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Gabriels
Questo periodo è davvero ricco per l’infaticabile Gabriels! Se, infatti, durante la chiusura del 2017 ha visto la luce l’interessante 'Over The Olympus', disco che mette da parte le sonorità metal in favore di uno orchestrale/classicheggiante, il 2018 segnerà il rilascio del secondo atto di 'Fist Of The Seven Stars', concept ambizioso ricco di ospiti che il Nostro porta avanti in maniera indefessa. Certo non potevamo non celebrare tanta ricchezza con un’intervista. Via alle domande!
Partiamo dai primordi. Cos’è per te la musica? Come nasce la tua passione per la stessa?
Gabriels: Ehhh la musica è il mio dono e la mia dannazione. Senza musica la mia povera vita sarebbe inutile. Non voglio troppo dilungarmi comunque ho iniziato a studiare da bambino trasportato da mio Padre, anche lui musicista, facendo della musica anche il mio lavoro.
Cosa ti ha avvicinato all’heavy metal? Quali sono i gruppi che ti hanno accompagnato nel corso degli anni, o che magari ti hanno parzialmente ispirato?
Gabriels: I gruppi che mi hanno avvicinato sono sicuramente i Queen e gli Europe; avete presente cosa può scattare nella mente di un bambino di 8/9 anni all'ascolto di The Final Countdown? Poi successivamente iniziai ad ascoltare gli Iron Maiden, i Metallica, i Guns'n'Roses tra l'altro era il loro periodo più florido. Alla fine nel 93/94 conobbi Yngwie Malmsteen e fu amore a primo ascolto.
Com’è avvenuto l’incontro tra te e l’etichetta Diamonds Prod.?
Gabriels: Nulla di particolare era appena uscito il disco degli Odyssea e Wild Steel conosceva chi era a capo dell'etichetta.
Parliamo di questo tuo ultimo lavoro, Over The Olympus. Come mai hai voluto aprire questa parentesi certamente diversa rispetto al genere che solitamente prediligi?
Gabriels: Era un disco a cui lavoravo da parecchio tempo, dal 2009/10 circa e ho approfittato di questa pausa dal lavoro di Hokuto (visto che ancora deve uscire il secondo atto e il terzo è già pronto) per ultimarlo e finalmente pubblicarlo. Non ti nascondo che ne avrei anche altri di lavori in sospeso oltre la collana Hokutoniana.
Esponici lo sviluppo di questo LP. Non dev’essere stato facile. Apristi anche un crowdfunding per supportare il finanziamento, se ben ricordo.
Gabriels: Si ricordi bene ma purtroppo non è andato a buon fine. Fortunatamente contattando il direttore d'orchestra Yamada è stato in grado di mettere su una, anche se modesta, orchestra di giovani e volenterosi allievi e cosi sono riuscito a portare a termine il progetto.
Come nasce un tuo pezzo?
Gabriels: Eh queste sono domande che potrebbero richiedere risposte molto lunghe. Molti compositori asseriscono che "l'ispirazione" non esiste...io non sono d'accordo. Per rispondere in modo breve personalmente traggo ispirazione dalla mia vita, da tutta la musica che ascolto, da tutto il mio bagaglio e esperienze passate.
Passiamo adesso al concept a cui stai alacremente lavorando, ovvero Fist Of The Seven Stars, che pare sia ben lungi dalla conclusione. Di quanti atti consterà?
Gabriels: E'una domanda a cui non posso rispondere con precisione. Avevo iniziato con l'idea di una trilogia ma in corso d'opera mi sono accorto che non sarebbero bastati 3 atti; ora come ora credo di riuscire a farne una pentalogia e sempre solo fino al termine della prima serie. Sinceramente non so ancora se continuerò facendo anche la seconda serie.
Come nasce l’idea di creare un simile concept, e perché proprio sulla riga di Hokuto No Ken? Eri intrigato dalla trama? Trovavi le varie morali in qualche modo concordanti con la tua linea di pensiero?
Gabriels: Semplicemente perchè sono cresciuto con le gesta del successore della scuola di Hokuto e perchè ancora credo che il mondo abbia bisogno di un salvatore ora più che mai. Un eroe, una speranza.
Cosa ne pensi del panorama metal in Sicilia? E a livello nazionale?
Gabriels: Come ho già detto in altre interviste la nostra scena non ha nulla da invidiare a nessun' altra. Abbiamo artisti di altissimo livello e bands che hanno fatto la storia della musica.
Quali progetti ci riservi per il futuro?
Gabriels: Ho molti album nel cassetto. Uno su tutti una rock opera su Dracula intitolata "Vlad the Dragon" ma credo passeranno molti anni ancora prima che veda la luce.
L’intervista è finita, saluta pure come preferisci! Intanto ti ringrazio del tempo che hai dedicato a me e ai lettori di Italia Di Metallo.
Gabriels: Grazie mille dello spazio e colgo l'occasione per salutare tutti i lettori ricordando di supportare sempre comprando la nostra musica...se non volete che la musica muoia solo cosi potremmo continuare davvero ...GRAZIE!!!
Intervista a cura di Francesco Longo