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Alchol, Drugs and Fucking Hell

TrackList
01. Here’s no God (intro)
02. I Disgust
03. Abuse of the Useless
04. No Way Out
05. Agonize
06. Spreading the Hell
07. Welcome Self-Destruction
08. End (outro)
HELVETE - Alchol, Drugs and Fucking Hell
(2008 - Funeral Moonlight Productions)voto: 6.5/10
Quando si dice:”un vero peccato”. È la sensazione primaria nell’ascoltare i vicentini Helvete, Black Metal band cresciuta con il “De Mysteriis” dei Mayhem direttamente iniettato nelle vene, a quanto pare. Un peccato perché la band veneta, nata nel 2003, ha pubblicato solo quest’unico album prima di sciogliersi.
Penso si sia capito dal cappello iniziale che il Black proposto dagli Helvete segue nettamente la scia dei Mayhem del periodo del “De Mysteriis Dom Sathanas”, vuoi per il riffing-work,vuoi per i continui interscambi fra momenti più cadenzati e monolitici e fraseggi violenti e ferali, vuoi anche per la voce di Il Cadavere (…), che a tratti ricorda quella del caro vecchio Attila.
Dopo la lunghissima intro “Here’s no God”, che detto fra noi m’ha ricordato una qualsiasi colonna sonora di film trattanti argomenti alieni e iperspazio, arriva proprio la song che potrebbe essere presa a manifesto per capire gli intenti ed il sound di questa band: quella “I Disgust” che da il vero e proprio via all’album, con i suoi tratti prettamente mayhemiani. Da ascoltare assolutamente, a mio avviso, anche le ottime “No Way Out” e “Spreading the Hell”, quest’ultima forse pezzo migliore dell’intero disco, o ancora “Hail Self-Destrution” che paga tributo alla leggendaria “Freezing Moon”.
Menzione al merito ai cinque musicisti che compongono la line up degli Helvete:de Il Cadavere ne abbiam già parlato, sostanzialmente, quindi mi soffermerei in particolar modo sulla coppia d’asce, Bazuzu e Serpent, che macinano riff su riff di una malvagità inenarrabile, e la sezione ritmica composta da Gamba (basso) e Baital (batteria), (quest'ultimo impegnato anche nelle fila degli Eternal Frost e nei deathsters Death Heaven), monolitici a dettare i tempi dell’apocalittica autodistruzione degli Helvete.
Facilmente intuibile che l’originalità è bel lungi dall’esser presente in quest’opera, però “Alcohol, Drugs and Fucking Hell” può facilmente divenire un piacevole ascolto per chi ha imparato a conoscere questo genere attraverso la più malsana creatura mai creata, i Mayhem. Proposta interessante, dunque, ma la band è ormai sciolta. Un vero peccato.
Daniele Ogre