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Second Act

TrackList
- Second Act Prelude
- Comes A Time
- Anything Makes Me Blind
- Dreams To Open Eyes
- Stazzema Victims Of Horror
- Classic Fire
- Before The Light
- Electric Caprice Orchestra
- Rising Force (Y.J. Malmsteen tribute)
- Passion At Sunset
GIULIO ROSSI - Second Act
(2013 - New LM Records)voto: 7/10
La scena hard ‘n heavy italiana pullula da anni ormai di guitar hero o presunti tali o quantomeno di virtuosi chitarristi che in seno alle proprie band rivestono ruolo fondamentale in veste di composizione. Il chitarrista di cui ho il piacere di parlarvi a prescindere dalle produzioni e dal genere proposto di sicuro non si può definire privo di passione, il suo primo approdo discografico risale al 1985 con i Synthesis (band umbra nata nel 1978 e autori di un metal classico poi evolutosi in power prog) ma lascia spazio anche al suo progetto solista denotando quindi una fame assoluta di musica. Giulio Rossi presenta “Second Act”, secondo lavoro sulla lunga distanza con LM Records di Luigi Mazzesi. Il genere proposto segue in generale la stessa lunghezza d’onda del precedente; power sinfonico di stampo neoclassico con la variante di avere svariati guest a ruotare intorno al virtuoso chitarrista ternano.
“Second Act Prelude” classico intro a tinte epiche che il genere impone lancia la power-speed “Comes a Time” presentando Stefano Firmani alla voce; un’ugola calda espressiva e dalla buona interpretazione. Vi aspettate fughe e duelli chitarra/tastiera? Si esatto ci sono e anche di pregevole fattura. Non mi convince il sound scelto per la batteria, troppo secco e poco tondo e pieno; ricordo anche qualche produzione malmsteeniana con una batteria di questo tipo. Sono scelte artistiche. Proseguiamo con “Anything Makes Me Blind”; Aldo Capriniquesta volta presta la sua ugola ad un pezzo dai connotati più hard rock e scuro. Anche in questo caso non ci troviamo di fronte alla sirenetta dei mari del sud, probabilmente la scelta dei singer è stata fatta seguendo un’unica direttiva. “Dream To Open Eyes” è finora il pezzo che preferisco nonostante sia uno strumentale. Hard Rock trascinante dove Rossi riesce a mettersi in luce dimostrando grandi doti tecniche e caldo feeling; il tutto risulta gradevole e non stancante.
“Stazzema Victims Of Horror” è una power ballad dai toni drammatici, mi ha ricordato l’epicità dei Savatage soprattutto per il cantato di Alessandro Zephir. Un’ugola decisamente versatile, i toni più soft riportano alla mente le delicate interpretazioni di Roy Khan, mentre i momenti più esasperati anche complice il pezzo in questione, li associo a Zackary Stevens. Secondo strumentale dai toni decisamente più neoclassici, un sorta di tributo al guitar hero svedese; non mi sento di elogiare particolarmente “Classic Fire” se non per l’eccellente esecuzione ma è qualcosa lontano dalla forma canzone rivolto esclusivamente agli amanti della tecnica esasperata e del genere. “Before The Light” è il primo episodio affidato a Max Evangelisti dotato di un’ugola estensiva e pulita adattissima al contesto hard rock/aor in cui si trova. Nulla di sconvolgente ma il tutto è ben confezionato e gradevole donando respiro all’intero lavoro prima di affrontare l’ennesimo strumentale tributo Malmsteen, Blackmore, Moore, ecc.
Non credo ci sia altro da aggiungere se non che il vero tributo a Malmsteen arriva con la stupenda cover di “Rising Force” e qui siamo ad altissimi livelli esecutivi complice l’ottima prova di Frank Marino; ho gradito meno la scarica innaturale di doppia cassa ma è un piccolo dettaglio che non va a inficiare la bontà di tutti i musicisti coinvolti. In chiusura troviamo un altro strumentale stupendo e carico di emotività “Passion At Sunset” ci congeda da un lavoro con più luci che ombre di sicuro; una produzione più moderna e meno vincolata a certi schemi prefissati avrebbe donato un po’ di freschezza visto il genere girato e rigirato in tutte le forme da anni. Un plauso va sicuramente fatto a Rossi che con grande forza e coraggio ha seguito il 90% dell’intera produzione discografica. In prima linea come songwriter ha voluto occuparsi del mix e mastering nonché addirittura della buona grafica del progetto. Se non è amore per il proprio lavoro questo. In bocca al lupo per tutto!!
Luka Shake Me Albarella