Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Facing The Opposite

ON A BRIDGE OF DUST - Facing The Opposite
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
I veronesi On A Bridge Of Dust ci deliziano con questo "Facing The Opposite", lavoro intelligente e profondo quanto basta per solleticare l’interesse di tutti coloro avvezzi alle sonorità tipiche di un certo metal moderno di stampo americano: il gruppo infatti non nasconde per nulla le proprie influenze, ma le dichiara apertamente, sviscerandole e facendole proprie, entrando a far parte così della nuova schiera di band che sta invadendo pian piano il continente europeo.
L’album ci regala momenti emozionali tipici dell'alternative metal statunitense (in alcuni tratti vi è la sensazione di sentire richiami a band come Karnivool e Dredg), il tutto arricchito con riff compatti ma mai scontati caratteristici di band come Tool e A Perfect Circle, ed una ambientazione malinconica accostabile ad una ben determinata frangia di post. Il tutto viene impreziosito da refrains sempre molto convincenti e da un impianto-canzone molto solido e ben collaudato dal quartetto veronese.
Le idee quindi ci sono, tante e più che valide, il disco è registrato molto bene e con una buonissima produzione. Purtroppo in questo prodotto si riscontra la cosiddetta “sindrome da singolo”, con la totalità dei pezzi compresi tra la durata media di 3-4 minuti, e da una vena sperimentale limitata, quasi a voler sottolineare sempre la linea melodica accattivante e trascurando così intere praterie sonore da esplorare.
Il passo decisivo per gli On A Bridge Of Dust sta, dunque, nel tentare di osare di più e inserire innesti più marcatamente groove-oriented per provare a differenziarsi ed emergere dal panorama underground e non rischiare così di rimanere intrappolati nella continua ricerca della strofa e/o ritornello orecchiabile.
Alessandro Rizzuto