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Tombstone
Ciao Rik e bentornato sulle pagine di Italia di Metallo!
Ciao’n’roll Klaus! Per prima cosa Grazie a te per aver accettato la richiesta dell’intervista. E’ sempre un piacere.
Ti chiederei innanzitutto di spendere qualche parola per rompere il ghiaccio e introdurre la band a quei pochi dei nostri lettori che ancora non conoscono i Tombstone.
Forsenna - Brevemente dico a chi non ci conosce, che siamo una metal band fiorentina nata nel 1988. Se siete curiosi e volete conoscere la nostra storia musicale, penso che la cosa migliore e più veloce sia invitarvi a visitare la nostra pagina ufficiale, dove potete trovare tutto ciò che riguarda la band: https://www.facebook.com/TombstoneFirenze
Siete una band che trova la sua dimensione in sede live, ma oggi come oggi è facile trovare delle date non avendo un prodotto discografico recente tra le mani?
Forsenna - Fortunatamente in questo senso si. La cosa bella e stimolante è che ci siamo resi conto, attraverso amici e fanstone, anche in terra straniera, di quanto a suo tempo, abbiamo lasciato una traccia importante. Più di quello che immaginavamo e quando ci siamo riformati nel 2009, c’è stata davvero e direi anche tutt’ora, intensa richiesta per suonare. Alcuni dei nostri pezzi, sono diventati cori per il pubblico, che gli apprezza ancora. Riguardo a queste songs del repertorio passato, abbiamo sentito la voglia ed esigenza di riarrangiarle, con la nuova impronta della band attuale. Per dare modo anche agli elementi nuovi, di sentirli propri. Poi abbiamo aggiunto nel tempo, anche diverse nuove canzoni, che faranno parte del nuovo cd e quindi la scaletta è sempre fresca. Attualmente abbiamo mantenuto, 4 canzoni come legame del nostro percorso, mentre il resto appunto sono pezzi nuovi.
Tormento - Ultimamente dopo l'entrata nel gruppo del nuovo batterista (Stefano Cerri) ci siamo dedicati esclusivamente all' arrangiamento dei pezzi per il nuovo album ed abbiamo tralasciato l'attivita live. Sinceramente anche se l' ultimo nostro prodotto discografico 'Live approach' (che in realta e' un ep con 4 pezzi vecchi riarrangiati e una cover) risale al 2012, abbiamo sempre avuto ed abbiamo tuttora richieste sia da gestori dei locali che da membri di altri gruppi per le serate, questo grazie anche alla storicità del gruppo e sopratutto al tempo e l' impegno che dedica Forsenna alla pagina Tombstone e alle relazioni con i gestori. E' chiaro che oggi, per un gruppo formato da poco che non ha un background registrato della musica da proporre, diventa piu difficile trovare serate, anche se oggi con Internet è tutto piu diretto e veloce da un punto di vista di contatti con locali e gestori. Al nostro tempo avevamo solo il telefono di casa, il piccolo demotape ed aprivamo fortunatamente le serate a gruppi già avviati e piano piano siamo emersi nell' underground. Un altro tipo di gavetta da fare. Oggi credo che sia d'obbligo avere un prodotto registrato con uno standard qualitativo buono da proporre.
Quanto questo influisce sulla scelta del locale nel farvi suonare e quanto una band si deve sbattere per trovare delle date valide?
Forsenna - Riguardo alla scelta del locale, ovunque ci siano condizioni serie in generale. Con l’esperienza fatta nel lungo tempo, fissiamo solo date che riteniamo siano importanti. Dove ci sia alla base, professionalità e gestori seri che hanno rispetto delle band, con tutto quello legato in termini di impianto, condizioni economiche e rispetto in ogni sua sfumatura. In certi casi, se l’occasione è grande e non permette un ritorno monetario, per un discorso organizzativo di fondo, possiamo suonare anche gratis, o se fosse legata a qualche forma di beneficenza vera e certificata. Comunque ci tengo a dire, che abbiamo un nostro cachet, perchè chi suona, al di là dei casi detti prima, deve essere giustamente pagato.
Tormento - Dal 2010 al 2016 circa abbiamo avuto un intensa attività live anche perchè dopo essersi riformati avevamo una fame arretrata di live e suonavamo in tutti i posti possibili ma nel tempo abbiamo cominciato a scegliere locali piu' organizzati da un punto di vista qualitativo alla riproduzione musicale del genere, per esempio situazione di palco, impianti, fonici etc.etc. L'ultimo concerto che abbiamo fatto è stato al Circus a gennaio 2018. Poi per scelta abbiamo optato per dedicare il tempo a disposizione esclusivamente al nuovo album.
Lasciamo da parte la dimensione live e concentriamoci sulla produzione discografica: avete qualcosa in cantiere per il prossimo futuro?
Forsenna - Stiamo lavorando a quello che sarà il nostro nuovo cd di inediti, dove saranno incluse forse un paio di song del repertorio passato, che hanno assunto riarrangiandole, un sound che mi piace troppo e secondo me suonano così alla grande, che meritano una nuova incisione. A parte questo, dominano come è giusto che sia, tutte songs nuove. Mancano ancora un paio di pezzi e poi entreremo da lì a breve ad incidere in studio. Posso anticiparti con entusiasmo, che i pezzi saranno ancora più duri per certi versi, rispetto al passato. Non mancheranno comunque inserti melodici e diciamo più tranquilli, che hanno sempre fatto parte del nostro modo di concepire musica. Lasciamo sempre che l’ispirazione vada libera senza regole e schemi. Quindi ci potrebbero essere alcune sorprese. Ci tengo a menzionare i nostri compagni di avventura tombale: David Ibbelva (chitarra) e Stefano Striker (batteria) per le loro capacità musicali e propositività nel portare sempre nuove idee e soluzioni diverse, impreziosendo il soundStone di fresca creatività e arricchimento in gusto, delicatezza e potenza. E il talentuoso Tormento che è l’anima compositiva della band. Quello che riesce da ogni idea partorita, a cesellare con grazia, essenzialità e precisione, un diamante che brilla di luce propria. E non per ultimo il nostro 5° elemento da sempre: l’amico grafico Renzombie (Renzo Rossetti) che sta realizzando su una mia idea, condivisa dalla band, che ha apportato suggerimenti e migliorie, il concept della copertina del nuovo cd.
Tormento - Abbiamo già 9 pezzi nuovi a cui stiamo lavorando. Sono da rifinire gli arrangiamenti per poi entrare in studio.
Dall'alto della vostra lunga esperienza quali sono gli ingredienti necessari per creare una band che sappia ritagliarsi il proprio spazio nella scena?
Forsenna - Gli ingredienti necessari credo siano: essere semplicemente se stessi e davvero sentire l’esigenza e il desiderio, di concretizzare quel che respira dentro. Senza farsi mai condizionare da quello che va nel momento e da ciò che è richiesto. Bisogna crearsi uno stile personale, che fa la differenza. E per quanto si debba curare al meglio le possibilità musicali di ognuno, cercare sempre il feeling. Conta riuscire ad emozionarsi mentre fai musica e riuscire a trasmettere questa sensazione a chi ti ascolta. E’ in questo scambio particolare, che si crea quel legame che profuma di magia e che attraverso la mente, riesce ad accarezzare i cuori. Mi piace pensare di essere l’urlo ribelle dei dimenticati, di chi non ha voce, di chi non ha la forza di farlo, di quelli sfortunati, di chi soffre, di tutti quelli che sognano un mondo migliore, attraverso un sound che sia ad ogni nuovo ascolto, costante rivoluzione, oscura e positiva.
Tormento - Mi sento di dire a chi vuole mettersi in gioco oggi con un progetto musicale di non cercare di essere originali a tutti i costi...oggi è una cosa troppo difficile...tutti abbiamo avuto ed abbiamo influenze musicali che ci accompagnano nel modo di suonare, ma la cosa piu' importante è fare bagaglio di queste influenze e cercare di fare musica come ci viene nella maniera piu spontanea e semplice; sicuramente quello che verrà fuori sarà una musica che trasmette e potrà forse lasciare emozioni all'ascoltatore.
Hai qualche consiglio da dare a chi, magari ancora giovanissimo, sta per la prima volta pensando di metter su un gruppo e provare a farsi conoscere?
Forsenna - Il consiglio è semplicemente di seguire il proprio cuore. Senza farsi condizionare da nulla e nessuno. Sudare sangue nel lavorare sodo, con spirito ed attitudine giusta. E cosa importante mai tirarsela e suonare per farsi dire bravi. Non conta un cazzo. La Musica è Arte e come tale bisogna rispettarla, con ambizione di certo, ma mantenendo umiltà e capacità di riconoscere i propri limiti. Cercando di esplorarsi per comprendere sempre meglio, quali sono le possibilità, sulle quali affinare l’espressione musicale e migliorarsi ogni giorno su quello che è veramente parte di noi, e non di quello che vorremmo, ma non siamo in grado di fare. E’ vitale poi non abbattersi mai, perchè il genere metal è sempre stato ghettizzato, isolato, sconsiderato dai più. Era un casino prima e per certi versi la situazione è peggiorata. Il problema è che troppi gestori pensano solamente a far cassa, dando spazio a cloni di band famose, o peggio ancora a presunta musica commerciale, finta, priva di arte. La colpa è anche di diverse persone che si fanno guidare dall’ovvio, scontato, perchè non hanno cultura musicale e sconsiderano chi fa musica propria. Credo comunque che tra alti e bassi, il metal non è mai morto e ci sono ancora persone che lo supportano, una sorta di zoccolo duro, che comprende anche più generazioni, che amano questo genere. perchè quando ti entra dentro e tocca le corde giuste, rimane sempre parte di te, oltre la monnezza di falsi musicisti che suonano solo per apparire. ricevere consensi, e guadagnare soldi facili.
Tormento - Ti anticipo che io mi considero un NOSTALGICO ......Oggi lo standard musicale e in particolar modo dei musicisti si è alzato molto. Tutti sono diventati virtuosi del proprio strumento, tendono a fare delle composizioni molto impegnative e le registrazioni devono essere perfette a volte troppo perfette quasi non umane. Questa oggi è la ricerca musicale, essere al top della tecnica e comporre brani tanto impegnativi per chi li suona e troppo per chi gli ascolta; da un mio punto di vista questo ha portato la musica ad uno standard alto ma ha appiattito il calore che deve trasmettere e le emozioni che deve lasciare. Ci siamo dimenticati che la musica è un linguaggio tra l'altro universale e non una competizione. Mi capita spesso di ascoltare gruppi che dico tra me e me cazzo sono bravissimi ed è cosi, ma poi gia' dopo un ora dall'ascolto non mi è rimasto in testa nemmeno una melodia di un riff o di un cantato. Questo è il risultato per come la vedo io.
Adesso una domanda davvero scomoda: da quando ho iniziato la mia avventura come recensore, circa dieci anni fa, ma ancor prima come semplice ascoltatore e fan, ho notato un progressivo “appiattimento verso l’alto” del panorama musicale. Con questo voglio dire che la qualità media si è indiscutibilmente alzata ma d’altro canto molti dischi tendono a suonare simili tra loro e senza veramente nulla di nuovo da dire. C’è ancora spazio per la novità nel metal e in tutti i generi che gli ruotano attorno, o dobbiamo rassegnarci a considerare le nuove produzioni come pane per nostalgici, per quanto di qualità?
Forsenna - A questa domanda ho già risposto in parte prima. Hai ragione. La produzione con l’avvento di una certa tecnologia è arrivata ad un livello davvero alto, che permette di incidere musica, con una qualità davvero impensabile rispetto al passato. Ma è una arma pericolosa che può ritorgersi contro, se non è usata con quella onestà figlia dell’intelligenza. In studio una band deve suonare davvero e non usare trucchi di copia e incolla o inserire cose finte. E soprattutto, benchè in qualsiasi lavoro di ogni band in sala, quando incidi, si migliori l’impatto sonoro e si metta tracce in più per irrobustire il suono. non esagerare mai, ma mantenere un equilibrio, che permetta quando suoni dal vivo di essere quasi fedele al cd. Non ha senso fare lavori troppi ricchi e strabordanti di tutto, se poi dal vivo non riesci fisicamente a riproporli. L’esempio, sai molto bene anche tu, sono le vecchie band che hanno fatto la storia del genere. Si sono avvalse delle possibilità di certi studi e tecnici del suono al top, ma hanno mantenuto una certa integrità sonora, sfornando album a volte quasi perfetti, dove anche per questo, non c’erano pezzi deboli, perchè il concept era pensato in qualità e non quantità. Quindi secondo me c’è tutto lo spazio che vuoi, se un musicista segue certe linee naturali e non artefatte. Questo non esclude che anchio stesso, riascolto spesso gli album di una volta. perchè hanno un qualcosa, sia legato ai tempi diversi da ora, che per intento dei musicisti, che gli rende davvero perle rare. Però cerco sempre di stupirmi cercando nuove band, che possano regalarmi belle sensazioni e fortunatamente ci sono nel panorama musicale, sia professionista che underground.
Se dovessi in due righe convincere un nostro lettore ad assistere a un vostro show o a comprare un vostro disco, cosa gli diresti?
Forsenna - Al lettore dico soltanto che se gli piace questo genere sarebbe un piacere se ci ascolta o ci viene a vedere, almeno si fa un idea di chi siamo veramente e se la nostra proposta può soddisfarlo. Ho sempre odiato fare proclami ed autocompiacimenti, tipo noi spacchiamo di qui e di là. Gli trovo banali e stupidi. Concludo soltanto dicendo, che suoniamo con il cuore, perchè per noi la musica è passione pura ed ogni piccolo passo nel sentiero musicale, è curato con dedizione ed amore.
Tormento - Lo inviterei semplicemente ad accedere alla pagina TOMBSTONE
Per concludere, ti lascio la possibilità di congedarti dai nostri lettori come meglio preferisci: se vuoi aggiungere qualcosa, questo è il momento di farlo! Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per il futuro.
Forsenna - Ancora Grazie Klaus...ci aggiorniamo nel tempo: un abbraccio sincero...e un saluto To\m/bale a tutti gli amici/fanstone ed anche a chi ci conosce soltanto da ora. Rimanete sempre tombstonizzati sulle frequenze ribelli.
Questo è il nostro singolo uscito tempo fa, di un pezzo del passato, riarrangiato, che farà parte del nuovo CD: https://www.youtube.com/watch?v=z3mmOBwLF5k
Intervista a cura di Klaus Petrovic