C’è una bella presenza di pubblico al Puerto Baracoa di Grosseto mentre la stragrande maggioranza del popolo italico si rimbecillisce (ulteriormente) davanti a Sanremo. Il ricco programma che ci attende prevede la presentazione del nuovo disco degli Scum ‘Painful Illusion’ con due special guests a riscaldare la platea.  Sono da poco passate le 22 quando salgono sul palco i grossetani ‘Look Out’. I giovani street-rockers guidati da Stefano Paladini suonano un hard molto influenzato dai Guns’n’Roses, Aerosmith, etc..; la loro energia ed il loro entusiasmo contagiano sin da subito e nonostante i pezzi non si segnalino per originalità e perfezione di esecuzione, ricevono una buona accoglienza. Un bel tuffo negli anni '80 per una band dalle grandi prospettive. Veloce cambio di strumenti e di musica: arrivano da Pisa i Subhuman autori di un thrash/death molto moderno ma che affonda le proprie radici nella old school della bay area. I cinque scatenati pisani guidati da un buffissimo Fabrizio Ferzola passano sul Puerto Baracoa come un tornado con pezzi tratti dal loro acclamatisismo demo 'Delirio n°1' e soprattutto dal loro disco d’esordio del 2009  "ProfondoRozzo". Il cantato growl in italiano purtroppo non rende giustizia ai testi che meriterebbero di essere ascoltati, ma la prova prettamente musicale è impressionante. I Subhuman sono veramente dei fenomeni e si meritano senza dubbio i palcoscenici più prestigiosi. Bellissima l’esecuzione del cavallo di battaglia ‘Nata Troia’ intervellata da ‘Into the Pit’ dei Testament e ‘Raining Blood’ degli Slayer. Il tempo di bere una birra e si arriva al clou della serata. Gli Scum, gruppo formatosi sul finire degli anni '90 dopo diversi cambi di line-up sembra aver trovato la necessaria solidità e questo nuovo disco (dopo tre demo) è la prova della maturità. Guida il gruppo il carismatico Leonardo Priori, con Stefano Mascioli e Sabastian Bassi alle chitarre, Simon Cagnaccio al basso e l'impressionante Valerio Brescia alla batteria. Aperture melodiche e arpeggi condiscono un suono pesantissimo alla Meshuggah/Pantera e la resa sonora del Puerto Baracoa permette di apprezzare le ottime nuove canzoni dei cinque maremmani. Gli Scum giocano in casa e non manca il caloroso apporto di amici e parenti, trasformando il concerto in un vero e proprio party che culmina con una cover dei Pantera cantata sul palco da un numero imprecisato di fans e con Leonardo portato in trionfo sul parterre. Gli Scum si meritano un posto di primo piano nel metal italiano e con 'Painful Illusion' hanno in mano l'arma per sfondare.