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Acciaio Italiano Festival 3 con Bud Tribe + Trick or Treat + Shabby Trick + I Compagni di Baal + Caronte + Spidkilz + Radical Crash at Energia Rock Area Feste
25 Maggio 2013
Marmirolo (MN)
Possiamo definire l'Acciao Italiano Festival come uno dei più sfortunati della storia dal punto di vista metereologico, infatti dopo la pioggia dello scorso anno, e la neve dell'edizione invernale, anche questa terza edizione è stata accompagnata da freddo e pioggia. Ma l'organizzazione impeccabile di Antonio Keller della Jolly Rogers Records e dei ragazzi dell'Energia Rock di Marmirolo (in primis Guido), ha fatto si che sotto la tensostruttura apposita si sia svolto uno dei più bei festival degli ultimi anni.
Arrivo in netto anticipo sull'inizio della serata e ho così tempo di rovistare nel tanto materiale offerto a prezzi popolari dallo stesso Antonio nel suo banchetto e a gustarmi una bella birra. Piano piano arrivano anche i ragazzi di Classix Metal, e si vedono vecchie facce del metal d'annata come Ulisse Carminati, Gianni Della Cioppa, Fuzz Fuzz, Manuel Fiorelli, Sandro Buti e tanti altri.
Ad aprire la serata ci pensano i ragazzi di casa, Radical Crash che promuovono il loro nuovo promo di tre pezzi (che recensirò quanto prima) 'Ready To Die' uscito in sole 100 copie numerate! Ovviamente nulla di nuovo sotto il sole (?) mantovano, ma una bella carica dai tre ragazzi che proprio in apertura ci offrono un nuovo brano 'Terrorazor' che amplifica la loro concezione di thrash rimodellando stilemi troppo sentiti come in 'Alcoholic Devastation' che li avvicina troppo ai Tankard. Simpatica la mascotte (una capra) e fondamentalmente un buon set per i ragazzi, tanto lavoro ancora per loro, ma le potenzialità ci sono tutte!
Problemi al camper degli Spidkilz fanno anticipare la scaletta per i Caronte (molto gentili nei confronti della sfortunata band piemontese) i quali ci propongono il loro doom d'annata. Non li conoscevo e devo ammettere che ci sanno fare, unico appunto la durata dei brani, forse un pò troppo lunghi per il pubblico presente non propriamente adatto al genere (mio punto di vista). Una dopo l'altra si susseguono le songs tra le quali a mio parere spiccano 'Ode to Lucifer' e 'Leviathan' dal ricco pathos e dalla buona esecuzione tecnica, un plauso in assoluto al cantante (non me ne vogliano gli altri) Dorian Bones il quale riesce a mettere una carica speciale ad ogni canzone.
Vado a pasteggiare e faccio i complimenti all'ottima cucina del posto e ai prezzi proposti davvero alla portata di tutti.
Mentre sorseggio la birra sul palco arrivano trafelatissimi gli Spidkilz. introdotti dalla musica di 'Profondo Rosso' vanno a infiammare il pubblico che comincia ad essere davvero numeroso come non vedevo da tempo. La band di Elisa 'Over' De Palma rispetto all'ultima volta in cui l'avevo vista è migliorata tantissimo, si vede molta coesione tra i vari musicisti e il set è davvero ottimo! Oltre mezzora di heavy/thrash vecchia scuola con tanta rabbia 'Beware of the Speed', 'I Will Crush You', un pizzico di malinconia in 'In Tears' e la debordante 'Balance of Terror' che chiude il set di sei brani uno migliore dell'altro. Gli Spidkilz stanno davvero scalando a tutta forza l'olimpo metallico italiano. Bravi.
Giunge il momento dei Compagni di Baal, una delle giovani band rivelazione dello scorso anno con l'omonimo album, il quartetto marchigiano delizia la platea con diversi brani del suddetto album destando una buona impressione tra il pubblico, mi dispiace di non aver seguito pienamente 'intero show per motivi 'istituzionali', ma il loro prog/doom sembra abbia fatto il proprio dovere, mi riservo di vederli meglio quanto prima.
Il pubblico adesso è bello compatto e segnalo un manipolo di ragazzini del posto, scatenatissimi, che spero siano la nuova linfa del metal prossimo futuro, dato che l'età media della serata superava abbondantemente i 30 anni..
Dopo un breve cambio palco è il momento degli Shabby Trick, la band tosco/emiliana si ripresenta al pubblico dopo circa due anni di assenza e in concomitanza dell'uscita per Jolly Roger Records della tanto agognata ristampa di 'Bad Ass', l'arrivo in extremis o quasi del cantante Mick e la ruggine di questi due anni inficia la partenza del live, dove per un attimo ognuno sembra andare per conto suo (causa problema tecnico audio), ma i musicisti in questione non son certo gente da farsi prendere dal panico e alla distanza prendono in mano le redini e portano a conclusione il tutto tra gli applausi festanti del pubblico (e degli scatenatissimi giovani metallari della prima fila), che non può non apprezzare brani storici come 'Tonight I Rock' o dell'ultima produzione 'Getaway'. Gradito ritorno sperando che stavolta porti alla produzione di un nuovo album.
Ed eccoci arrivati al momento dei Trick or Treat, confesso che la curiosità di vedere live la band capitanata da Alessandro Conti era tanta ed è stata ben ripagata. Veri protagonisti della serata, sia per la gran carica che per i brani, che si, non diranno nulla di nuovo, ma trascinano il pubblico. Per motivi di tempo la scaletta viene ridotta, ma Ale si destreggia alla grande con battute esilaranti, un vero artista da palco. I brani si susseguono rapidi partendo da "Prince With a 1000 Enemies" alla potente title track dell'ultimo album "Rabbit's Hill" che in sede live risuona ancora più metallica, passando per la divertente cover di "Girls Just Wanna Have Fun" e la helloweniana "Evil Needs Candy Too" per concludere con un'ottima versione di "Eagle Fly Free"! A mio avviso una grande band, con ancora tanto potenziale da far esplodere nei futuri album.
Infine il clou della serata dalla toscana la Bud Tribe, con un Dario Caroli febbricitante ma non meno carico di altre volte. Cosa dire? C'è ben poco da dire, qui siamo di fronte ad una band storica, il grande Bud è il guru del metallo italiano quindi c'è solo da applaudire e cantare tutti insieme sia le nuove 'Eye of the Storm', 'Camelot' che poi come sapete nuova non è, che i cavalli di battaglia quali 'Starrider', 'Rock'n'Roll Tribe', all'immancabile dedica ai fratelli che non ci son più (Masi e Cappanera) con 'Non Finirà Mai', per chiudere col devastante finale di 'Non Sei Normale' la quale vede scatenare sotto il palco la vecchia guardia del metal, da Claudio Pino, a Gianni Della Cioppa a Steven Rich!
In conclusione posso dire senza smentita, di aver assistito ad uno dei migliori festival degli ultimi anni! Un grazie agli organizzatori e un in bocca al lupo per le prossime edizioni magari meno piovose!
Klaus Petrovic