spesso preferiamo farla coincidere con la composizione dei brani del nostro primo EP, il 2009.
Cosa intendono comunicare i Nightland con la loro musica?
Non vogliamo comunicare un messaggio preciso, nel nostro percorso siamo cresciuti tanto e siamo stati soggetti a così tanti cambiamenti che anche la nostra musica si è evoluta e ha trasmesso sensazioni molto diverse. L’elemento che nel corso degli anni ha perdurato è indubbiamente il forte connubio tra la nostra musica e l’immagine che volevamo dare di essa. Ora più che mai sentiamo il bisogno di avere un forte impatto live, e che anche dalla presenza scenica sul palco venga espresso quel senso di maestosità e imponenza che caratterizza i nostri riff e le orchestrazioni.
Leggo nella biografia che prima eravate più presi da sonorità viking/folk. Cosa vi affascinava di quelle sonorità? E il cambiamento attuale a cosa è dovuto?
Qualche anno fa eravamo grandi fanatici di band come Ensiferum, Finntroll e in generale della scena Viking/Folk del Nord Europa. Ci piaceva la loro immediatezza e il contesto in cui ambientavano la loro musica, che appariva sempre di grande impatto con il pubblico e mai fuori moda. L’abbandono di quelle sonorità è dovuto principalmente ad un cambiamento nei nostri ascolti e nelle nostre band ispiratrici, che ora tendono più al Death e Black Metal e a band la cui componente sinfonica è molto presente.
Come nasce un vostro pezzo?
Quasi tutti nostri brani ora sono composti da Ludovico, che generalmente concepisce un brano nella sua interezza, completo delle parti per la band, dei testi e dell’arrangiamento orchestrale. Ma in ogni release che abbiamo pubblicato, specialmente quelle passate, c’è una parte prodotta da Filippo Scrima, sulla quale poi vengono strutturate le orchestrazioni. Tutto ciò che viene proposto comunque è sempre soggetto al giudizio degli altri, e insieme si decide se il materiale è valido, se è da modificare o scartare.
Veniamo ora al vostro lavoro più recente, ‘Obsession’. Sta avendo una buona accoglienza, come certamente vi auguravate?
Certamente! I feedback raccolti finora sono molto positivi, specialmente dalle ultime recensioni pubblicate, e sinceramente non ci aspettavamo di suscitare tanto interesse essendo ancora al nostro primo full-length e perlopiù autoprodotto. Speriamo col tempo l’interesse continui a crescere e soprattutto possa richiamare l’attenzione di una valida etichetta del settore.
Quando avete iniziato a lavorare al disco? Non vi siete presi nemmeno una piccola pausa tra il precedente ep e quest’ultima release?
Alcuni brani di 'Obsession' sono in cantiere da quando abbiamo pubblicato In Solemn Rise, ma l’incertezza sulla direzione stilistica da prendere ci ha un po’ frenati in fase compositiva. Inoltre abbiamo avuto due importanti cambi di line-up, e questo non ha giovato all’ottimizzazione dei tempi per la realizzazione del nuovo lavoro, ma nonostante tutto siamo contenti di esserci concessi un po’ di tempo per riassestarci piuttosto che fare uscire un lavoro mediocre pur di rispettare le scadenze prestabilite.
Parliamo ora di stili ed influenze. Se doveste paragonare il vostro ultimo nato, ‘Obsession’, ad un disco come ‘In Solemn Rise’, quali differenze annotereste?
Le differenze stilistiche sono davvero tante, a partire dal genere vero e proprio. In “In Solemn Rise” c’è una notevole componente Melodic Death che rimanda a gruppi come Children Of Bodom, ma il tutto sempre farcito di contenuti epici e ispirati alle band scandinave. “Obsession” è un album in cui musica e testi viaggiano molto più vicini, e tutta la maestosità di riff e orchestrazioni è a sostegno della drammaticità del concept tetro e inquietante che sta dietro all’album.
Come mai avete deciso di propendere per un’influenza sinfonica così evidente e maestosa, rispetto al precedente EP?
Principalmente perchè volevamo dare un taglio netto a certi elementi tipici del Power che ci hanno sempre caratterizzato, quali tastiere e suoni elettronici. Essi sono stati rimpiazzati completamente da pianoforte e orchestra (che prima erano solo parzialmente presenti) permettendoci così di affacciarci ad un genere Death/Symphonic che attualmente è quello che più ci rappresenta.
Ci sono stati dei gruppi che hanno influenzato lo stile dei Nightland? Se sì, quali?
In passato siamo stati ispirati molto da band come Ensiferum, Children Of Bodom e Rhapsody, mentre ora piuttosto Dimmu Borgir, Behemoth e Fleshgod Apocalypse.
Che cosa ne pensate della scena metal italiana? Vi voglio sinceri e crudi, se necessario!
Purtroppo non è una novità che il Metal in Italia sia più che in altri paesi un genere davvero di nicchia. Ed è un vero peccato perchè tante band valide che rappresenterebbero un vanto per il nostro paese fanno molta fatica a farsi conoscere e ad avviarsi nel mercato. In realtà questo è solo un riflesso di una serie di problemi ben più grossi che affettano l’Italia, a partire dai pregiudizi, derivati dall’ignoranza, che a sua volta è causata da un’informazione mediatica proiettata verso dei canali precisi ed assolutamente esclusivi. Non è necessario citare programmi televisivi, basti solo notare in questi ultimi anni quanto spazio in vetrina è stato tolto a musica di un certo valore, per darlo a dei fenomeni che tutto rappresentano fuorché la musica, e che però garantiscono tanti soldi nelle tasche di chi li piazza nel mercato.
Avete in serbo qualche live di pesante impatto per promuovere ‘Obsession’?
Abbiamo fatto da poco il release party a Bologna, ma ci aspettano altre date a maggio e giugno al Nord Italia in festival di un certo rilievo. Speriamo possano essere anche quelle occasioni delle buone vetrine per promuovere l' ultimo release!
Che cos’hanno in programma i Nightland, per il futuro?
Siamo molto ansiosi di fare un tour all’estero, speriamo di poterlo fare il prima possibile per farci pubblicità anche fuori dai confini italiani. Confidiamo in un buona promozione da parte del nostro management, che fino ad ora ha fatto davvero un buon lavoro, e speriamo di destare l’interesse di qualche etichetta con la quale lavorare in futuro!
Questa era l’ultima domanda. Un grande grazie a nome mio e di Italia Di Metallo per il tempo dedicatoci. Ed un sentito in bocca al lupo per gli anni a venire!
Intervista a cura di Francesco Longo