Recentemente ho avuto la fortuna di poter recensire diversi dischi, veramente ben fatti, suonati da musicisti di sicuro talento. In questa ipotetica lista, il posto d'onore spetta, senza dubbio, a Paolo Ballardini il cui album di debutto, "Roots", mi ha stupito sin dal primo ascolto.

Paolo Ballardini è un chitarrista italiano con una notevole esperienza professionale alle spalle, avendo suonato per più di 200 spettacoli nella versione italiana del musical campione d'incassi "Mamma Mia", oltre che aver fatto parte dell'orchestra della Rai per lo show "Star Academy", con la quale ha accompagnato nomi importanti della musica italiana come Claudio Baglioni, Nek, Max Pezzali, Sirya, Mietta, Ron, Gianluca Grignani, Biagio Antonacci, Luca Barbarossa e lo spagnolo Jarabe De Palo.

Contrariamente ad altri "guitar hero" del nostro paese (volutamente minuscolo), Paolo ha privilegiato la qualità delle composizioni alla tecnica pura. La musica contenuta in questo cd, infatti, è estremamente piacevole ed è adatta a fare da sottofondo a qualsiasi occasione, sia essa una lettura, lo studio, un incontro romantico o la guida nel traffico di tutti i giorni. Nel disco ho sentito richiami allo stile di chitarristi come Eric Johnson e Russ Freeman, con frequenti incursioni alla chitarra acustica che mi hanno immediatamente fatto venire in mente il grande Craig Chaquico. Partendo da "I'm Coming", che mette in mostra una notevole vena blues e passando da altre bellissime composizioni come "True Friends", "Twang Town" (un incrocio tra Michael Lee Firkins e Steve Morse) e "Summer Trip", per citarne solo alcune, è come vivere un viaggio nel paradiso dello "smooth jazz", tra armonie ricercatissime e melodie avvolgenti a mai banali.

"Roots" è, sicuramente, un gioiello di altissimo livello: chitarre acustiche, elettriche, jazz, blues, funky, in questo album c'è veramente di tutto. Quello che si può definire un lavoro riuscito.

Massimo Carlucci