I temi religiosi e cosmici sono sempre stati un pallino del metal. C’è chi li trattava a mezzo di storie, fantasie, personaggi immaginari, e chi tramite i modelli esistenti, in primis quelli religiosi.
In generale poi, con l’avvento di alcuni generi, si sviluppa un linguaggio costante, con una ricerca voluta e sistematica del cosiddetto linguaggio negativo, cioè quello che utilizza figure reali o metaforiche di distruzione, capovolgimento, disfacimento. Dalla morte individuale all’apocalisse, dalla disgregazione di un singolo organo alla disintegrazione fisica del pianeta, dal corpo alla mente.