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Proliferhate
In quanto partner dello Sbamfest, di cui abbiamo già intervistato gli organizzatori, andiamo a dare spazio alle band che ne calcheranno il palco! Rispondono alle nostre domande i Proliferhate.
Benvenuti sulle pagine di Italia di Metallo! Vi chiederei innanzitutto di spendere qualche parola per rompere il ghiaccio e introdurre la band ai nostri lettori.
[Omar Durante, Voce/Chitarra] Ciao a tutti voi e grazie mille per lo spazio! Noi siamo i Proliferhate e come genere musicale proponiamo un progressive death metal a tinte sperimentali.
Siamo attivi con questa line up da metà 2013 circa e abbiamo alle spalle parecchie date in Italia, un tour europeo e un disco. In questo preciso momento abbiamo in mano il master del nostro nuovo album “Demigod Of Perfection” e siamo in attesa di pubblicarlo; nel frattempo potete trovare sui principali stores digitali e su YouTube due estratti: “Conjuring The Black Hound” e “Euphorion”.
Partecipare a un festival significa suonare anche davanti a un pubblico “nuovo”, che può talora rivelarsi indifferente (se non addirittura chiuso) nei confronti delle band che non conosce. A vostro avviso è responsabilità dei musicisti saper dar vita ad uno show in grado di coinvolgere tutti, oppure si tratta di un problema di mentalità difficile da superare?
A mio avviso non può esserci una risposta univoca a questa domanda. Diciamo che molte volte bisognerebbe essere più accondiscendenti nei confronti dei generi musicali a cui non si è molto abituati e dall'altro lato una band dovrebbe dare sempre il massimo per poter coinvolgere ogni singolo spettatore. Una via di mezzo può essere sempre l'ideale.
Voi avete partecipato anche alla scorsa edizione dello Sbamfest. Potete raccontarci la vostra esperienza?
E' stata una fantastica esperienza! Il festival è stato curato nei minimi dettagli con un'ottima resa e una grande qualità sia a livello di organizzazione che di band proposte. Ci riteniamo veramente fortunati di poter calcare nuovamente il palco dello Sbamfest in questa seconda edizione.
Quali sono gli ingredienti necessari per creare una band che sappia ritagliarsi il proprio spazio nella scena? Avete qualche consiglio da dare a chi, magari ancora giovanissimo, sta per la prima volta pensando di metter su un gruppo e provare a farsi conoscere?
Alla base di tutto dev'esserci determinazione, studio e soprattutto una grande passione per la musica in generale. Trovare le persone giuste per creare una band affiatata è un'impresa ardua, ma non impossibile. Il mio consiglio è quello di frequentare la scena locale al fine di stringere rapporti e amicizie nell'ambiente, in modo da creare una solida realtà nell'underground che consenta di far crescere tutti sia come persone che come musicisti.
Adesso una domanda davvero scomoda: da quando ho iniziato la mia avventura come recensore, circa dieci anni fa, ma ancor prima come semplice ascoltatore e fan, ho notato un progressivo “appiattimento verso l’alto” del panorama musicale. Con questo voglio dire che la qualità media si è indiscutibilmente alzata ma d’altro canto molti dischi tendono a suonare simili tra loro e senza veramente nulla di nuovo da dire. C’è ancora spazio per la novità nel metal e in tutti i generi che gli ruotano attorno, o dobbiamo rassegnarci a considerare le nuove produzioni come pane per nostalgici, per quanto di qualità?
A mio avviso c'è ancora spazio per la novità: ovviamente man mano che si va avanti diventa sempre più complicato essere originali in toto sia a livello di arrangiamento che di composizione (mi riferisco al fatto che negli ultimi anni il sottobosco musicale sia divenuto molto florido e vario), ciò non toglie che la ricerca del proprio sound o tratto distintivo sia da perseguire nonostante sia un'impresa non immediata. Inoltre ritengo che il modo migliore per scrivere un disco vero e sentito sia quello di assimilare tanta musica differente ed estrapolare da questa ciò che più ci rappresenta, amalgamandolo e plasmandolo in qualcosa di personale.
Se doveste in due righe convincere un nostro lettore ad assistere a un vostro show o a comprare un vostro disco, cosa gli direste?
Nel nostro ultimo disco abbiamo seguito un percorso di ricerca musicale puntando molto sulla varietà dell'arrangiamento, del contenuto e della resa scenica. Vi aspettiamo sotto il palco dello Sbamfest per farvelo testare dal vivo!
Lasciamo da parte la dimensione live e concentriamoci sulla produzione discografica: avete qualcosa in cantiere per il prossimo futuro?
Al momento siamo in possesso del master del nostro nuovo album “Demigod Of Perfection”, tuttavia siamo in attesa di risposte da parte di alcune label per poterlo pubblicare. A breve inizieremo a comporre nuovo materiale.
Per concludere, vi lascio la possibilità di congedarvi dai nostri lettori come meglio preferite: se volete aggiungere qualcosa, questo è il momento di farlo! Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per il futuro!
Ringrazio nuovamente la redazione di Italia Di Metallo e tutti i vostri lettori per il tempo dedicatoci. Trovate qui sotto tutti i nostri social media per poter continuare a seguirci.
Ci vediamo allo Sbamfest 2018!
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Intervista a cura di Francesco Salvatori