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LIVING OUR LAST ANSWER

TrackList
01. Intro
02. Dharma
03. How it Ends
04. Beware of the Oldman
DISMAYED - LIVING OUR LAST ANSWER
(2008 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
I Dismayed provengono da Bologna, ed escono nuovamente sul mercato con la loro seconda demo (la prima, intitolata "Prologue", risale al 2006).
"'Living our Last Answer"' contiene quattro traccie, tre in realtà dato che la prima è una breve intro, che in totale fanno poco meno di 20 minuti di musica: non sono molti, ma sono piuttosto intensi, e si rivelano sufficienti per esprimere al meglio le potenzialità del gruppo. Non è facile definire univocamente il genere proposto: nonostante alcuni momenti tendenti al thrash o al death (specialmente a livello di linee vocali, con un growl che a tratti ricorda vagamente il compianto Chuck Schuldiner) l'impostazione generale è riconducibile ad un metal di stampo abbastanza tradizionale e relativamente melodico e cadenzato.
Dopo la breve intro, si parte con "Dharma": piede sull' acceleratore e voce cattiva e potente. Le chitarre nel frattempo tessono melodie interessanti, che possono rimandare ai Maiden di "Somewhere in Time". Molto bella la parte melodica centrale, seguita da un assolo breve ma incisivo; convince anche la conclusione, dominata da chitarre aggressive e stoppate.
La canzone successiva è "How It Ends": qua la voce è cupa e roca dall'inizio alla fine, e si amalgama molto bene con i suoni pesi e cadenzati. Le chitarre danno prova di ottima tecnica e di discreto gusto per la melodia; da notare che è il testo di questo brano a dare il titolo alla demo.
Il brano conclusivo, "Beware of the Oldman", si distingue dai precedenti in quanto l'apertura è calma ed arpeggiata. Ma la tranquillità, come è lecito aspettarsi, dura poco, e dopo un breve "sproloquio" chitarristico si entra nel vivo della song. La linea mantenuta è sempre quella dei riff pesanti ma piuttosto rallentati, e dell'alternanza tra voce growl e voce più pulita, seppur cupa e quasi recitata. Ancora una volta si hanno delle variazioni nella fase conclusiva.
Traendo le somme, i brani qui presenti risultano nel complesso omogenei ma nient'affatto monotoni, e l'ascolto del prodotto si rivela particolarmente piacevole. Adesso, aspettiamo solo di poter giudicare i Dismayed “sulla lunga distanza”. Nel frattempo, promossi abbondantemente.
Francesco S.