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The Eleventh Illusion

TrackList
01. The Gates of Shadow
02. Evolution
03. Leave Me Alone
04. River Drained
05. The Lightseeker
06. Back to Cosmos11
07. Connections
08. Two Suns in the Sunrise
09. The Song of the Beyond
10. Black
11. The Eleventh Illusion
12. The Pulse of Infinity
13. The Way of 7M
LUCID DREAM - The Eleventh Illusion
(2013 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
A distanza di due anni dall'esordio 'Visions From Cosmos11', tornano i liguri Lucid Dream e lo fanno autoproducendosi questo 'The Eleventh Illusion' album composto da una intro e dodici brani di progressive rock con ampie venature hard devoto degli anni '70, come ce ne dà subito dimostrazione 'Evolution' con un suono di chitarra molto seventies e decisamente zeppelliniana. Ottimo inizio e di buon auspicio per approcciarsi con la mente libera alle successive songs, subito possiamo notare l'ottima tecnica della band, cosa dire che già non si è detto ad esempio di Simone Terigi dotato guitarist di cui vi ricordo anche l'ottimo album solista 'Rock Meditations'?
Ma un plauso va anche a chi compone la sessione ritmica della band e cioè il bassista Gianluca Eroico e il batterista Paolo Raffo, i quali danno maggiore tonalità alle influenze prima citate grazie al loro martellante contributo. Spicca poi la voce del bravo Alessio Calandrello. Onesta la performance che la band ci offre con 'Leave Me Alone', la quale continua il tributo zeppeliniano e menziona il lato più hard rock.
Non così è invece 'River Drained' dove gli acuti di Alessio trovano pace e intimità avvicinandosi a Klaus Meine in determinati momenti, ecco questo brano posto a confronto con quelli dell'album precedente ci dà la misura del livello di crescita e maturità compositiva della band. (Composizione che prevede una specie di concept di questo album che dovrete scoprire mano mano che lo ascoltate e ne seguite i testi, diciamo che vi è rappresentata la lotta del guerriero che combatte per la propria consapevolezza e la padronanza di sè, quindi sta a voi rendervi partecipi e viaggiare con la mente...). Interessante l'inserimento del sax che rende più delizioso un brano di per se affascinante.
E' con 'The Lightseeker' che emerge invece il lato più prog dei Lucid Dream, qui la band dimostra coesione e tecnica di alto potenziale, nulla è facile per loro, ma nulla è impossibile se riescono a rimanere sempre su alti livelli per tutta la durata del brano, i miei complimenti.
Prog più 'spaziale' quello di 'Back To Cosmos11' con ritmo incalzante e con la voce di Alessio che si propone in modo diverso e mi preme dire che questo è un cantante con la C maiuscola, infatti ha una potenzialità di adattamento della voce a qualsiasi tipo di suono e ritmo imposti dal resto della band non comune, complimentoni! Si passa poi alla strumentale 'Connections' che ci introduce a 'Two Suns in the Sunrise' che si presenta sulla falsariga di 'River Drained' con i suoi suoni pacati e morbidi, intimi e delicati.
Acustica e molto intima 'The Song of the Beyond' che apre le porte a 'Black' la quale dopo un inizio sognante si distende in passaggi di hard rock e tocchi di blues che ci trasportano in una semi cavalcata che rialza i toni di un cd che stava prendendo una strada troppo 'morbida'. Sinceramente son questi i Lucid Dream che preferisco, sentite come pulsa il basso di Gianluca e come spinge la batteria di Paolo! Grande botta.
La title track segue le coordinate espresse nel brano precedente, coordinate che ripeto sono quelle che mi emozionano di più per quanto riguarda il mio pensiero, un plauso in più per Simone Terigi uno dei migliori chitarristi del panorama nazionale.
Si va a chiudere il tutto con la strumentale 'The Pulse of Infinity' molto pinkfloydiana e l'outro recitato da Beatrice Schiaffino 'The Way of 7M'.
Cosa si può aggiungere se non che i Lucid Dream fanno un nottevole passo avanti artisticamente e compositivamente parlando, adesso aspettiamo il lavoro definitivo che li isserà in alto nel podio del progrock italiano.
Klaus Petrovic