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Abgott
Il pomeriggio precedente al concerto che gli Handful of Hate hanno tenuto a Palermo, Nicola B. e Agamoth si sono incontrati nuovamente dopo molto tempo ed è per questo che adesso ho l'occasione di intervistare il black metaller italiano più conosciuto in UK. Per il momento si tratta solo di un reenvio di mails, ma tra poche settimane avremo l'occasione di un faccia a faccia che coinvolgerà anche il bassista Robin 'Graves' Eaglestone (Criminal, December Moon, Belphegor (Aut), Grimfis) e di Agamoth una persona dietro il personaggio, decisamente disponibile e cordiale. A Londra potrò indagare molto di più e chiedere ulteriori anticipazioni, senza tralasciare l'importante passato di Robin. Ma per adesso, cosa puoi anticipare ai lettori di Italia di Metallo?
So da Nicola B. che avete in mente di essere in tour per il prossimo autunno. Quali sono i vostri progetti al riguardo?
Well, dipende dalle scelte contrattuali che faremo tra labels e live agents, per essere sincero con te. Solitamente sono loro a scegliere per noi il tour migliore e le date più adatte, ovvio che anche questa volta sarà così, ciò non toglie che io sono in costante movimento e sono “addicted” allo stage, quindi quanto più posso suonare suono. In questa prospettiva, sto organizzandomi con il management per organizzare tre date UK, Londra e sud Inghilterra, un paio di date in Germania, qualche settimana in giro per l’Italia dal nord al sud, forse Spagna (grazie alla collaborazione con Nicola B. – HOH), e forse Svizzera (grazie alla collaborazione con gli svizzeri Amphytrium). La mia idea è di poter fare queste date UK/Ita/D/CH/ES con Nicola e i suoi nuovi HOH, siamo legati da una fratellanza metal ormai che si rifà alla fine degli anni 90… ed è sempre un piacere dividere lo stage con un alto esponente del metallo nero italico e con Amphytrium di Lugano! Vedremo….
"Artefact of Madness" è ormai uscito da qualche tempo, ad oggi si leggono ancora giudizi molto diversi. C'è chi vi osanna e chi non vi perdona di essere usciti in certo modo dal tradizionale modo di fare black metal...
…ma sinceramente no non siamo usciti dal mondo tradizionale black e sinceramente non ci siamo mai neanche entrati (lol)… Abgott ha sempre avuto la sua visione di metal estremo, sempre singolare e sempre non convenzionale, Abgott non ha mai seguito le regole, né ha mai voluto fare parte di una scena dove si gioca il ruolo di emulatori e schiavi di suoni e modalita di composizione basate solo ed unicamente su stereotipi creati da gente che tra l’altro considera il sud europa una merda!
Detto questo posso anche dire che quando facemmo uscire l’omonimo debut album pur se molto grezzo ed estremo, non suonava scandinavo ne europeo, ma suonava Abgott, quando publicammo “Fizala” tutte le review erano pessime in Italia, tutti dissero che era una schifezza immonda, e pure oggi quel disco ha venduto 12.000 copie tra America, UK, Germania e sì, anche e soprattutto Italia, e c’è chi ci condanna per non aver fatto di Artefact un nuovo Fizala… vedi la mia idea di musica è basata su un concetto importante del black: “INDIVIDUALISMO” io non seguo quello che suona pinco pallino che è appena sceso dai monti con le pecore… non può fregarmi di meno di o cosa faccia dica e suona… nel black metal rispettavo solo una persona… ma è ormai diventato un mito.
Sinceramente sono contento che ci siano pareri diversificati e discordanti riguardo i miei dischi, è un buon segno, vuol dire che la gente ascolta!!! Quindi dico grazie a tutti, sia a chi ci osanna e a chi non ci perdona… anche perche dopo l’uscita di “Godfather In Black” I pareri saranno ancora più discordanti (lol)…
Come è nata questa voglia di cambiamento che si nota già nel vostro primo album del 2003? Vi sentite, in qualche modo, gli iniziatori di un nuovo trend?
No, quello del 2003 è un promo, il debut è arrivato con “Abgott” nel 2000 dopo che facemmo uscire il demo nel 1999 “Celtic Metal Battle”.
No non credo nei trend... i trend sono per coloro che non hanno la forza per starsene in piedi da soli! Non credo che Abgott sarà mai visto come un’influenza musicale nella testa di altre bands, perché Abgott nn si ripete mai, ha sempre qualcosa di nuovo da esprimere e comunicare e se volessimo creare un trend allora dovremmo ripetere la stessa formula sperando che la gente l’accetti e inizi a copiarla, come un franchising… e no dai qui stiamo parlando di musica non di una catena di negozio d’abbigliamento…. i trend li lascio a chi ha bisogno di seguire come una pecora il nuovo pastore di turno… io non seguo io cammino per conto mio! E cmq sono sempre stato stanco delle scene, ho semrpe pensato con la mia testa nn con la testa di un altro… io sono io, punto! Molte bands italiane dovrebbero un attimo prendere posizione e coraggio di esprimere se stessi con individualismo ed originalità, come fanno Handful of Hate, Throne of Molok, Disguise e Legion of Darkness.
La vostra line-up ha subito dei cambiamenti nel tempo. Cosa vuol dire far veramente parte di Abgott? Cosa cerchi nei tuoi collaboratori?
Well, i componenti in una band sono sempre relativi ed è tutto basato sulla loro voglia di fare bene o fare male!
Far parte di Abgott significa saper suonare il tuo strumento! Significa capire che significa comporre musica e arrangiarla, significa saper creare dinaniche e atmosfere al di la che sia metal estremo o prog o classic. Ai membri di Abgott chiedo la precedenza per Abgott su tutto e fortunatamente ora posso dire di aver trovato musicisti di serie A, che vivono di musica e fanno musica per vivere! Come già sai Graves ha la sua storia alle spalle e ha joined Abgott perche vuole suonare comporre e dare sfogo al suo talento, troppe volte soffocato in altri progetti… Morgvar il nuovo batterista ha alle spalle 3 tour europei con Vader Gorgoroth e Suffocation… non che a me freghino i nomi, ma di certo stare on the road per 2 anni non stop con gente che lavora comunque professionalmente, diciamo che crea il carattere di un musicista, ovviamente tutti sanno chi è Tanathos lui ha gia lavorato con me su Artefact dando risultati nn da poco… quindi che posso dire… la naturale selezione ha avuto il suo sopravvento dando vita ad una creatura chiamata Abgott piu stabile e individuale.
Colgo l’occasione per dire ai lettori in prima persona: “non pensate male - avere un ex membro di una gothband, nn singifica che Abgott è piu morbido e piu goth… non diciamo blasfemie - la musica scritta da Graves è molto aggressiva e molto black, niente neanche lontanamente comparabile con il suo passato… lui è molto Celtic Frost!!!”
Parlaimo di Black Metal: cosa pensi quando, soprattutto in USA o in UK, si attribuisce a questo genere la colpa di tanti suicidi, depressioni o comportamenti deviati da parte dei seguitori?
Se una persona è malata in testa, nessuno puo farci nulla. E’ colpa dei media che hanno bisogno di un capro espiatorio per sfuggire al fattore principale: la società uccide se stessa, ma la colpa è sempre dei “ribelli”! Onestamente non mi interessa per niente tutta sta storia... penso che di deviazioni ce ne siano tante in tante categorie, non solo alternative! Siamo un ammasso di deviati e di serial killers hahahahaha!
Parlaci del nuovo materiale. Come sarà il sound del prossimo cd?
Il nuovo disco è un capitolo diverso dai precedenti, ovvio che si sentono i classici momenti Abgott come nei precedenti lavori, ma abbiamo adottato sonorità diverse molto estreme ma registrate diversamente. Questa volta abbiamo lavorato qui a Londra registrando agli Hardbeat Studios ed FX Studios (Rolling Stones, Led Zeppelin, Eddy Clark – Motorhead, Jimi Hendrix, Erik Clapton e cosi’ via). Il risultato è al di sopra delle aspettative, non abbiamo usato computers, ma registrato tutto live, come facemmo con “Fizala”, abbiamo usato suoni piu naturali, compressioni al minimo, distorsioni più chiare e per niente a zanzara, volumi altissimi, ho scelto ed optato per soluzioni sonore e compositive diverse stavolta, avendo un batterista piu versatile ed un bassista che sa creare armonie di basso, ho sfruttato al meglio le loro capacità per dare vita ad un disco piu dinamico e piu versatile.
Le soluzioni vocali che ho adottato sono molto, come dire, singolari… come band adoriamo sperimentare con tecniche e soluzioni non sempre comuni agli standard, ovviamente… avendo potuto lavorare con producer Rock Metal piu che solitamente estremi, ci dà la possibilità di esprimerci meglio. Registriamo tutto analogico, niente computer crap! Quindi Godfather è un album che suonerà molto vero, molto live e molto dinamico.
Facciamo una parentesi sulle altre bands italiane del genere. Come ti sembra, attualmente, la nostra "scena"?
Ok, salvo Handful of Hate, Disguise, Throne of Molok, Legion of Darkness e qualche altra band realtà nascosta, onestamente penso che in Italia ci sia un eccesso di arroganza. Ci potrebbe essere una scena molto forte, che avrebbe molto da dire nel mondo metal, ma al primo posto i media non supportano la scena italiana, quindi non la fanno crescere, i promoters guardano solo a band “straniere” per live shows, le stesse bands si fanno una continua e stupida lotta senza senso. C’è troppo mal parlare alle spalle e non c’è assolutamente nessuna voglia di collaborare ne supportarsi senza “incularsi, però poi ci si lamenta che “le cose non succedono…”! Vuoi che le cose cambino? Inizia a cambiarle! Comunque, la colpa maggiore, la do ai giornali, purtroppo, finchè ghettizano la scena italiana per poter sopravvivere con gli sponsor “stranieri” l’Italia non avrà mai nulla da offrire!
Personalmente ammiro la tenacia, la forza di volontà e la musicalità di un mio caro amico, veterano e fratello metal, Nicola B. ecco un esempio di chi crede e lavora senza posa! Non importa quante line up ha cambiato e quante ne potrebbe ancora cambiare il suo sound è unico diretto e senza pietà, questo è quello che chiamo “musicianship”!
Lo stesso dicasi dei Pugliesi - Disguise e Siculi - Throne of Molok e Legion of Darkness, entrambe le bands lavorano duro a livello nazionale come promoters e come distributors. Lavorano molto live nel circuito internazionale e di certo non sfigurano, il loro sound è unico, molto personale, pesante e blasfemo, un vero e proprio New Wave of Southern Black Metal!
Tra l’altro aspetto con ansia le prossime uscite di queste 3 bands in autunno 2009. Molto probabilmente sarò nuovamente in tour con loro nel 2009/10, quindi tenete gli occhi aperti per le prossime news!
Poi comunque, a livello italiano, adoro la “vecchia guardia” soprattutto Mortuary Drape, una vera leggenda nel mio universo musicale, Evol, Bulldozer e Death SS, quest’ultimi sono stati la mia prima vera e propria inspirazione al metal estremo e teatrale, sono un amante del cinema horror e nel mio immaginario loro rappresentavano e rappresentano l’incarnazione musicale dei classici dell’horror britannico, detto tutto! Steve Sylvester è secondo il mio parere, uno dei musicisti italiani metal intoccabili!!! E sinceramente non capisco tutta sta grande idiozia nel definirli “gli innominabili” perche portatori di sfortune… ma che stupidaggine!!!! Steve Sylvester e i suoi Death SS han fatto la storia del metal italiano, portiamo un po’ di rispetto!
Per il resto delle bands, non so che dirti, non sento né vedo molto, quindi significa che non sta succedendo nulla di nuovo o peggio sembra che tutto sia bloccato in un limbo.
Anyway, let’s care for those that really matter!
Grazie per l’interview e ci vedremo presto qui in terra albionica! Stay true!
Intervista a cura di Sara B.