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Ion of Chios

TrackList
1. State of Schizophrenia
2. Demoniac
3. Labyrinth of Chartres
4. Eternity
5. Old Smoker's Ballad
ION OF CHIOS - Ion of Chios
(2013 - autoprodotto)voto: 7/10
La band Ion of Chios (Ione di Chio, poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo della Grecia antica) proviene da Firenze ed esordisce discograficamente con questo EP omonimo.
Cinque brani di Metal Progressive carichi di sentimento e abilità compositiva compongono questo lavoro rilasciato in autoproduzione.
Anche se il periodo del boom di questo genere musicale risale a qualche anno fa, gli Ion of Chios si presentano con un sound fresco e personale. Essendo un EP ed una sorta di “opera prima” della band, trovo inopportuno fissare delle band di riferimento alla quale potrebbero essere accomunati.
L'opener “State of Schizophrenia” può evocare dei riferimenti ben precisi, ma appena ci addentriamo negli ascolti emergono le peculiarità e le sfaccettature musicali della band. Il brano è davvero bello; visto l’elevato tasso tecnico della band, ho apprezzato anche delle soluzioni che esulano dal virtuosismo fine a se stesso in virtù di un approccio più emotivo. I suoni sono discreti ed il mixaggio è apprezzabile, vista la portata di una proposta di questo genere. Eccellente la voce che infonde colore e melodia alle partiture spesso articolate (davvero eccezionale il lavoro sulle voci in fase di produzione).
“Demoniac”, suadente ed emblematica, avvolge l’ascoltatore col suo arrangiamento più essenziale e carico di pathos. I testi in prima persona spostano nuovamente l’attenzione sull’ottimo Paolo Depa che gestisce le liriche e la voce con assoluta padronanza, forse è proprio questo il brano in cui riesce ad esprimersi meglio.
La successiva “Labyrinth of Chartres” ricalca le caratteristiche musicali degli Ion of Chios aggiungendo altri elementi, sempre in funzione della peculiarità del brano. Forse troppo ridondante in certi momenti, si perde leggermente in divagazioni un po’ prolisse.
“Eternity”, dalle venature power sull’inciso, riporta la longevità del disco su buoni livelli e riesce a far digerire il brano precedente decisamente più criptico.
A completamento del disco, per ultimare l’affresco stilistico della band toscana, troviamo la ballad “Old Smoker’s Ballad”. Interessante l’atmosfera onirica che si respira su sonorità piuttosto rotonde (ci sento qualcosa alla “Harvest of Sorrow” dei Blind Guardian).
In conclusione, reputo questo EP molto interessante e ben fatto. Ion of Chios superano egregiamente il loro battesimo discografico proponendosi nel panorama musicale con uno stile ed un approccio alla musica molto personali. A mio parere c’è da maturare qualcosa sugli arrangiamenti ma trovo giusto che questo EP ci consegni una immagine chiara e spontanea della loro arte. Correte ad ascoltarli in anteprima sulla loro pagina e fate vostro questo CD!
Fourarms