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Collapsing Colors

TrackList
01. Loosing Control
02. Grey Faces
03. Calypso
04. Each Of Us Lives
05. Harpooned to the Ground
06. History of a Legion
07. Code
08. The Apple (Break the Pact)
09. Memory Lapses
10. Something to Live For
11. Reflecting on the Way
DESHODY - Collapsing Colors
(2014 - S.G.Records)voto: 7/10
I Deshody, band del Frusinate formatasi nel 2008, si presentano con il loro primo album intitolato “Collapsing Colors” edito da SG Records. Dalla loro biografia si evidenzia la matrice thrash anni 80, con spunti metalcore. In effetti il genere thrashcore descrive abbastanza adeguatamente il sound dei Deshody anche se i riferimenti all’ old school sono davvero marginali e latenti, in questo album troviamo invece una buona componente groove e fughe in generi più estremi che non guastano.
Dopo la valida opener 'Loosing Control', l’album si sviluppa su linee che prestano il fianco troppo spesso agli stilemi del genere. Brani come 'Gray Faces', 'History of a Legion' ma anche 'Memory Lapses' (dalla quale è stato tratto un bel videoclip) risentono di una certa derivatività.
Ben diverso il discorso per 'Calypso' che, forte di un arrangiamento piuttosto avanguardistico, cattura subito l’attenzione e regala ottime sensazioni. Mi è piaciuta molto anche 'Each of Us Lives', anche se dalla struttura più canonica contiene un apertura melodica irresistibile, supportata dal bravissimo Domenico Gesmundo alle vocals. Un picco qualitativo si raggiunge, a mio avviso, su 'Harpooned to the Ground': le peculiarità dei Deshody sono dosate con maestria, il riff strofa è assolutamente coinvolgente, tiro ineccepibile.. davvero un gioiello!
Oltre alla componente tecnica di sicuro valore, un plauso va fatto al bravissimo batterista Gianni Marchelletta che, senza strafare con la velocità e con una “pacca” indiscutibile, imprime a quasi tutte le composizioni cadenze e sfumature davvero rilevanti.
I Deshody tendono a utilizzare frequentemente le stesse strutture e soluzioni analoghe ma riescono a confezionare brani potenti e coinvolgenti, tanto da elevarsi dalla media. 'Code' è un esempio lampante di come un inserto melodico in pieno stile metalcore su una struttura abbastanza lineare riesca a suonare fresco e coinvolgente. Buona anche 'Something to Live For' mentre, in altri frangenti , come su 'The Apple' e la conclusiva 'Reflecting on the Way', la magia non riesce e i pezzi risultano più massificati.
La produzione sonora, affidata a Simone Fioretta degli S.F.Studios, è di assoluta qualità. Le parti ritmiche suonano nitide e dirompenti, le chitarre spingono che è una meraviglia.. insomma un ottimo lavoro.
Valutazione positiva anche in virtù dell’esordio discografico, consiglierei di osare qualcosa in più per definire più nettamente la personalità musicale dei Deshody che custodisce potenzialità enormi.
Fourarms