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DECAHEDRON

TrackList
01. Corrupted
02. Foreboding Visions
03. The Blight
04. A Dreamless Machine
05. Engulfed By Darkness
06. Misanthropic Entrapment
07. The Possession
08. Eyes
09. The Modern Prometheus
10. Lunar Mutation 1.
KUPID'S KURSE - DECAHEDRON
(2013 - Revalve Records)voto: 6.5/10
Buona la prima. E' veramente il caso di dirlo, perché il nuovo lavoro in studio dei Kupid's Kurse, gruppo che si è formato a Bellinzona nel 2007, è in generale ben costruito, tra voce, arrangiamenti e batteria.
Moderno e dall'intelaiatura scorrevole, mai noiosa o esagerata ma sufficientemente calibrata per un death metal che va oltre. E' il primo full lenght della band, preceduto da un EP intitolato 'A New Beginning'. Sono dieci tracce che rappresentano un insieme multiforme e multistrato di musica, suoni e voce, ma soprattutto spiccano i riffs e gli accordi perfetti delle chitarre di Jack e Rob. Atmosfere qua e là cupe, interpretate in chiave gotica, ma necessaria per rendere l'intero album più vivo, più vero. Il tutto è abbastanza armonioso e pur mantenendo uno stilema ben preciso, ci sono variazioni interessanti. Ecco dove si vede la personalità della band, nei particolari e nelle rifiniture.
Già la prima canzone è elaborata ed inizia in sordina tra chitarre e una voce ruvida, penetrante. Interessante l'atmosfera. Uno dei brani che mi ha convinto di più. Invece, 'Forebording Visions' presenta i tratti somatici classici del death metal massiccio, che culmina in un finale ammorbidito da un tocco di pianoforte. Molto apprezzabile ed efficace, che serve addirittura da collante con l'inizio alla track tre, 'The Blight', da ascoltarsi d'un fiato, fatta di ritmo, adrenalina e sferzate di batteria all'ennesima potenza.
'Engulfed by Darkness' presenta tratti più enigmatici, mentre i brani successivi sono tutti su una stessa lunghezza d'onda, che culminano in un finale dall'inizio gothic: interessante chiusura. Il songwriting è elaborato, non banale, sospeso tra reale e surreale. Come non sono banali i growl del cantante. Una mutazione lunare che fa sperare in un'evoluzione della band che di spunti interessanti ne ha parecchi. Solo una pecca, magari presente in 'Engulfed by Darkness' dove sarebbe stato meglio scorciare di più alcuni passaggi. In generale un buon lavoro. Aspettiamo il seguito.
Ilaria Degl'Innocenti