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The Raff + Hi-Gh + Shut Up! at Closer
04 Ottobre 2012
Roma
Un concerto memorabile e una serata all’insegna della musica quella al Closer con il live dei The Raff e i due gruppi che hanno aperto l’evento, gli Shut Up! e gli Hi-GH ,due della scena underground romana, musicalmente interessanti e molto convincenti dal vivo.
Il concerto inizia con la prima band in programma, gli Shut -Up!, e una full immersion dell'heavy metal anni '80. Ci hanno raccontato un po' della loro storia, delle loro origini. Quattro chiacchiere con Roxxi D.Ville, Alex Seagull,Slider, Luke Rassman, WilDek.
Parlate degli Shut Up...
'Gli Shut up si sono formati per rivivere le sonorità hard rock degli anni '80, l'ultimo subentrato è Simone, il chitarrista, dopo le varie vicissitudini . La genesi è avvenuta il 1° maggio del 2010.Stiamo sperimentando, ma il nostro suond di base è hard rock.'
Programmi per l'anno prossimo?
'Abbiamo in programa un Ep che sarà pronto entro gennaio, autoprodotto, poi abbiamo in progetto anche un videoclip, ma ci vuole tempo e tanto lavoro. Non sarà facile: non ci sono molte radio che promuovono i nuovi gruppi, facciamo fatica a trovare spazi per suonare.'
Gli Shut Up come formano le canzoni, i testi?
'Cantiamo sempre in inglese, perché riteniamo sia la lingua 'più musicale' e arrivi di più. Siamo sempre in costruzione, vediamo cosa ne scaturisce. Non ci fossilizziamo, la nosra musica si evolve in continuazione, cerchiamo di sperimentare e non essere ripetitivi, quindi adattiamo il sound cercando di non fossilizzarlo su quello che è. E’ inutile creare sulla falsa riga di quello che già esiste. Ognuno interagisce, attraverso il suo bagalio personale e le sue esperienze. Exchange è il brano in cui ci rispecchiamo di più, perché le parti ritmate rappresentano il riassunto per cui stiamo lavorando adesso. '
Ci saranno collaborazioni con altre band?
'C’è un progetto in ballo: suoneremo con gli Hammer, un’altra band di Roma al dissesto musicale di Tivoli, poi ci aiutiamo tra gruppi, come una band di Livorno, i 17 Crash che ci farà conoscere anche fuori dal lazio.
Scaletta.
1.Exchange + bad Business
2.In my arms
3.We belong together
4.Wanted dead or alive
5.Paradise City
6.So hard rock
Subito dopo, lo speed metal degli Hi-Gh, formati da Tommaso ‘Slowly’ (Bass and Vocals), Marco ‘RedEyes’ (Guitar and backing -vocals) , Marco ‘Psyki’ (Vocals and -guitars) e Ovidio ‘Smyley’ (Drums)...
Siete la fusione di varie band che erano sulla scena romana...
'E’ una fusione di tre gruppi, gli HASTIGHED,REAKTOR E HYBRID FEAR . Con questo progetto cerchiamo di farli rivivere, mischiando varie influenze dal rok’n roll speed metal al punk rock. Infatti prendiamo spunto da un po' di tutto, sperimentiamo, anche se la nostra base resta lo speed metal.
Le risposte del pubblico ci sono state...
'Le difficoltà per suonare ci sono per un gruppo metal a Roma. Ma la gente che ci segue c’è, a noi fa piacere vedere chi è interessato a sentirci. Ci piacerebbe fare qualcosa, nell’underground e che la gente ci creda seriamente, che creda nella musica. Tutti quanti scriviamo, siamo una band unita. Se uno vuole comprendere bene il gruppo, può ascoltare un pezzo alla.. Hi-gh!'
Batteria e chitarre, basso distorto, sono molto presenti....
'Lasciamo al caso, a quello che è spontaneo la stesura dei testi. Anche la scelta di cantare in inglese è perché siamo influenzati da tutto ciò che riguarda l’Inghilterra. Anche musicalmente l’inglese rappresenta una lingua adatta a questo tipo di musica, un po’ ...alla Sex Pistols!'
Parliamo della vostra storia...
'Abbiamo una demo autoprodotta, dopodiché abbiamo trovato l’etichetta di Anthony Drago dei Fingernails. Ma abbiamo imparato dalla nostra esperienza una cosa importante: affinché un progetto funzioni, bisogna curare anche la parte visiva, ovvero l’immagine, e l’interazione con il pubblico è indispensabile. A gennaio uscirà il nostro primo full leght, stiamo studiando parecchio, su ogni dettaglio, perché le rifiniture sono importanti.
Non siamo proprio una band speed metal, non ci piace essere etichettati. La nostra è una visione più ampia e più sperimentale con un sound nostro e personalizzato.
La cosa principale su cui lavorare?
La cosa principale è il sound, sul quale ci studiamo tutti. Speriamo di fare un bel lavoro, siamo ottimisti, fomentati al massimo. Quest’estate abbiamo intenzione di fare molti concerti.
Scaletta:
Faster!Faster!Faster!
You're going down!
Freeway madness
501'st legion
Silver Machine (Hawkind cover)
Zig Zag Shaped
Jumpig Jack Flash
Das Boot (strumentale)
The Chase is better than the catch (motorhead cover)
E infine, loro, i mitici The Raff, che hanno chiuso tra gli applausi e dopo il concerto firmando autografi ai presenti. Hanno aperto il sipario con la loro Dreamer, per entrare nel vero sound della serata. Ma è solo l'inizio, perché Signal from Hell e Running to the Hell hanno acceso gli animi facendo sognare.
Adesso sono tre: praticamente l'essenziale per una band. Con Chris e Master Bianco conclude il trio Tony Arcuri, peraltro un grande fan della band, che addirittura, come loro stessi hanno raccontato dopo il concerto, a 14 anni scappò di casa per andare a vederli suonare quando fecero da spalla ai Venom.
Ma le sonorità, la grinta, la determinazione, la carica che trasmettono si ritrovano tutte concentrate nella ritmica, tipicamente Heavy metal in un perfetto connubio tra chitarre, basso e batteria. Tutto un concentrato di suoni che arriva al suo apice sulle note della più elaborata All for One, magistralmente interpretata dal buon Chris come l'esecuzione di Gates of Fortune e per continuare con i suoni metallanti di HM Motorslain e Driven Mad.
Il gran finale si presenta con I Trust e Rafforce Commandos, che chiude il percorso sonoro, per un concerto che li vede più grintosi che mai.
Ci saranno altre date, altri concerti, per una band storica che sul palco ci è nata, ha fatto tantissimi live e ha plasmato la storia, scrivendo un capitolo importante della musica italiana. Continuerà a scriverlo...
Ilaria Degl'Innocenti







