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1782
Nelle settimane passate la casa discografica romana Heavy Psych Sound Records ci ha dato la possibilità di intervistare alcune delle sue band. Iniziamo con i sardi 1782, trio sardo (Marco Nieddu, Gabriele Fancellu, Francesco Pintore) autore di un album omonimo, pubblicato a metà 2018, di cui abbiamo cercato di approfondire origini, ispirazioni e progetti futuri.
Le domande sono state inviate prima dello scoppio del coronavirus dunque si riferiscono ad una normalità che speriamo di riconquistare al più presto.
Ecco le risposte di Marco Nieddu, chitarrista e cantante della Band
Come prima cosa vorremmo sapere qualcosa di voi. Come vi siete formati e da che esperienza musicali venite?
L'idea di formare una band Doom era nell'aria già da tanto tempo, ma per un motivo o per l'altro non riuscivamo mai ad andare in studio per buttare giù qualche riff. Poi finalmente ci siamo decisi, ed eccoci qua! Ci siamo formati a Dicembre 2018, io (Marco) e Gabriele suonavamo insieme in un altra band (Raikinas). All'epoca suonavo solo con loro mentre Gabriele aveva (e ha tutt'ora) una band black metal, gli Unholy Impurity. Poi ad Aprile 2019 entrò nella band Francesco al basso, già bassista di Apneica e Egon.
Come definireste la vostra musica? C’è qualche fonte di ispirazione particolare?
Veniamo da due rami Doom completamente differenti, Gabriele viene dal ramo "Old School" quindi Black Sabbath, Pentagram, Candlemass etc. Io invece vengo più dalla vena Stoner Doom, quindi Electric Wizard, Sleep, Monolord etc.
Per quanto riguarda le tematiche invece trattiamo temi macabri realmente accaduti (She Was a Witch), leggende sarde (Oh Mary), e temi legati all'occulto e all’horror.
Essendo sardi, l'ispirazione di certo non ci manca ahahah!
Avete scelto una data storica per dare il nome al gruppo. Perché proprio 1782?
Nel 1782 è stato celebrato l'ultimo processo per stregoneria in Europa, quello di Anna Goldi in Svizzera. Ci ha colpito da subito quel numero ed il suo significato. Infatti, proprio da quella data è nata "She Was A Witch", il nostro singolo di debutto. E poi quel numero era perfetto per il genere di Doom che avevamo in mente di fare!
Come vedete la scena hard rock/metal? Si fa un gran parlare di “morte” del rock ma le grandi band continuano a riempire gli stadi (vedi il recente successo dell’annunciato tour Motley Crue/Def Leppard/Poison/Joan Jett). Anche in Italia è così?
Come disse Neil Young "Rock and Roll will never die". C'è una bellissima scena Hard Rock/Metal in tutto il mondo, dalle band più underground alle band più affer,ate. In Italia pensiamo che il discorso sia un po’ diverso dal punto di vista dei concerti, ci sono tantissime band valide ma poca gente che va a vederle, forse è il periodo, o forse non va di moda in questo momento! ahahah
Rispetto al passato le vendite discografiche sono calate drammaticamente a causa del download digitale. Come vedete questo fenomeno? Ha anche spazi di crescita per la scena underground a vostro parere?
A dire la verità noi non ci possiamo lamentare, vendiamo abbastanza bene in tutti i formati, CD, cassetta, vinile e digitale. Ti posso garantire che nel nostro circuito, quello Stoner/Doom, sono tante le band underground che fanno sold out in pochissimo tempo, e grazie al supporto dei fan si riesce ad andare avanti, ad organizzare tour, comprare strumentazione, registrare etc.
Di certo non facciamo i milioni, ma almeno riusciamo a levare fuori qualche soddisfazione.
Avete già composto del materiale per una prossima uscita discografica?
Si, abbiamo composto quasi un album intero, siamo molto soddisfatti dei nuovi brani, non vediamo l'ora di registrare e farlo uscire!
Avete date live in programma o altri progetti per promuovere la vostra musica non appena sarà possibile?
Abbiamo dovuto annullare il nostro tour europeo di Aprile a causa del Covid-19, per il momento abbiamo confermato solo le date al Desertfest London, Electric Valley Fesival e Heavy Psych Sounds Fest Switzerland. Sperando che il virus ci permetta di suonare!
Grazie a Marco e buona fortuna ai 1782!
Intervista a cura di Alberto Trump