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Whisper in your Ear

NUMBER H - Whisper in your Ear
(2010 - SG Records)voto: 8.5/10
Il miglior rock l'abbiamo avuto in passato, i cagliaritani Number H, band abbastanza nota a livello nazionale, prendono spunto dal rock settantiano utilizzando sonorità dei nostri tempi; è una musica influenzata da mostri sacri e intoccabili come Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath,ma anche più contemporanei come gli HardCore Superstar o i Disturbed, con lo stesso impatto energetico non indifferente. Inoltre intuisco influenze Industrial rock.
Iniziamo con “One Day” : un arpeggio di chitarra ed una melodia di basso “flangerato” introducono il brano; riff dissonanti, cori intervallati su tonalità minori, cambiamenti di tempo e suoni particolari che percorrono tutta la canzone. Il gioco delle dissonanze è molto bello. Spettacolare il riff di partenza di “Never Too Late”, se mi permettete alla “Hard rock & Ass'Kickin”,giro che percorre tutto il pezzo che unito ad altre parti rendono la canzone stracolma di groove vincente, il quale non cede mai. A circa metà “Never too late” cambia direzione deliziandoci con assoli “very bluesy style”. “Brooken Dreams”,brano precedente, segue questa linea mentre “Where I'm Going” verte più sullo stile ballata,senza rinunciare al marchio di stile della band, ovvero quello di ricorrere sempre a soluzioni dissonanti che particolareggiano i brani. “Get Away” ,quinto brano, mi ricorda un po' i Motley Crue : grezzo e arrogante, è forse la canzone più hard rock (anche Glam diciamo) dell'album. “Have You Seen” è davvero un pezzo spettacolare : il “debito” al Blues è evidente, il chitarrista è veramente in gamba..riffing arrogante,suono deciso e pieno,mai calante. A 2:23 è fantastica, specialmente quando esplode in un gran assolo ispiratissimo, che si conclude nel finale,in supporto al ritornello. Complimenti!
“Break The Chains” è una ballad molto dolce, malinconica e d'amore. La voce calda del cantante è stilisticamente e armonicamente perfetta. Finito il momento “tranquillo”, si torna a pestare : “Fuck your mind” è un treno in corsa che non si fermerebbe nemmeno davanti ad una montagna, ma trapasserebbe da parte a parte facendola crollare; Insieme a “Have you seen”, il brano migliore. ”Floating” e “Breathe” tengono lo stesso groove delle precedenti, i riff incessanti del chitarrista sono davvero adrenalinici...Ed eccoci arrivati all'ultimo brano : classico brano riassuntivo di un percorso intrapreso fin dall'inizio, molto dissonante, bluesy e con groove incessante, ideale da mettere in macchina e sparare a palla sulle casse prima di andare al lavoro..e i problemi passano ;-).
I Numberh H sono una gran Band, continuando su questa strada ci riserveranno della grandi sorprese.
Concludendo, come sapete in questi giorni è iniziato il festival di San Remo...un “festival della musica” in una nazione in cui la miglior musica non è quella che si sente in tv (con qualche eccezione) ma è quella di una realtà ben diversa, una realtà “underground” fatta da ottimi musicisti (anche giovani) e bands validissime e competitive a livello europeo, che andrebbero scoperte, aiutate e lanciate nel mercato con una buona pubblicità, come accade in certi paesi del Nord Euopa...Ho recensito molti gruppi ormai, e sono sempre più convinto che l'Italia non temerebbe confronti con altri paesi.
Daniele Vento