Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
The Seed of Foolishness

TrackList
01. Between The Lines
02. The Politics
03. Pyre Of Fire
04. The Distance
05. Ending Prophecies
06. Bones
07. Again And Again
08. Deep Infection
09. Sick And Tired
10. A Moment Of Truth
EXTREMA - The Seed of Foolishness
(2013 - Scarlet Records)voto: 7.5/10
Comunque la pensiate gli Extrema hanno fatto la storia del metal italiano. E come tutti coloro che partecipano alla storia hanno sostenitori e detrattori. Certo le cose sono cambiate dall'ep "We Fuckin Care" ai giorni nostri. Negli anni la band di Tommy "Disumano" Massara si è evoluta dal thrash di "Tension at the Seams" al groove/thrashcore, cavalcando magari le mode del momento, e a detta dei detrattori snaturando completamente ciò che erano. Opinioni. Io resto sempre del parere che prima di giudicare per sentito dire (malattia nota degli italiani) è sempre bene ascoltare ciò di cui si parla.
"The Seed of Foolishness" è, se non ricordo male, la decima uscita ufficiale della band lombarda tra Lp, Ep e live/compilation, e uscirà ufficialmente il prossimo 7 maggio per Scarlet Records.
Premendo il tasto play si viene catapultati grazie a "Between the Lines" nel magico mondo metallico degli Extrema, quel mondo che nei primi anni '90 vedeva il fottuto massacro collettivo sotto il palco, sia che questo fosse una grande arena, sia che fosse un piccolo club. In quegli anni ho avuto la fortuna di essere spesso presente ai loro live in varie zone della penisola e ammirarli sia come opening act di band quali Metallica e Megadeath, sia come headliner e posso dire che la carica che trasmettevano era paragonabile a ben pochi act sia italiani che internazionali, e questo brano mi fa rivivere quei bei momenti, in cui il metallo tricolore era sul punto di invadere l'europa definitivamente. Quello che è successo dopo lo sappiamo tutti.
Sulla stessa falsariga "The Politics" la quale dimostra che anche nei testi gli Extrema non sono secondi a nessuno e non scrivono o parlano solo di cazzate come fanno tanti altri, anche qui si va diritti al cuore dell'ascoltatore scaricando litri di adrenalina. Forse troppo panterizzati potrebbe dire qualcuno, ma io non la penso proprio così, e ribadisco, in Italia chi raggiunge certi livelli chissà perchè è più discreditato che apprezzato. Invidia?
Con "Pyre of Fire" si va su sentieri più complicati dove al solito assalto sonoro, con tanto di maestosa interpretazione chitarristica del buon Massara, ci son sprazzi di melodia specialmente nei chorus. Interessante prova, fuori da schemi precostituiti. E' già on line anche il video ufficiale a questo link!
Stesse coordinate che più o meno ritroviamo in "The Distance" forse un pelo più aggressiva, mentre "Ending Prophecies" dopo un avvio elettrizzante si apre nella seconda parte al melodico, il tutto avviene in modalità acustica e lo elegge forse a brano guida del cd.
"Bones" è un brano più rilassato che ci consente di apprezzare a pieno la voce del mitico Gielle Perotti, che si erge su un tappeto sonoro molto pesante, ma che sprigiona anche tanta melodia, davvero apprezzabile.
Tribale nei suoni "Again and Again" che mi dà l'opportunità di dire che un pò tutto l'album nei testi è incentrato sul nuovo ordine mondiale e le sue tragiche conseguenze. A livello musicale forse il brano di minor presa almeno per i mei gusti.
In "Deep Infection" si riparte a manetta in classico stile Extrema, brano travolgente e con qualche influenza schizoide alla SOAD tanto per dire, che anticipa la trascinante "Sick and Tired" potenza assoluta come ai vecchi tempi.
Siamo giunti alla conclusione con "A Moment of Truth" che come "Bones" appare più rilassato, in southern rock version, che colpisce al cuore e mette in evidenza la grande anima musicale degli Extrema.
In definitiva dopo quattro anni di assenza gli Extrema tornano tra noi e lo fanno con un lavoro che è secondo solo a "Tension at the Seams", sia pure con tutte le differenze del caso e i venti anni trascorsi. Mi auguro che anche tutti coloro che amano sparlare a vanvera si approccino a questo album e lo giudichino per quello che è e che vale.
Bentornati Extrema!
Klaus Petrovic