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Napalm for Breakfast

CUBE - Napalm for Breakfast
(2012 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Il progetto CUBE, come amano definirlo i 4 ragazzi veneti che l’hanno ideato, non è semplicemente una band; è appunto, come dice il nome stesso, un “progetto” e incarna tutte le caratteristiche di sperimentazione e ricerca a cui un appellativo del genere può far pensare.
Il nome stesso è evocativo di un qualcosa di strutturato, metodico e preciso, aggettivi che ben si associano alla musica che tale progetto propone: un thrash-death metal battente che richiama appunto la “misura” e le geometrie più regolari, ma che ha quel qualcosa di New Metal che oggi come oggi non è identificativo di un genere, ma semplicemente indice di originalità. D’altronde in molti, da Pitagora a Leibnitz, ci hanno insegnato che matematica e musica sono due materie strettamente connesse.
Ma andiamo a vedere ciò che davvero conta, ovvero la proposta musicale.
CUBE si presenta al pubblico con un EP, “Napalm For Breakfast”, che ha davvero molto del “cubo”. E’ infatti un lavoro omogeneo e compatto, senza intermezzi di alcun tipo, ogni pezzo è facilmente riconducibile agli altri, in una parola: “regolare”, proprio come un cubo!
Il lavoro si apre con “Zombies Are Walking”, pezzo trascinante, pieno di carica e violenza musicale, tra l’altro con un bel riff di chitarra nello special, e prosegue con la title track “Napalm For Breakfast”, che continua a trascinare l’ascoltatore in questo viaggio allo stesso tempo di sfogo e di scoperta. Il ritmo rallenta un po’ con “I’m Just A Drumcard”, pezzo comunque dotato di un gran bel riff e con intelligenti giochi di doppia cassa. Giusto il tempo di riprendere fiato e si riparte con “When The Mind Began The Play”, che ricorda vagamente i Pantera, e con “Revolution” in cui i Nostri danno libero sfogo a tutta la loro tecnica musicale.
Il pezzo forte di “Napalm For Breakfast” è, a mio avviso, “Freak Show”, canzone che probabilmente riassume nelle sue note quello che è, o che vorrebbe essere, il progetto CUBE: tanta potenza sonora con soluzioni musicali tanto coraggiose quanto innovative.
A questo punto arriva anche la cover, ben riuscita, di “Breed To Breathe” dei Napalm Death e poi il lavoro prosegue con il gran finale. “…And Then Nothing” accelera ulteriormente il tiro del disco, poi scorrono i titoli di coda sul suono della strumentale “Principles Of Wayout”.
“Napalm For Breakfast” punta a conquistare gli amanti del genere, ma non è detto che non possa essere apprezzato anche da chi, pur avendo gusti musicali differenti, presenti una buona apertura all’ascolto.
Da apprezzare lo sfoggio di genialità nel logo del progetto: una precisa combinazione geometrica delle quattro lettere che compongono la parola CUBE!
Max Manthix