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Psychos at Fortezza Medicea
22 Agosto 2012
Siena
Un altro giorno di caldo torrido e di afa insopportabile avvolge la mia città, ma la serata in Fortezza per il concerto degli Psychos non va assolutamente persa mi dico, per svariati motivi, in primis perchè il leader della band Andy Romi è un nostro collaboratore, e poi per vedere la nuova formazione senza una chitarra e con la nuova tastierista, e anche per vedere i progressi fatti dopo l'uscita del primo disco "Ricordi" da me recensito lo scorso anno.
Fortuna vuole che un pò di aria fresca (?) soffi nelle magiche mura dove ha svolgimento la festa del PD, nulla a che vedere con le feste dell'Unità degli anni 70/80 che vedevano ogni sera un pienone, ma si sa il mondo cambia e i partiti peggiorano.. Cambiamo discorso che non c'entra nulla.
Il concerto subisce un discreto ritardo causa dibattito dei vertici della regione in un tendone vicino al palco, e solo alle 23 siamo pronti.
La band si esibisce nel palco centrale nella cornice dell'anfiteatro, bel colpo, ma a prima vista pubblico scarso e ancora peggio sotto l'ampio palco, saremo in 3/4. Dal palco stesso vedo Andy e i suoi pards abbastanza sconcertati, e al tempo stesso noto che alle tastiere non presenzia nessuno..
La band non si perde d'animo anche perchè sugli spalti dell'anfiteatro un centinaio di persone comunque c'è, preferiscono la comodità, pazienza.
Si parte con "Sol# Minore" ottimo brano di hard rock con bel suono di tastiere che vengono suonate dallo stesso Andy, il quale così si trova nel triplo ruolo di cantante, chitarrista e tastierista.. Capiremo in seguito il motivo dell'assenza della tastierista, la quale ha già dato forfait, evidentemente non è un momento fortunato per la band.
Rotto il ghiaccio si prosegue con "LSD" tratta dall'album "Ricordi" e nel frattempo arriva anche la nostra Ella May e un pò di pubblico scende nel piazzale e dentro di me mi chiedo: ma i rocker, metallari e parolai vari senesi dove sono? Ah alcuni erano al bar e neanche si sono affacciati, ora vorrei disquisire su sta cosa, ma siccome ormai mi son stancato di dare spazio a elementi che a Siena pensano solo a farsi belli evito. Il brano è un bel rock anni 70, piacevole e coinvolgente, seguito a ruota da "Falsità" che più che su cd risulta trascinante. La prova vocale di Andy mi sembra migliore che sullo stesso cd, ma torno a sostenere che trovare un cantante che lo sia a tempo pieno gioverebbe assai alla band, anche se non era la serata adatta per questo visto il triplo ruolo che ha un pò minato la prova vocale di Andy.
A sorpresa ci viene offerta la cover di Ivan Graziani (R.I.P.) "Il Chitarrista" che è sempre molto ben apprezzata dal popolo metal/rock e che fa la sua bella figura nel contesto della serata, buona la prova del bassista Giulio Bizzarri e del batterista Luca Di Stefano abbastanza precisi pur mancando forse di cattiveria, ma quella non è poi obbligatoria quando si ricercano suoni seventies, o no?
"Tutto o Niente" ci introduce invece al nuovo album che è in preparazione, e sinceramente non mi dispiace affatto, buon sound, discreto ritmo, tastiere al posto giusto e un solo schizzatissimo in cui Andy dà prova delle sue doti musicali. Buon presupposto per il futuro, interessante anche il tentativo di coinvolgere il pubblico nel coro, e a parte il sottoscritto (musone), dopo un timido approccio il pubblico risponde bene.
Con "Giudicami" il basso di Giulio Bizzarri prende decisamente in mano la situazione e lo fa molto bene, e anche questo è un brano che fa ben sperare per il futuro della band! Mi è piaciuto anche l'intro di presentazione in cui Andy ha detto cose giuste su chi deve giudicare la musica e spesso lo fa con sufficenza, tanto per darsi arie.. Chissà perchè mi viene in mente qualche presente (non presente..) alla serata.
Più sognante e intimo è invece "Tempo" che rallenta i ritmi della serata e mi concede il tempo di andare a prendere una birra proprio mentre parte una versione di "Nessuno mi Può Giudicare" tiratissima quasi punk!
Passata la sfuriata si torna ai vecchi brani con "Ricordi" che su album aveva la forza delle due chitarre mentre qui si ripropone struggente e melodica, uno dei migliori brani della band.
"Ancora per Te" ci viene proposta in versione acustica, e perde quel lato hendrixiano che sull'album mi era piaciuto molto, però acquista una forte dose melodica che ne ridisegna la struttura e me la fa apprezzare.
Ora precedentemente avevo visto solo una volta live gli Psychos e via web, devo dire che la band mi appare meglio su palco che non su cd, certo da lavorare c'è ancora, insisto sul cantante, non me ne voglia Andy, ma l'idea delle tastiere una volta trovato il tastierista in pianta stabile non è male, e rende il suono molto più seventies di quanto già non lo sia.
Ci si avvia verso la fine, la mezzanotte è passata e solo le discoteche posson rompere le palle ai cittadini fino a tarda ora, il rock no, quindi la band deve sfoltire la scaletta e ci propone "Ascoltare" un vero e proprio inno al rock, decisamente migliore che su disco, e potrebbe migliorarsi ancora con i consigli di cui sopra.
Si chiude con "Odio" titolo che è tutto un programma la quale mixa elementi sabbathiani alle tastiere rendendola seventies quanto basta per essere amata a primo impatto. Ripeto con qualche accorgimento e con una produzione stavolta all'altezza, il prossimo studio album degli Psychos potrebbe sorprenderci, chissà..
Chiudo con il ritorno alla polemica finale, a Siena se la scena è quella vista mercoledì sera, si può fare festa prima ancora di cominciare, la base del successo di certa musica sarebbe la presenza costante di chi la suona, ma evidentemente bersi una birra è meno impegnativo che seguire i colleghi che suonano.
Una parola sul look della band, direi adatto al contesto musicale offerto, fregatevene di quello che dicono gli altri.
Testo: Klaus Petrovic
Foto: Leandro Ferrari