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For A Long Time

TrackList
1 - Never Enough
2 - The Fool
3 - Until I'm Gone
4 - Stone In The River
5 - Low Life
6 - Mosquito
BLACK MOTEL SIX - For A Long Time
(2013 - Revalve Records)voto: 7/10
Da Roma caput mundi agli U.S.A. Sono queste le coordinate geografiche dei Black Motel Six, band che già dal nome promette il richiamo a certe atmosfere americane, fatte di senso di libertà e di un po' di sana prepotenza. L'impressione è confermata dalla bella copertina dell'EP che raffigura una macchina in sosta davanti a un motel grezzo e sporco, di quelli che si trovano sulle sconfinate highways americane, punto di ristoro per le avventure di giovinastri on the road. Grezzo e sporco come il loro sound, una bomba sonora che è il risultato della perfetta sintonia tra i cinque componenti. Riff di chitarra pieni e potenti, batteria da schiaffo in faccia che, con la profondità apportata dal basso, fanno da spesso tappeto a una voce devastante, quella di Steph, già sporca e distorta di suo ma che non ha paura di slanciarsi in growl e screaming ancora più cattivi.
Per essere il lavoro di debutto, questo “For A Long Time” è una carta vincente. A parte le idee, le capacità e l'attitudine di base (che ci sono e sono buone), è notevole il lavoro di produzione che c'è dietro l'EP e che fa dei Black Motel Six una band emergente ma non alle prime armi.
Il loro è un genere sicuramente heavy, con elementi di nu metal, metalcore e post-grunge, catalogabile genericamente come alternative metal, etichetta alla quale si potrebbe poi aggiungere l'attributo “americano”, in ragione del concetto stilistico di cui accennavo all'inizio e non smentito dalla buona pronuncia inglese.
Le 6 tracce che compongono “For A Long Time” presentano un denominatore comune, per cui non starò a commentarli tutti poiché sarebbe ripetitivo. Il filo conduttore dell'EP è la pacca, la botta, chiamatelo come volete quel vortice di potenza, energia, aggressività, velocità, quell'onda furiosa che ti spettina dalla testa ai piedi.
Never Enough è il pezzo di apertura, che si apre a sua volta con un potente riff che mi ha ricordato gli Alter Bridge per continuare fino alla fine con dannate urla, interrotte solo da un assolo di chitarra elastico e affilato (caratteristica di tutti gli assoli del disco).
Until I'm Gone, di cui esiste anche un video, è il brano che si candida come singolo. Comincia con un ammaliante arpeggio che ancora una volta mi ha ricordato gli Alter Bridge (avete presente il sound dell'arpeggio di Broken Wing?). La voce entra in scena in dinamica bassa e fa pensare a Scott Stapp dei Creed, prima di lanciarsi nel vivo del pezzo, dove invece a farla da padrone sono alcune reminiscenze alla Stone Sour e alla Godsmack .
Per quanto riguarda i restanti quattro pezzi dico solo di riscaldarvi bene i muscoli del collo perché andrete incontro a mezz'ora di energico headbanging! In alternativa, inserite questo EP nella vostra playlist da palestra e preparatevi ad un allenamento di fuoco!
Piccola critica per i Balck Motel Six. Apprezzabilissima la scarica di adrenalina, ma oltre quella? Pur essendo delle bombe, i pezzi suonano un po' tutti allo stesso modo, rischiando dopo un po' di cadere nella monotonia. La band ha fatto emergere un solo lato di sé in questo lavoro, quello più duro e rabbioso...ma sappiamo che anche i duri hanno un loro lato tenero o, quanto meno, un po' più romantico e malinconico, per cui un po' di introspezione e qualche pezzo più pacato ci avrebbero sicuramente mostrato una band a tutto tondo, cosa che mi auguro di ascoltare nel loro primo full lenght.
In definitiva, i Black Motel Six, nulla aggiungono e nulla tolgono ai canoni di un genere già maturo e diffuso, ma il loro lavoro lo fanno e anche bene. Gli amanti dell'alternative/nu metal non rimarranno certo delusi!
Federica Blade



