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Fracture

TrackList
01. Antichrist
02. The sequence
03. Fracture
04. Scream
05. Al-Dajjal
06. Revelations
07. Neither Here nor there
08. Zero
09. Lenny nero
10. Waves
11. The Reign of Thounsand years
NERVE - Fracture
(2013 - Buil2Kill Records)voto: 8/10
Bella responsabilità definire ciò che sono, o che potrebbero essere i Nerve. Dalla tracklist si evincono senza dubbio tre cose: energici, ambiziosi e determinati.
I Nerve sono un progetto musicale fatto di grandi nomi e grandi esperienze, talmente familiari agli appassionati del genere, da sembrare quasi di conoscerli già. La band è attiva dal 2006, quando dopo diversi cambi di line-up, ci fu la svolta con l’entrata del frontman Fabio. Da quel momento in poi i componenti si affermarono ufficialmente come Nerve, iniziando una vera e propria full immersion fatta da tutte le fastidiose difficoltà di cui sono composte le vie che portano a far parte della scena musicale estrema.
A tal proposito, la componente vocale inserita in un contesto come quello dei Nerve, risulta a tratti vicina allo 'screamo', basti pensare alla seconda traccia "The sequence". Tuttavia, il cantante presenta un'ampia escursione tonale e dinamica, rimandandomi davvero molto ai Three Inches Of Blood.
Tommy Talamanca, noto produttore e chitarrista dei Sadist, li accompagnò sin dal loro primo album, registrando e producendo i loro lavori. Talamanca rappresenta per il percorso della band un netto miglioramento strutturale, in quanto il produttore riuscì a valorizzare il talento dei singoli componenti, dando un’impronta complessiva nettamente forte ed energica (cosa che li accompagnerà fino ad oggi).
L'elevato indice di gradimento che riscossero date importanti (ricordiamo quelle con Cynic, Extrema, Misfits e Obscura) porterà successivamente i Nerve ad oltrepassare i confini per affrontare tour internazionali.
E, con una sorpresa dagli estremi (coerentemente col genere) sconvolgimenti, Fabio avviò una collaborazione con Dariusz " Daray" Brzozowsky (batterista nei Dimmu Borgir, che ricordiamo anche per collaborazioni con i Vader ed i Vesania insieme al suo collega Tomasz 'Orion' Wroblewski dei Behemoth). “Fracture” è la creatura generata da questa line-up da premesse estreme.
Ottimo il processo di post- produzione elaborato dallo stesso frontman, Fabio, dove mixaggio e mastering risultano essere molto curati, dosati al punto giusto per ogni singola track dello strumento. Il risultato del suo lavoro fa emergere suoni molto secchi, che attirano ascoltatori dalle preferenze acustiche molto alte e taglienti.
Durante lo scorrere veloce dei tempi scanditi dall’inesorabile tocco del polacco Brzozowsky, si palesa immediatamente un'impronta Black metal dura a morire e di difficile adattamento ad altri generi. Nonostante ciò, i suoni del batterista dalla conosciuta bravura, hanno in questo contesto un impatto uditivo probabilmente troppo secco e triggerato.
La quinta traccia, 'Al- Dajjal', strumentale, smorza la tonalità estrema portata avanti in tutto l'album e concede al pubblico un attraente diversivo. Introducendoci alla track in maniera così solenne, mi ha per qualche istante rimandato simpaticamente ai bei tempi andati di Mustis.
Abbiamo un basso ben strutturato ed in perfetta sintonia con le ritmiche circostanti, mentre tutto quel che concerne l’aspetto chitarristico è da definirsi adeguato e custode della giusta chiave di potenza. Il suono è parecchio tagliente e spigoloso, tranquillamente paragonabile ai Lamb Of God.
E dietro un paziente ascolto incuriosito dal concetto di una band che gronda di vissuti e conoscenza, affermo che questo progetto è frutto di grandi nomi, grandi esperienze… e di un grande impegno e professionalità, che non può fare altro che giocare a loro favore ogni qual volta il pubblico si riempie di aspettative sempre più grandi.
Tuttavia, di band dalla spiccata professionalità e costanza ve ne sono parecchie e sicuramente i Nerve sarebbero stati ugualmente definibili tali anche senza celebri personaggi. Ma probabilmente se questo progetto non fosse accompagnato da questi ultimi, sarebbero stati classificati dai più come abili e capaci, ma uguali a molti altri. Cosa che effettivamente anche ora è.
Federica Bovenzi