Gli Hydra da Falconara Marittima sono da considerarsi una band veterana del panorama metal Italiano, essendo nati nel 1985, che fra cambi di formazione, monicker e piccole pause è arrivata fino ai nostri giorni in piena attività, per la cronaca la band è citata da Gianni Della Cioppa ne suo libro “Italian Metal Legion” (Andromeda Relix Ed. 2005) nella sezione dedicata ai demo.

Questo cd autoprodotto di 5 brani ci mostra una band ancora saldamente ancorata alle radici thrash metal dei primi anni '80 Metallica, Slayer, Anthrax et similia con alcune contaminazioni piu' moderne che comunque suonano nell'insieme come un robusto impianto metal dove l'ossatura dei pezzi sono le ritmiche, i frequenti cambi di tempo e soluzioni armoniche di chitarra e basso a volte vincenti altre un po' meno. Le capacita' tecniche dei musicisti sono sicuramente nella media e alcuni passaggi sono pregevoli come nella finale “The Void” ma la qualita' della registrazione compromette in parte il risultato finale.

Ma, qualità audio a parte, a mio avviso, il difetto principale di questi 5 pezzi sono gli spunti compositivi che non fanno risaltare nessuno degli stessi e le parti vocali, che risultando tutte abbastanza piatte, non migliorano il risultato, prive come sono di alcun aggancio melodico anche in pezzi che avrebbero potuto legittimarne, almeno in parte, l'uso come in “Heaven's Tree”.

Se quindi da una parte non posso che dare il mio plauso ad una band che da quasi 30 anni ancora lotta e soffre per la propria musica dall'altra mi sento di consigliare loro di affinare il lato compositivo cercando magari di trovare un giusto equilibrio fra potenza strumentale e linee vocali dove magari qualche Hook melodico non guasterebbe.

In bocca al lupo !!!

Blackie